La cervicale e altri disturbi “culturali”

Gli inglesi hanno cognizioni abbastanza vaghe dell’anatomia umana, vengono abituati fin da piccoli a rispondere sempre “Fine, thank you” alla domanda “How are you?” e a minimizzare ogni sintomo: forse per questo sono immuni ai malanni italiani?

raffreddoreÈ la divertente conclusione di How to avoid getting ‘hit by air’ in Italy, in cui la corrispondente da Bologna della BBC racconta di disturbi tipici italiani che sono sconosciuti agli inglesi, tra cui la cervicale* e il famigerato colpo d’aria.

Gli inglesi ignorano anche alcuni comportamenti che, come tutti ben sappiamo, sono fondamentali per evitare problemi di salute: non fare mai il bagno dopo mangiato, non uscire con i capelli bagnati, non stare nella corrente, mettere la maglia della salute e coprirsi bene (essenziale la sciarpa!).

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Nomi di pizze

A proposito di trasparenza e riconoscibilità di nomi di prodotti, credo sia raro trovare un italiano che non sappia cosa sono margherita, capricciosa, quattro stagioni, marinara e le altre pizze dai nomi standard, immancabili sul menu di ogni pizzeria.

Ogni locale completa l’offerta con altre pizze, chiamandole in vario modo. Sono usati:

  • nomi descrittivi “diretti”, ad es. tonno e cipolla;
  • nomi descrittivi “indiretti” che suggeriscono gli ingredienti caratterizzanti sfruttando le nostre conoscenze enciclopediche, ad es. spinaci per la pizza Braccio di ferro o speck per la tirolese;
  • nomi di fantasia, legati a un tema, al nome del locale (ad es. glorie del cinema per una pizzeria Hollywood) o non meglio classificabili.

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Earworm, Ohrwurm e “Strüdel”

Peccato che in italiano non ci sia un equivalente della parola tedesca Ohrwurm (in inglese c’è il calco di traduzione earworm*), estremamente efficace per descrivere l’orrendo motivetto tiroleggiante** che oggi, complice una martellante pubblicità radiofonica, non riesco a togliermi dalla testa. O forse si potrebbe dire tarlo musicale?

striscia di Pearls Before Swine
Striscia: Pearls Before Swine di Stephan Pastis

Potrei provare a seguire i consigli per eliminare il “verme” in The Definitive Guide To Earworms, dove si trovano anche vari sinonimi come i termini haunting melody, usato in psicanalisi, e involuntary musical imagery (INMI), coniato da Oliver Sacks (che informalmente usa anche brainworm), e le parole più scherzose humbug, musical hook, tune wedgie, sticky tune, demon tune ecc.

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