Mi è stato regalato un libretto interessante, Numeri per parlare, di Carla Bazzanella con Rosa Pugliese ed Erling Strudsholm.
La premessa sottolinea che “di solito consideriamo i numeri cardinali un modo preciso per descrivere una quantità” ma che in realtà “spesso usiamo i numeri per indicare una quantità indeterminata o approssimata e solo in pochi casi ce ne accorgiamo”.
Un capitolo del libro, con esempi in varie lingue, è dedicato proprio all’approssimazione e all’indeterminatezza che possono essere espresse con i numeri, basti pensare a un milione di volte o milleproroghe, che non hanno un significato letterale. In alcuni casi uno stesso numero può assumere valori di polarità opposta, ad es. quattro gatti indica una quantità infima mentre ai quattro venti sottintende completezza.