Raus! Nomi ibridi per repellenti ed esche

Mi incuriosiscono molto i prodotti con nomi insoliti, come alcuni disabituanti e repellenti che ho visto recentemente:

RAUS FORMICHE disabituante granulare; RETTIL RAUS disabituante per lucertole, serpenti e rettili; RAT RAUS Protex repellente spray pronto all’uso, protegge gli oggetti dall’attacco dei topi e ratti

Tengono lontani animali di vario tipo grazie a sostanze che hanno odori a loro sgraditi ma che sono innocue per persone e ambiente. Nel sito del produttore ho scoperto che oltre a quelli fotografati ne esistono altri con nomi ibridi simili.

I nomi mi hanno colpita perché, a parte l’elemento ricorrente Raus, sono incongruenti sia per il tipo di parole che li compongono che per l’ordine in cui sono combinate. Esempi: 

Raus Formiche   tedesco + italiano
Rettil Raus    pseudoanglicismo + tedesco
Animal Raus      inglese + tedesco
Talpa Raus      italiano + tedesco
Rat Raus Protex inglese + tedesco + internazionalismo

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Lupo cattivo in inglese, con reduplicazione

vignetta: the big bad wolf (huffs and puffs ad blows the house in) vs the smaller nicer wolf (huffs and puffs in the designated areas)
Vignetta: Wrong Hands

Chi ha familiarità con la storia del tre porcellini in inglese (The Three Little Pigs) riconosce il riferimento ai versi della filastrocca (nursery rhyme) che la racconta, in particolare al dialogo che si ripete tra il lupo cattivo (The Big Bad Wolf) e ciascun porcellino davanti a ogni casetta:

🐺 Little pig, little pig, let me come in.”
🐷 No, no, by the hair on my chinny chin chin
🐺 Then I’ll huff, and I’ll puff, and I’ll blow your house in

Reduplicazione espressiva

La vignetta è anche uno spunto per descrivere i diversi tipi di reduplicazione espressiva dell’inglese, il fenomeno per cui una parola o una sua parte viene ripetuta, a volte modificandola, per formare un’espressione più lunga.

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Mandalate, ibrido in ogni senso!

cassetta di agrumi con descrizione “mandalate confezionate”

Al supermercato ho visto degli agrumi simili ai mandarini che mi hanno colpita per il nome che non avevo mai visto prima: mandalate.

Dal cartellino mandalate confezionate avrei dovuto concludere che la forma singolare fosse mandalata, femminile, ma c’era qualcosa che non mi convinceva e ho indagato.

Ho così scoperto che il singolo frutto si chiama mandalate, maschile, che il plurale è invariato e che la pronuncia non è quella che ci si aspetta. Inoltre, è un marchio registrato che però ha già subito un processo di volgarizzazione.

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Sibilanti 🐍🐍

in biblioteca, serpenti che chiacchierano a un tavolo, fumetti con SSSS SSSSS SSSSS. Serpente bibliotecario li redarguisce con SSSHH!

La vignetta di Savage Chickens gioca con due ideofoni molto simili ma dal significato alquanto diverso ed evidenzia le convenzioni grafiche usate per rendere il suono continuo di due consonanti sibilanti molto comuni anche in italiano.

SSSSS rappresenta la fricativa alveolare sorda /s/, come la consonante iniziale delle parole serpente, sibilo e sussurro.

SSSHH rappresenta la fricativa postalveolare sorda /ʃ/, come la consonante iniziale delle parole sci, scia, sciabordio e dell’interiezione onomatopeica sciò.

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Dal pulsante Snooze alla fonestesia!

Striscia di Pearls Before Swine. Pig risponde al test “The successful life: a personality quiz”. Domanda: “What is the thing you are most excited about when you wake up in the morning?” Risposta: “The snooze button”.

Anch’io sono un’estimatrice del pulsante Snooze. Quando suona la sveglia è un sollievo sapere che posso posporla e riaddormentarmi per qualche minuto. E poi mi è sempre piaciuta la parola snooze, credo familiare a chi usa questa funzione con apparecchi che hanno i comandi in inglese. 

Dormicchiare in inglese  

Snooze /snuːz/ è sia un sostantivo che un verbo: vuol dire (fare) un sonnellino, dormitina o riposino ed è più informale del sinonimo più frequente nap. L’etimo di snooze è incerto ma nella parola sono ipotizzabili aspetti onomatopeici

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Shibboleth, un’origine cruenta

Canzoncina per sorridere sulla pronuncia insolita di alcune località e altri nomi propri inglesi ostici per chi non è un parlante nativo o del luogo:

Si intitola Shibboleth /ˈʃɪbəˌlɛθ/, che nell’accezione usata anche in italiano significa “parola che contiene un suono difficile da pronunciare per un parlante di altra lingua, attraverso la quale può essere riconosciuto un individuo non appartenente al proprio gruppo etnico o linguistico”.

È un ebraismo entrato in italiano attraverso l’inglese nel XIX secolo grazie al poema satirico Don Juan (stanza 12 del canto XI) di Lord Byron.

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Foliage🍂 non è una parola francese

pronuncia foliage

Nelle notizie autunnali sul tempo libero è quasi impossibile non imbattersi nel forestierismo foliage, che in italiano dà nome ai colori mutevoli delle foglie in questa stagione. Molti lo pronunciano /fɔliˈjaʒ/ o /fɔˈljaʒ/ come se fosse una parola francese simile a fromage. L’apparenza inganna: foliage è un anglicismo, usato però con un’accezione inesistente in inglese!

Come si pronuncia foliage

In inglese foliage, che significa banalmente fogliame, si dice /ˈfəʊliɪdʒ/ (o /ˈfoʊliɪdʒ/), con l’accento sulla prima sillaba e la a muta.

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Il bollino itanglese “Molestie free

Iniziativa della Confcommercio di Roma:

bollino “MOLESTIE FREE” per le aziende virtuose che adottano le linee guida contro le molestie sul posto di lavoro

In sintesi: un organismo italiano ha deciso di chiamare Molestie free la certificazione per le aziende italiane che adottano linee guida contro i comportamenti scorretti sul luogo di lavoro.  

Che logica c’è dietro la scelta di usare un nome ibrido itanglese, soluzione poco professionale che rischia di ridicolizzare un tema invece molto serio?  

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rider ≠ raider

Mi riaggancio a Rider? Meglio in italiano! perché ho notato che nelle discussioni sulle iniziative del ministro del lavoro c’è chi ha fatto confusione tra rider e raider, parola resa familiare da videogiochi e film di azione come Tomb* Raider.

Rider /ˈraɪdə/ è chi cavalca un animale o un mezzo di trasporto, raider /ˈreɪdə/ invece è un predatore (cfr. il sostantivo raid, incursione, assalto, attacco, irruzione…). 

immagine 1 Harrison Ford e altri motociclisti, immagine 2 locandina americana del film Indiana Jones e i predatori i predatori dell’arca perduta (raiders of the lost ark)

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Come si dice flat tax in italiano?

vignetta: plutocrate americano con sacchi di soldi in piedi sopra una lastra che schiaccia una persona (povera), con la didascalia HOW THE FLAT TAX WORKS
Vignetta: Ed Stein Ink (rappresentazione tipica americana del plutocrate con baffi bianchi, cappello a tuba e pantaloni gessati)

[Giugno 2018] Si discute già da tempo della cosiddetta flat tax – in questi giorni fanno notizia alcune dichiarazioni di Matteo Salvini – eppure ci sono ancora molte incertezze sulla pronuncia di un anglicismo ormai ricorrente. Ieri, ad esempio, a un giornale radio ho sentito introdurre un servizio sulla “flattàcs” durante il quale si è discusso di “flettècs”, altrove invece ho sentito dire “flettàcs”.

Come si dovrebbe pronunciare? Il significato è davvero noto a tutti? È giustificato l’uso di un anglicismo o esistono alternative italiane preferibili?

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Solo in inglese: la “sindrome di *Calliòpe

Definition of book word: a word learned solely or principally from reading and often understood without knowledge of its customary pronunciation – Dizionario Merriam-Webster

La locuzione inglese book word descrive le parole che si conoscono solo dai libri e di cui si sbaglia la pronuncia proprio perché si sono sempre viste solo in forma scritta

C’è chi ha coniato anche un nome alternativo, Calley-ope Syndrome. Il riferimento è alla musa Calliope, che in inglese ha la stessa grafia dell’italiano ma una pronuncia particolare.

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Coppia minima per sorridere in absentia

Molti giochi di parole sfruttano la somiglianza di suoni di due parole che può essere in praesentia se le parole vengono accostate (ad es. “traduttore traditore”) oppure in absentia* se invece la seconda parola, assente, viene evocata dal contesto. Un esempio in inglese:

Due topi davanti alla tana di un terzo topo dicono “We’d like to talk to you about cheeses”. Didascalia: “Church mice”

Coppie minime

Il meccanismo umoristico della vignetta con i topi evangelizzatori gioca in absentia con un elemento di una coppia minima, due parole di una stessa lingua che si differenziano per un solo fonema, collocato nella stessa posizione in entrambe, che è sufficiente a distinguerle conferendo loro significati diversi.

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Pronuncia: da Zuckerberg a Frankenstein

In Italia la pronuncia di cognomi americani di origine tedesca può creare qualche confusione.

In questi giorni, ad esempio, si sentono molte variazioni sulla pronuncia del cognome del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. Molti sono convinti che si dica come in tedesco, con la u, altri addirittura convertono la r in una m, “zucchemberg”. Negli Stati Uniti si dice invece /ˈzʌkərbɜːrɡ/, che in italiano può essere approssimato in “zàcherberg” (con la consonante iniziale come la s in rosa).

Zuckerberg che mostra la trascrizione /ˈzʌkərbɜːrɡ/

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Quadrat, quadrate, quadratus…

Nel Regno Unito l’ondata di maltempo di inizio mese, soprannominata Beast from the East, ha avuto come conseguenza anche una moria di fauna marina. Sulle coste del Mare del Nord intere spiagge sono state ricoperte da molluschi, crostacei, stelle marine e pesci uccisi dalle basse temperature e dalle forti mareggiate.

Per valutare l’entità del fenomeno viene usato uno strumento che in inglese ha un nome insolito, quadrat

tweet di Bex Lynam: Back on #HoldernessCoast this morning - one 25cm square quadrat at the top of the beach contains all this.... #BeastFromTheEast

Per un italiano quadrat /ˈkwɒdrət/ potrebbe sembrare addirittura inglese maccheronico, invece è un termine usato in alcuni ambiti specialistici, tra cui biologia, ecologia e geografia.

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Attenzione al bullet point

Mafioso davanti a un organigramma che infila la  mano nella giacca e dice “This reorganization will require elimination of cerain positions, identified by the following bullet points”
Vignetta: Bizarro

La vignetta ironizza sulle riorganizzazioni aziendali e gioca con la polisemia della parola inglese bullet, pallottola e proiettile ma anche il pallino  •  simbolo tipografico. Si chiama bullet point quando è posizionato all’inizio di ciascuna voce di un elenco, bullet / bulleted list, e per estensione di significato può avere anche altre forme.

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