Shopper a Milano e a Roma (e altri anglicismi)

A cosa vi fa pensare l’anglicismo shopper? È maschile o femminile?

tipi di shopper

A quanto pare il tipo di borsa che in italiano viene chiamato shopper (dall’inglese shopper bag) varia a seconda di dove si vive.

Per i dizionari lo shopper è il sacchetto di carta o plastica con manici fornito ai clienti dei negozi per il trasporto della merce acquistata. A Milano però la shopper può essere una borsa da donna in pelle o altri materiali dalla forma squadrata e due manici (l’accezione che mi è più familiare), oppure la tipica borsa di tela che si riceve in omaggio. Non sapevo che a Roma invece shopper (genere?) è la borsa per la spesa.

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Falsi amici latini e caucasici

Notizia del periodo pre-elettorale americano purtroppo ampiamente smentita:

Elezioni Usa, il voto dei latini incubo di Trump

Trump poteva dormire sonni tranquilli e sicuramente non aveva nulla da temere dai latini, le popolazioni che in tempi antichi abitavano il Lazio.

È un altro falso amico apparso in notizie tradotte dai nostri media. In italiano infatti l’uso di Latino non equivale a quello in inglese, dove la parola spagnola indica chi è originario dell’America latina (messicani e sudamericani).

Se si fa riferimento agli Stati Uniti, ad es. come categoria che descrive una fascia della popolazione, anche in italiano si usa il prestito, però quasi sempre al plurale e quindi nella forma originale spagnola latinos. In altri contesti si usano invece locuzioni come dell’America latina.

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Cliché

Mi ha divertita questa animazione di Cédric Villain che condensa parecchi stereotipi sulla Francia e i francesi, descritti in inglese con un forte accento transalpino (ma c’è anche la versione francese):

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Il francesismo cliché è entrato in italiano nel XIX secolo come denominazione generica della matrice zincografica per illustrazioni da inserire nelle forme di stampa tipografiche. Solo in un secondo tempo ha assunto il significato figurato di espressione priva di originalità, spesso ripetuta e perciò scontata, banale e fastidiosa, e quindi anche di frase fatta e stereotipata.

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Data scientist e data artist

Fancy term for ‘programmer’ 1976: Software Analyst 1986: Software Engineer 1996: Software Architect 2006: Software Developer 2016: Data Scientist Data Scientist (n.): A person who is better at statistics than any software engineers, and better at software engineering than any statisticians.

Queste due facezie in inglese mi hanno fatta sorridere perché data scientist è un anglicismo ormai molto diffuso anche in alcuni contesti professionali italiani.

Semplificando, nell’ambito della scienza dei dati chi lavora nel ruolo di data scientist acquisisce, rappresenta, manipola, analizza, interpreta, modella,  archivia e presenta dati complessi (cfr. big data). Si avvale di metodologie e di strumenti informatici e statistici.

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Notizie dalla Turchia: colpi di stato in prestito

Alcuni titoli di notizie in italiano, francese, inglese, spagnolo e tedesco della tarda serata del 15 luglio 2016:

Turchia, golpe dei militari
Tentativo di colpo di Stato in Turchia
Tentative de coup d’État en Turquie
Attempted Military Coup in TurkeyLa Turchia sospesa tra golpe e putsch
Golpe de Estado en Turquía
Tentative de putsch en Turquie
Putschversuch in der Türkei
Wie funkioniert ein Putsch?

Si notano alcuni prestiti, usati in più lingue:

  • colpo di stato è un calco dal francese coup d’état;
    coup d’état è usato anche in inglese, di solito abbreviato in coup;
  • golpe è un prestito abbreviato dallo spagnolo golpe de Estado (colpo di stato); 
  • putsch è un prestito dal tedesco Putsch, usato anche in francese e in inglese.

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Risemantizzazione e tecnologia

L’infografica di How has Technology changed Language? illustra dieci parole del lessico inglese che hanno subito un processo di risemantizzazione e hanno acquisito significati tecnologici, diventando neologismi semantici.

Per frequenza d’uso, spesso le nuove accezioni prevalgono su quelle originali. Un esempio tipico è troll in inglese: senza contesto è immediata l’associazione con gli orrendi individui che infestano Internet. Probabilmente non vengono subito in mente né gli esseri delle leggende scandinave né tantomeno la pesca con esca alla base dell’accezione digitale, descritta in Vecchi e nuovi troll.

troll
Le altre parole inglesi dell’infografica sono drone, hotspot, trend, cloud, il verbo friend, cookie, spam, bug e il simbolo # di hashtag. Cosa notate?

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I 10 termini informatici più ostici per gli italiani

Samsung ha pubblicato un sondaggio europeo che ha coinvolto più di 10000 persone in 18 paesi. Sono stati rilevati i dieci termini informatici di larga diffusione che risultano meno comprensibili. Ovunque cloud è il termine più ostico, ma già qualche anno fa negli Stati Uniti un altro sondaggio aveva evidenziato la nebulosità di cloud: ne ho discusso in lost in the cloud.

Nella classifica generale europea al secondo posto troviamo streaming. Fa eccezione l’Italia: da noi il secondo termine meno comprensibile è emoji  Pare anche che il 26% degli italiani ammetta di ignorare cosa siano le emoji ma di far finta di saperlo.  

in Italia cloud, emoji e Internet of Things sono le parole meno capite – Samsung Tech Habits

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Anglicismi in Spagna: il profumo Swine

Anche in Spagna dilagano gli anglicismi, soprattutto in pubblicità. Per contrastarli ed evidenziarne gli aspetti ridicoli la Real Academia Española ha lanciato una campagna che include due finti prodotti. Questa è la pubblicità del profumo Swine:

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(in spagnolo non c’è una parola simile a swine o al suino italiano, che si dice de cerdo o porcino)

In questo video sono illustrate le motivazioni della campagna, comprensibili anche a chi non parla spagnolo, e c’è la pubblicità degli occhiali Sunset Style with Blind Effect:

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Parole per i 30 anni di Internet

Il 29 aprile 2016 si festeggia Internet Day, una giornata dedicata alla prima connessione a Internet dell’Italia, avvenuta il 30 aprile 1986 e illustrata in questa immagine dal sito Italian Internet Day

il primo collegamento - 30 aprile 1986

Mi è piaciuto anche Internet non è il web. Tutto quello che devi sapere sulla Rete in 10 parole. Ripercorre alcune tappe fondamentali di Internet prendendo spunto da alcune parole chiave (in maggior parte acronimi). Non manca una distinzione semplificata tra Internet e il Web: “il web può essere inteso come la parte grafica, multimediale e ipertestuale di Internet”.  

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TRAINEESHIP prende a calci l’italiano

Nuovi anglicismi istituzionali in un comunicato stampa del MIUR:

9 E 10 MARZO A ROMA IL KICK OFF MEETING DI PRESENTAZIONE FEDERMECCANICA –MIUR – INDIRE presentano “TRAINEESHIP” progetto pilota di Alternanza Scuola Lavoro […] per offrire un percorso di formazione “on the job”

Kick off meeting

Un kick off meeting – da kickoff, il calcio di inizio nel football americano – è un incontro che segna l’inizio di un’attività e di solito consiste in una presentazione dettagliata. È il caso di questo progetto (cfr. il programma), per cui kick off meeting di presentazione è ridondante: basta presentazione o, più formale, incontro inaugurale.

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Non solo alla RAI: emotainment e altri –tainment

word cloud con diversi tipi di intrattenimento

In un’intervista il direttore generale della RAI ha annunciato la fine dell’emotainment a Rai1:

A cos’altro rinuncerà? «Non rivedrete più su Rai1 programmi di “emotainment”, come lo chiamiamo in gergo. Non ci saranno Il dono, Così vicini così lontani o, su un altro fronte, Ti lascio una canzone».

Emotainment (emotional entertainment) è un tipo di intrattenimento, soprattutto televisivo, con forte contenuto emotivo. Nell’ambito specialistico dell’industria dello spettacolo va considerato un anglicismo utile perché è associabile ad altri termini simili che identificano particolari tipi di programma con “ibridizzazione” di due generi diversi.

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Anglicismi governativi: Patent Box

Oggi il governo Renzi compie due anni, riassunti graficamente nel sito della Presidenza del Consiglio con l’hashtag #ventiquattro, un video, alcune immagini e questa word cloud:

word cloud governo

Non conoscevo la locuzione patent box e ho fatto qualche ricerca. Il Ministero dello Sviluppo Economico e altri siti governativi descrivono il patent box (sostantivo maschile) come un regime di tassazione agevolata sui redditi derivanti dalle opere di ingegno, ma non spiegano perché l’hanno chiamato così.

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Brainstorming e formazione dei termini in L2

brainstorm

Brainstorming: possiamo dirlo in italiano? è una bella consulenza dell’Accademia della Crusca che spiega perché brainstorming è un anglicismo insostituibile: è molto diffuso, in uso ormai da decenni e nessuna “traduzione” italiana è risultata sufficientemente precisa o efficace.

L’origine di brainstorming e le alternative proposte da chi rifiuta il prestito mi danno lo spunto per ricordare alcuni aspetti del lavoro terminologico

Le risemantizzazioni di brainstorming

Le prime occorrenze di brainstorm in inglese risalgono alla fine del XIX secolo. All’inizio la parola, letteralmente “perturbazione nel cervello”, indicava una disfunzione cerebrale momentanea, ad es. un attacco epilettico. Nei primi decenni del XX secolo ha quindi assunto significati diversi in inglese britannico (un momento di vuoto mentale) e in inglese americano (un’idea improvvisa e brillante, cfr. lampo di genio).

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Da stepchild a configlio

Ho trovato molto efficace la proposta del linguista Francesco Sabatini di sostituire l’anglicismo stepchild con il neologismo configlio. Sintetizzo le sue riflessioni, che potete ascoltare nella registrazione del programma UnoMattina (da 1:46 in poi). 

da stepchild a configlio - UnoMattina

Nel dibattito sulle unioni diverse dal matrimonio, il concetto “bambino che entra a far parte di una coppia, figlio di uno solo degli elementi della coppia, sia essa etero od omosessuale” avrebbe già un nome, figliastro, ma non è adatto perché ha connotazioni negative conferite dal suffisso –astro

Sabatini sottolinea che dobbiamo preoccuparci dell’effetto che producono le parole in uso e specialmente in questo caso è evidente una nuova sensibilità che richiede una nuova parola. Chi crede di aver trovato in stepchild un termine non offensivo in realtà non ha risolto nulla perché è una parola oscura e difficile da pronunciare.

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