No, Trump non è stato “impicciato” 🍑

Ieri il presidente americano Donald Trump è stato formalmente messo in stato d’accusa tramite la procedura di impeachment prevista dalla costituzione statunitense. Notizia apparsa in un noto quotidiano (poi modificata):

Donald Trump fa il suo ingresso nei libri di Storia come il terzo presidente impicciato d’America – dopo Andrew Johnson nel 1868 e Bill Clinton nel 1998 (Nixon si dimise prima del voto)

In questo contesto il calco impeach – impicciare non mi pare abbia molto senso anche perché non è immediatamente riconoscibile, nonostante l’etimo comune alle due parole che ho già descritto in Impicci e impacci dell’impeachment. Il verbo transitivo impicciare infatti significa intralciare od ostacolare e nell’uso riflessivo impicciarsi vuol dire immischiarsi, intromettersi.

Sarebbe comunque accettabile la risemantizzazione del verbo impicciare (neologismo semantico) per descrivere una procedura costituzionale specifica del diritto statunitense?

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Ice cream, gelati e sorbetti americani

foto di banana azzurra con questo testo: Il frutto più esotico di tutti? Un cibo tropicale che potrebbe presto spopolare anche a casa nostra: dolce come la vaniglia, ha la consistenza di un ice cream.

Chi ha assemblato titolo e sottotitolo di questa notiziola estiva è sicuramente qualcuno che ha il terrore delle ripetizioni. Per non usare due volte la parola gelato è ricorso infatti ad ice cream, anglicismo comprensibile ma davvero ridicolo: non credo ci sia nessun italiano che lo usi in una conversazione normale al posto di gelato, neppure a Milano capitale dell’itanglese!

Il testo originale della notizia è sicuramente in inglese e presumo rivolto a un pubblico americano perché si viene informati che questa banana è ottima come topping (!) per pancake. Dubito però che chi ha tradotto sappia che negli Stati Uniti si usa l’italianismo gelato ma non è sinonimo di ice cream.

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Blackout e fallimenti vari

Una notizia dal Sudamerica con due dettagli che fanno capire che è una traduzione frettolosa non dallo spagnolo bensì dall’inglese:

C’è un black out elettrico in tutta l’Argentina e l’Uruguay. Decine di milioni di persone sono senza luce dall'alba, a causa di “un massiccio fallimento nel sistema di interconnessione elettrica”

La disattenzione più evidente è massiccio fallimento, traduzione errata di massive failure. La parola inglese failure può indicare un fallimento, specialmente in senso figurato, ma in questo caso si tratta di falsi amici.

In contesti meccanici, tecnici e informatici failure significa guasto, malfunzionamento, errore, avaria (cfr. falla masiva nel riferimento originale in spagnolo), oppure interruzione che nel caso dell’elettricità è power failure.

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“Prima l’italiano”?

Avete già visto lo sketch di Maurizio Crozza nel ruolo del ministro Salvini che contrasta l’invasione delle parole straniere?

Lo spunto per lo sketch è la decisione del ministro di usare la traduzione letterale tassa piatta in alternativa a flat tax.

Sono però convinta che Crozza voglia ridicolizzare anche tutti i politici che hanno scelto come cavallo di battaglia la tutela della lingua italiana, spesso senza una comprensione adeguata dei suoi meccanismi e quindi con scarsa credibilità.

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Slacktivism, clicktivism e altri attivismi digitali

Molti neologismi che descrivono le dinamiche dei social e più in generale del mondo digitale nascono in inglese e poi vengono adottati anche in italiano, alcuni come prestiti e altri come calchi, ma non sempre con lo stesso effetto.

Parole apparentemente equivalenti nelle due lingue possono infatti avere connotazioni diverse che ne condizionano la percezione, come activism e attivismo e alcune neoformazioni che ne sono derivate.

social activism

Activism vs attivismo

In inglese la parola activism ha un’unica accezione: indica attività e azioni volte a conseguire cambiamenti sociali o politici. Esempi: religious activism, environmental a., political a., social a., LGBT a., black a., student activism. 

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Perché Cyber Monday non è “ciberlunedì”

Cyber Monday opens door for cyber attacks  vignetta: Bryant Arnold

Ho già descritto Cyber Monday, il lunedì che segue il Black Friday e che è dedicato agli acquisti online grazie ad offerte speciali e sconti che valgono solo in questa giornata.

Ne prendo spunto per segnalare Ciber-, non cyber-, per comporre parole nuove, il comunicato di novembre 2018 del Gruppo Incipit, gli esperti dell’Accademia della Crusca che si occupano di forestierismi incipienti per proporre sostituenti italiani.

C’è un’affermazione che non mi convince:

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Shibboleth, un’origine cruenta

Canzoncina per sorridere sulla pronuncia insolita di alcune località e altri nomi propri inglesi ostici per chi non è un parlante nativo o del luogo:

Si intitola Shibboleth /ˈʃɪbəˌlɛθ/, che nell’accezione usata anche in italiano significa “parola che contiene un suono difficile da pronunciare per un parlante di altra lingua, attraverso la quale può essere riconosciuto un individuo non appartenente al proprio gruppo etnico o linguistico”.

È un ebraismo entrato in italiano attraverso l’inglese nel XIX secolo grazie al poema satirico Don Juan (stanza 12 del canto XI) di Lord Byron.

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Storie di biscotti (e di denti)

uomo senza un dente in bocca spiega al collega: “I bit into a biscotti and it just cracked” Dustin di Steve Kelley e Jeff Parker; grand = 1000$

In questa striscia americana c’è lo pseudoprestito biscotti, plurale biscottis o invariato. La parola inglese ha un significato più specifico di quella italiana: per gli americani un biscotti è un cantuccino o sua variante, quindi è duro abbastanza per poter rompere un dente.

Nonni’s Cioccolati biscotti

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C’è trolley… e trolley!

Cartelli di divieto per scale mobili in un aeroporto italiano:

cartello di divieto su muro NO TROLLEY cartello di divieto sul pavimento NO TROLLEY

In che lingua sono? Non in inglese, l’apparenza inganna!

La parola trolley fa parte del lessico comune italiano dall’inizio degli anni ‘90, quando sono entrate in commercio le prime valigie di dimensioni ridotte con rotelle e manico estraibile che si tirano dietro di sé. In questa accezione però trolley non è un anglicismo ma uno pseudoanglicismo, una parola che in inglese britannico ha altri significati.

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Anglicismi a caso: escalation di zanzare

I giornalisti italiani hanno il terrore delle ripetizioni e per evitarle a volte ricorrono a sinonimi poco convincenti, come in questo esempio dalla sezione Salute di un noto quotidiano:

Insetti che uccidono: assistiamo a un’escalation? Almeno per quanto riguarda la zanzara comune, sembra di sì. Il forte aumento di casi di febbre del Nilo rispetto agli anni scorsi potrebbe essere legato a fattori climatici che avrebbero favorito l’amplificazione delle popolazioni di zanzare.

Subdoli sinonimi

Si ha l’impressione che per evitare di ripetere la parola aumento (o di usare crescita o incremento) chi ha scritto il testo sia ricorso a un dizionario dei sinonimi, senza però considerare che la sinonimia assoluta non esiste e che le alternative vanno scelte con criterio.

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Parole da non confondere: taser e teaser

titolo teaser taser

Nei titoli qui sopra, un errore che Mauro Venier ha segnalato più volte: la confusione tra gli anglicismi taser e teaser.

Taser

Il taser è un tipo di arma che fa uso di scariche elettriche (elettrocuzione) per immobilizzare temporaneamente il soggetto colpito.

Ho già descritto il nome in L’insolita origine di taser: è un marchio commerciale americano da tempo soggetto a un processo di volgarizzazione che fa prevalere la grafia in minuscole taser.

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Di Android Pie, torte, porzioni e traduzioni

Le diverse versioni del sistema operativo Android di Google prendono il nome da dolci, scelti in ordine alfabetico. Dopo Oreo ci si aspettava un nome che iniziasse con la P e quando è stato rivelato che la versione 9.0 si chiama Android Pie mi sono subito chiesta che tipo di pie* fosse stato scelto per l’immagine ufficiale (e per la statua!).

rappresentazione ufficiale di Android 9 Pie

Curiosità soddisfatta: è un’americanissima cherry pie, una torta estiva spesso associata all’Independence Day (4 luglio) e ricorrente nella vecchia serie televisiva Twin Peaks

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Outfit ’900: ironico o malinformato?

Manifesto della mostra Outfit ’900 a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine a Milano: 

OUTFIT ‘900 – Abiti per le grandi occasioni nella moda di Palazzo Morando

Mi dà lo spunto per analizzare l’anglicismo outfit, sempre più diffuso ma non ancora registrato da tutti i vocabolari di italiano. 

Outfit in inglese

La parola inglese outfit ha vari significati, ad es. può descrivere l’equipaggiamento per svolgere una particolare attività ma anche un gruppo coeso di persone che operano assieme, come una squadra di sportivi o di militari, un gruppo musicale o una piccola azienda.

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