Le medaglie 3×3 di Bolt: tripla ≠ tripletta

titolo da La Stampa: La “tripla tripla” di Bolt: lo sprint nella 4x100 che lo rende immortale

Le 9 medaglie d’oro di Usain Bolt (vittoria negli stessi 3 eventi in 3 diverse olimpiadi) sono state descritte in vari modi dai media italiani. Ho notato che è ricorrente tripla tripla, un calco dell’inglese triple triple che mi pare non abbia molto senso in italiano, neppure se usato tra virgolette, e metta invece in evidenza gli ennesimi falsi amici.

titolo BBC Sport: Usain Bolt: Flawless and untouchable, the triple triple sealed his legend

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Da Brexit a regrexit, è wrexit. E poi nexit?

BREXIT by Patrick Chappatte
vignetta @PatChappatte

Regrexit e bregret

Tra i cittadini britannici che giovedì 23 giugno 2016 hanno votato per uscire dall’Unione europea (Brexit) pare ce ne siano molti, come questi, che si sono già pentiti della propria scelta. Per descrivere l’atteggiamento sono subito nate due parole macedonia formate con regret (rammarico, rimpianto) e Brexit: regrexit e nell’ordine inverso bregret. Esempi: l’hashtag #regrexit, a lungo “di tendenza”, e titoli come Anger over ‘Bregret’ as Leave voters say they thought UK would stay in EU.

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Brexit, Bremain e la crasi dei media italiani

EU REFERENDUM VOTE: ☐ BREXIT  ☐ BREMAIN  ☐ BRUGGERD IF I KNOW 23 giugno 2016: oggi nel Regno Unito si vota se rimanere o meno nell’Unione europea. Da tempo anche in Italia conosciamo il significato di Brexit, la potenziale uscita dalla Ue, e più recentemente anche di Bremain, la permanenza nell’unione.

Brexit e Bremain sono due parole macedonia, formate dalla fusione di due parole diverse che di solito hanno almeno un segmento in comune: in questo caso British+exit (a sua volta modellato su Grexit e inizialmente coesistente con Brixit, Britain+exit) e British / Britain+remain.

Si tratta di un meccanismo di formazione di neologismi comunissimo in inglese (portmanteau words) e a cui ricorre spesso anche l’italiano.

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Aperiselfie: occasionalismo o neologismo?

Alcuni titoli apparsi nei media:

Titoli: Matteo Salvini, primo «aperiselfie» con il popolo dei social network · Salvini tra birra e aperiselfie lancia campagna elettorale 2.0 · Salvini, via al tour elettorale nei locali della movida: “Aperiselfie per riprendersi Milano”

L’aperiselfie è un’iniziativa di Matteo Salvini descritta da chi l’ha ideata come “aperitivo elettorale e conoscitivo rivolto al popolo di Facebook”. Chi segue il leader leghista sui social network ora può incontrarlo di persona e magari anche farsi una foto con lui.

La parola aperiselfie farà inorridire i talebani della lingua ma mi pare molto ingegnosa, soprattutto se si considerano i destinatari dell’iniziativa.

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Archistar, pseudoanglicismo

titoli di notizie sulla morte di Zaha Hadid

Nelle notizie sulla scomparsa di Zaha Hadid è ricorrente la parola archistar, immancabile quando l’argomento è un architetto di grande fama e successo.

È una parola curiosa perché sembra un anglicismo, modellato su superstar o rockstar, e invece ha origine italiana. È stata coniata nel 2003 dalle autrici del saggio Lo spettacolo dell’architettura. Profilo dell’archistar© , Gabriella Lo Ricco e Silvia Micheli, che l’hanno anche “brevettata”: dettagli in Archistar, parola di copyright.

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Non solo alla RAI: emotainment e altri –tainment

word cloud con diversi tipi di intrattenimento

In un’intervista il direttore generale della RAI ha annunciato la fine dell’emotainment a Rai1:

A cos’altro rinuncerà? «Non rivedrete più su Rai1 programmi di “emotainment”, come lo chiamiamo in gergo. Non ci saranno Il dono, Così vicini così lontani o, su un altro fronte, Ti lascio una canzone».

Emotainment (emotional entertainment) è un tipo di intrattenimento, soprattutto televisivo, con forte contenuto emotivo. Nell’ambito specialistico dell’industria dello spettacolo va considerato un anglicismo utile perché è associabile ad altri termini simili che identificano particolari tipi di programma con “ibridizzazione” di due generi diversi.

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Veganuary, reducetarian e altri neologismi

@terminologia le ho comprate solo per twittartele... #kale #veganuary

[Gennaio 2016] Mi ha divertita il tweet di @WordLo che si è ricordata degli spuntini di kale descritti in Specialità americane.

Condividiamo un debole per le parole insolite che fanno riflettere sui meccanismi di formazione di neologismi, sia in italiano che in inglese. Un esempio è Veganuary, il mese di gennaio (January) in cui si è incoraggiati a seguire una dieta vegan(a).

Le giornate e gli anni internazionali sono ormai inflazionati e così c’è chi ha inventato i mesi destinati a un particolare evento, caratterizzati da nomi che privilegiano le parole macedonia.

C’è ad esempio Movember, da mo (“baffi” nell’inglese informale australiano, da moustache) e November, mese in cui gli uomini si fanno crescere i baffi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul cancro alla prostata. In ottobre invece c’è Stoptober, il mese per smettere di fumare e un’alternativa per gennaio è Dryuary (Dry January), un mese da astemi (dry in inglese americano).

Aggiornamento: rivolti alle donne ci sono anche Decembrow, il dicembre in cui non ci si depila le sopracciglia (in inglese eyebrows e unibrow se non c’è una separazione sopra il naso) e Januhairy, il gennaio in cui non ci si depila (da hairy, peloso).

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Brandalism e subvertising

brandalism logo

Tra i meccanismi di formazione di neologismi più produttivi dell’inglese ci sono sicuramente le parole macedonia. Due esempi molto efficaci visti ieri sono subvertising (subverting / subversive + advertising) e brandalism (brand +vandalism) con il verbo brandalise.

Sono parole che descrivono le attività di Brandalism, un gruppo di artisti britannici che stravolge le pubblicità di alcuni noti marchi (brand) per comunicare un messaggio alternativo (anti-advertising). In occasione della conferenza sul clima COP21 a Parigi sono stati creati e affissi centinaia di nuovi manifesti. Due esempi:

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Unicorni e altri neologismi dalla Silicon Valley

La rivista americana Computer World ha descritto alcuni neologismi legati alle nuove tecnologie e alle startup. Alcuni rimarranno occasionalismi, altri invece si stanno già affermando: riporto i più interessanti e uno estremamente ridicolo per gli italiani.

immagine della copertina di Fortune: The Age of UnicornsUnicorn è una metafora popolarizzata dalla rivista Fortune all’inizio del 2015 per descrivere le startup che hanno una valutazione superiore al miliardo di dollari.

Queste particolari startup parevano rarissime, come la creatura mitologica da cui prendono il nome, ma nella Silicon Valley ormai hanno superato il centinaio e così sono nati altri neologismi: decicorn, startup con valutazione superiore ai 10 miliardi di dollari, e quinquagintacorn, oltre i 50 miliardi. Per ora c’è un unico quinquagintacorn, Uber, che per questo è stato soprannominato ubercorn.

Se un unicorno fallisce le aspettative prima di essere quotato in borsa e muore, diventa un unicorpse, parola macedonia formata da unicorn+corpse.

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Twitterati, hackathon, mansplain? → Libfix!

vignetta Partially Clips
Vignetta: Partially Clips via Isms, gasms, etc. (Language Log)

Tra i meccanismi di formazione di neologismi più sfruttati in inglese ci sono le parole macedonia, in inglese blend, di solito composte da un segmento iniziale e uno finale di due parole (ad es. termbase, da terminology+database).

Alcuni segmenti finali sono così ricorrenti che si comportano come suffissi, ad es. –splain da mansplain; un fenomeno simile, ma meno frequente, riguarda i segmenti iniziali che si comportano come prefissi, come ad es. franken– da Frankenstein. Il linguista Arnold Zwicky li ha chiamati libfix, da liberated affix, perché sono affissi che si sono “liberati” dalle parole da cui hanno avuto origine. È un nome alternativo a [blend] splinter (“frammento”), già in uso in linguistica, e ha il vantaggio di rimandare esplicitamente ad altri “-fix” (affix, suffix, prefix, infix).

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Greferendum, Grexit, Grimbo, Gredge…

La crisi greca ha dato origine a diversi neologismi. I più noti sono parole macedonia nate in inglese e che hanno come primo elemento le due lettere iniziali di Greece.

Greferendum (in italiano anche grereferendum) è il più recente, nato come hashtag su Twitter per il referendum che avrà luogo in Grecia il 5 luglio. È stato subito adottato in più lingue, molto efficace non solo perché referendum è un internazionalismo ma anche perché fa pensare a un altro neologismo ormai notissimo, Grexit.
EXIT - GREXIT

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Chiengora e catgora: parole della moda

foto di scialle marrone con scritta “Hand spun chiengora (dog hair)”Anni fa in Inghilterra un’orgogliosissima signora mi ha mostrato un golfino fatto con il pelo del suo cane. Se la cosa vi interessasse, potete trovare chi realizza il filato cercando chiengora (o catgora se invece preferite i gatti).

Chiengora e catgora rappresentano due concetti coordinati particolari perché sono entrambe parole macedonia con lo stesso determinato, angora (dal toponimo turco Angora, che in inglese si pronuncia con l’accento sulla seconda sillaba), ma i determinanti sono una parola francese, chien, per il filato di cane e una inglese, cat, per quello di gatto. 

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