Finale anticlimatico: non c’entra il clima!

Nelle notizie sulla cerimonia degli Oscar 2021 è ricorrente un aggettivo che non è ancora registrato da nessun vocabolario della lingua italiana, anticlimatico:

Esempi: 1 “…la cerimonia degli Oscar 2021 si è conclusa in modo brusco, con un’anticlimatica e frettolosa assegnazione del premio come migliore attore protagonista ad Anthony Hopkins”; 2 “…la vittoria di Hopkins ha reso anticlimatico il finale della serata”; 3 “…la cerimonia si è conclusa in modo del tutto anticlimatico, senza un discorso di ringraziamento, visto che l’attore non era presente in sala e neppure in collegamento video”; 4 “L’intera serata degli Oscar si è conclusa in maniera anticlimatica… ”

Il significato di anticlimatico credo sia trasparente solo per chi conosce l’inglese e sa che l’aggettivo anticlimactic non ha nulla a che vedere con il clima ma trasmette invece la delusione causata da una serie di azioni o eventi che prometteva molto bene ma al momento cruciale tradisce le aspettative.

Anticlimactic e anticlimax in inglese

L’aggettivo anticlimactic deriva da anticlimax che in inglese, come in italiano, è la figura retorica caratterizzata dalla disposizione di una serie di concetti o di vocaboli in ordine decrescente di forza e di intensità.

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Nuova vita ai selfie: i vaxxie

tweet di Alan Alda con foto della propria vaccinazione e il testo “Got my first shot today. I expected soreness, but so far, none. Feeling great. Here's my Vaxxie. #vaxxies”

Un neologismo americano legato al COVID-19 ma che fa sorridere è vaxxie, la foto che ritrae la propria vaccinazione e che viene condivisa sui social. È una parola macedonia formata da vaxx (accorciamento con variante grafica di vaccination / vaccine) e selfie. L’attore Alan Alda è stato uno dei primi a usare la parola nel dicembre 2020.

Lo trovo un neologismo interessante perché era da tempo che i selfie e le parole derivate non facevano più notizia, Tutt’altra storia nel 2013, quando selfie era stata scelta come parola dell’anno, si era subito trasformata in un internazionalismo e si era dimostrata molto produttiva: negli anni successivi era stato un susseguirsi di neologismi in tema, sia in inglese (belfie, selfie stick, narcisstick… )  che in italiano (selfare, selfarsi, selfone, selfista, megaselfie…).

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Cos’è il tesoretto di Speranza per la scuola?

Immagine di Roberto Speranza e fumetto con le parole “Quel pochissimo tesoretto, piccolo, che abbiamo accumulato grazie alle misure di questo mese lo mettiamo sulla scuola”

La parola tesoretto è entrata nell’uso nel lessico politico e giornalistico all’inizio del secolo in riferimento alla finanza pubblica per descrivere il gettito supplementare (extragettito), superiore alle previsioni, dovuto ad esempio a minore evasione fiscale.

In seguito l’uso è stato esteso e ora può indicare genericamente qualsiasi somma di denaro disponibile in più del previsto, in qualsiasi tipo di attività (esempio: RC auto e tesoretto da lockdown: le assicurazioni hanno risparmiato 25 milioni al giorno).

Ho però varie perplessità sull’uso che ne ha fatto il Ministro della Salute Speranza alla trasmissione Che tempo che fa quando ha giustificato la riapertura delle scuole nonostante numeri di contagiati e ricoverati peggiori di quelli che avevano fatto decidere per la chiusura (DPCM del 2 marzo 2021). Speranza ha affermato che ci sono segnali di miglioramento che hanno consentito al governo di fare questa scelta, per quanto rischiosa:

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Catcalling: non c’entrano i gatti!

Si discute delle molestie per strada di cui è stata vittima Aurora Ramazzotti che lei e altri descrivono ricorrendo all’anglicismo catcalling. È però una parola il cui significato è spesso frainteso, come in questi esempi di interpretazioni errate:

Fotogramma dal video di Aurora Ramazzotti e commenti: 1 Il catcalling è quando un maschio fa apprezzamenti ad una donna che passa per strada, che possono andare dal verso che si fa per chiamare un gatto tipo bacini (da qui catcalling) alle varie frasi spiacevoli che però evidentemente il maschio pensa ci facciano piacere. E INVECE – 2 Si chiama “catcalling” cioè letteralmente “chiamare il gatto”. OK forse non ci trattate come oggetti, ma come animali sì – 3 un fenomeno odioso come il #catcalling meritava un nome più serio di “chiamare il gatto” per essere definito – 4 catcalling dà fastidio perché è un inglesismo e perché col cazzo che il gatto arriva, se fischio – 5 Il termine si riferisce al suono Pss pss con cui si usa chiamare (call) i gatti.

In inglese catcall può essere un sostantivo o un verbo e nell’uso contemporaneo ha due significati:

1 fischio o urlo di disapprovazione o di derisione a uno spettacolo o a un evento sportivo o pubblico. Esempi: the minister was greeted by catcalls from the crowd  ·   La Scala’s catcalling loggionisti are a small minority of noisy traditionalists  (cfr. il verbo italiano buare);

2 fischio o volgarità a sfondo sessuale urlata da un uomo (catcaller) a una donna che passa per strada. Esempi: they were shocked by the catcalls from Italian men  ·   even during the pandemic, catcalling goes on. 

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Neologismi: aperturista vs chiusurista

Titolo: Draghi tra aperturisti e rigoristi: aprile solo rosso o arancione

Titolo: Lega, Durigon: "Siamo 'aperturisti' laddove ci sono le condizioni per poterlo fare"Titolo: Perché sbagliano gli “aperturisti”

Titolo: Il Prof. Galli contro gli 'aperturisti': "Non è il momento di rimettersi a fare il tiro alla fune per le riaperture"

Con tutta Italia in zona rossa o arancione fino alla fine di aprile 2021 non occorrono spiegazioni per capire questi titoli: fanno riferimento a chi vorrebbe consentire di nuovo gli spostamenti e riaprire le attività commerciali (ristoranti, bar, parrucchieri, palestre ecc.) e tutte le scuole chiuse come misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19.

Questa accezione di aperturista è recente e del tutto nuova ma non lo è la parola, che esiste dagli anni ‘60 del secolo scorso però con tutt’altro significato.

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Cascatelli: criteri americani per la pasta perfetta

cascatelli

Arriva dagli Stati Uniti la notizia di un nuovo formato di pasta che mi ha incuriosita per alcuni neologismi e pseudoitalianismi.

La novità sono i cascatelli, prodotti dall’azienda americana Sfoglini (maschile di sfoglina) e ideati dall’autore del podcast The Sporkful*, tale Dan Pashman che, insoddisfatto da spaghetti, bucatini e fusilli, ha voluto trovare il formato perfetto e ha descritto la propria impresa come Mission: ImPASTAble.

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Dantedì, un’altra parola d’autore

logo DanteDì

Oggi 25 marzo 2021 è la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, o meglio Dantedì, un nome che mi piace molto e che è anche un’altra parola d’autore, È stato infatti coniato da Francesco Sabatini, come ha raccontato in «Siamo figli della Divina Commedia»:

«L’idea della giornata è di Paolo Di Stefano, giornalista del Corriere della sera. “Dantedì” mi è venuto conversando con lui: volevo un nome solo, originale, comprensibile a tutti e in grado di scalzare il dante-day che desideravo evitare: come martedì è il giorno di Marte, il 25 marzo sarà il giorno di Dante, che veneriamo come una “divinità” linguistica e culturale».

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Pseudoanglicismi: il ted

tweet del programma televisivo Che Tempo Che Fa: “il ted di Roberto Burioni con una lezione sulle varianti a CTCF da Fabio Fazio

Ho scoperto solo recentemente che c’è chi usa la parola ted con il significato di breve presentazione o breve intervento o addirittura di monologo trasmessi in pubblico.

È uno pseudoanglicismo che ha conferito un significato nuovo e assente in inglese a TED, acronimo di Technology, Entertainment, Design. È il nome proprio della fondazione americana nota per l’organizzazione di eventi culturali e scientifici, in particolare conferenze con interventi che solito hanno durata massima di 18 minuti, visualizzabili gratuitamente online, che sono conosciuti come TED Talks.

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Invidie “vaccinali” e altri neologismi

vaccine envy

In tutte le lingue la pandemia continua a far nascere neologismi di ogni tipo. Con l’inizio delle campagne vaccinali hanno avuto visibilità Impfneid in tedesco e vaccine envy in inglese: danno un nome al sentimento di invidia per chi è già stato vaccinato contro il COVID-19

In inglese si sta diffondendo anche vaccine FOMO, che descrive ansia, frustrazione e risentimento per non essere ancora stati vaccinati. La locuzione riutilizza un acronimo di inizio millennio, fear of missing out, che esprime l’inquietudine di chi teme che da qualche parte stia avvenendo qualcosa di interessante o esaltante a cui non si può prendere parte, reazione spesso suscitata da cosa si vede sui social.

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Si può essere colpevoli di “pandemicidio”?

Articolo di Laurie Garret intitolato “Trump Is Guilty of Pandemicide”. Sottotitolo: “History will show the former U.S. president was staggeringly negligent during the pandemic’s deadly third wave”

Pandemicide è uno dei molti neologismi inglesi legati alla pandemia. Ha avuto visibilità grazie a Trump is guilty of pandemicide, un articolo della rivista Foreign Policy dove è usato con il significato di “omicidio di massa da pandemia”. Nella gestione dell’epidemia di COVID-19, Trump è accusato di negligenza, imperizia e imprudenza tali da avere causato centinaia di migliaia di morti.

Il senso di pandemicide si ricava facilmente dal contesto ma la composizione della parola può apparire anomala se analizzata usando modelli di formazione canonici.

Elementi formativi distruttivi!

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Perimetro politico non (in)definito

Foto di Conte con citazione: Conte: Il governo Draghi dovrà avere un “perimetro politico ben delineato, non indefinito”, perché “un perimetro troppo ampio sarebbe inconcludente e difficile da gestire”.

Perimetro è la parola tormentone della politica di inizio 2021, immancabile nelle notizie sull’incarico a Mario Draghi per la formazione di un nuovo governo. È un uso figurato non nuovo ma che ho scoperto solo da poco e su cui ho qualche perplessità – anche perché non si trova una definizione adeguata.

Perimetro nel lessico comune

In geometria il perimetro è una linea di contorno che racchiude una figura piana limitata, o anche la misura della sua lunghezza. Nel lessico comune perimetro ha acquisito anche il senso più generico di limite o confine di uno spazio circoscritto e per estensione può essere anche lo spazio stesso (esempio: dentro il perimetro dell’abitato).

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Facciario, il facebook italiano

Titolo: Consultazioni, sulla scrivania di Draghi spunta il “facciario”. Didascalia foto: Mario Draghi durante le consultazioni. Sulla scrivania il facciario dei politici

Le notizie sulle prime consultazione in cui è stato impegnato Mario Draghi mi hanno fatto scoprire la parola facciario, un particolare album con le foto dei parlamentari.

È già apparsa nelle cronache politiche degli anni scorsi e quindi non è un neologismo. È infatti in uso nel lessico parlamentare dal secolo scorso, come indica la voce del vocabolario Devoto-Oli che ne dà questa definizione, con marca d’uso gergale: “repertorio fotografico dei parlamentari, di cui si servono i commessi per riconoscere deputati e senatori”. La versione digitale con i deputati della legislatura corrente si può consultare qui.

Facciario, una parola che non si scorda

La parola facciario mi piace perché mostra come sono state riutilizzate risorse lessicali esistenti per creare una parola originale ed efficace che è anche trasparente e facile da ricordare. Faccio quindi fatica a capire il senso del commento evidenziato:

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Che giorno è oggi? Mmh… ci devo pensare… 🤔

BLURSDAY

Tra i neologismi inglesi associati al distanziamento sociale dovuto al Covid c’è anche Blursday, una parola che mi piace molto.

Blursday è il nome per un giorno vago che comunica la difficoltà di ricordarsi a che punto della settimana si è arrivati, come capita a chi durante la pandemia sta a casa e non ha molte distrazioni. Le giornate sono così simili l’una all’altra che a volte si fa confusione: oggi è mercoledì o giovedì? Si perde il senso del tempo e se ne ha una percezione indistinta, come se fosse un’immagine sfuocata (blur).

A me purtroppo succede e trovo Blursday così efficace che vorrei una parola italiana equivalente per poterla aggiungere al mio idioletto.

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Furbetti del vaccino

Nell’ultimo post ho espresso perplessità sulla locuzione vaccini raccomandati. Non avrei invece nulla da ridire su raccomandati dei vaccini per descrivere chi non appartiene a una categoria prioritaria ma grazie a qualche aggancio riesce a farsi vaccinare subito. I media però usano un altro nome

Titoli: 1 Bufera su De Luca, il furbetto del vaccino; 2 Altolà ai furbetti del vaccino: respinte decine di richieste; 3 I furbetti del vaccino rimarranno senza richiamo; 4 In assenza di una legge non esistono furbetti del vaccino

Furbetti del vaccino è un neologismo trasparente: riconosciamo subito furbetto come persona che viola o aggira le regole comportandosi in modo spregiudicato o fraudolento.

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Le Valley della Pianura Padana

Emilia-Romagna Cinema Valley: quasi 2 milioni di € per chi sceglie di produrre e girare in regione

“Non sarà impossibile, prima o poi, che entri nell’uso comune l’idea dell’Emilia-Romagna come Cinema Valley”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura e Paesaggio della regione, che ha anche affermato “Emilia-Romagna autentica Cinema Valley”.

Un aggettivo più idoneo sarebbe unica perché dubito che nel mondo anglofono esistano regioni denominate cinema valley! Si tratta infatti di un esempio di inglese farlocco, coniato a Bologna o dintorni da qualche italiano convinto erroneamente che in inglese valley significhi anche distretto produttivo, zona o territorio in cui è localizzato un determinato fenomeno.

Valley in Emilia-Romagna

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