Esodati e vie di esodo

Ultimamente tutti abbiamo imparato il significato di esodato, eppure non è un neologismo: Salvalingua riporta che si trovava già in un decreto del Ministro del Lavoro del 1992. Esodo fa pensare a un’emigrazione volontaria, a una partenza o a uno spostamento di massa (cfr. esodo estivo, esodo di capitali ecc.), però l’incentivo all’esodo, un compenso monetario per risolvere anticipatamente un rapporto di lavoro, riguarda spesso singole persone.

In questo contesto penso che la parola esodo stia acquisendo connotazioni negative e quindi si fa notare quando appare anche altrove. Credo che piaccia molto ai burocrati:

VIE DI ESODO PREFERENZIALI

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Paure moderne: nomofobia

Qualche mese fa Fritinancy descriveva il neologismo inglese nomophobia, la paura di trovarsi senza cellulare o di non poterlo usare (batteria scarica, mancanza di copertura ecc.).

Nomophobia è una parola macedonia composta da no + mobile + phobia, usata per la prima volta in Gran Bretagna nel 2008 (allora negli Stati Uniti non si diceva mobile ma cell phone).

immagine articolo Emanuela Di PasquaIeri ne parlava anche il Corriere, facendo riferimento agli stessi dati, ma dando a nomofobia un significato diverso: Ecco la nomofobia, così si chiama la paura di perdere il cellulare. Anche altri, ad es. il TG1, affermano La paura di perdere il proprio telefonino si chiama “nomofobia”.

Temo sia un ulteriore esempio della scarsa affidabilità dei contenuti tradotti dalla redazioni online dei media italiani.

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Il Kitty-fonino (e altri fonini)

Da qualche anno fonino è diventato un elemento formativo dell’italiano.

“cellulare Hello Kitty” SamsungViene usato con funzione suffissale e, associato a un sostantivo o un aggettivo, crea nomi che evidenziano le caratteristiche distintive di nuovi tipi di telefonini, quali funzionalità aggiuntive, ottimizzazioni o versioni particolari di/per servizi, prodotti, marchi e social network, un aspetto grafico particolare ecc.

Alcuni esempi, tra cui anche qualche uso ironico: TVfonino / tivufonino, videofonino, musifonino, tablet-fonino, console-fonino, proiettore-fonino, penna-fonino, orologio-fonino, rasoio-fonino, scarpa-fonino, Google-fonino, Facebook-fonino, Microsoft-fonino, Skype-fonino, melafonino (iPhone), Disney-fonino, fashion-fonino, primofonino (per bambini), Kitty-fonino

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Ultrabook, notebook e altri –book

ultrabook cartoon

Negli articoli di questi giorni sul CES 2012 di Las Vegas sembra immancabile la parola ultrabook, spesso scritta con l’iniziale minuscola anche se Ultrabook è un marchio di Intel: identifica una specifica categoria di computer portatili con un processore Intel Core di seconda generazione, molto sottili (meno di 20 mm), molto leggeri (meno di 1,5 kg) e con durata della batteria di oltre 5 ore.

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Bungarello: occasionalismo o neologismo?

Ieri il Corriere della Sera riportava che in occasione della giornata mondiale contro l’AIDS
(1 dicembre) alle redazioni dei programmi RAI era stato comunicato il divieto del ministero della Salute di nominare esplicitamente il profilattico (ma il ministro ha poi smentito).

#bungarelloLa trasmissione radio Caterpillar ha approfittato di questo contesto per chiedere agli ascoltatori di trovare un nome più accattivante per il preservativo.

Ci sono state proposte molto divertenti e ha vinto un bell’esempio di creatività linguistica, bungarello.

Uno dei conduttori l’ha descritto come “un termine un po’ vezzeggiativo”, cogliendo un aspetto interessante della formazione delle parole.

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Biffatura (o le beffe del censimento)

Comincio a pensare che i documenti del censimento 2011 siano parte di una beffa progettata da qualche burocrate per prendere in giro i cittadini italiani.

Da oggi si può provare a compilare il questionario online (se accessibile!) ed è stato pubblicato un nuovo documento, il Manuale d’istruzione d’uso del questionario on line (link eliminato perché il documento non è più disponibile sul sito).

Incredibile ma vero, è scritto completamente in burocratese, ignorando qualsiasi convenzione sulla scrittura di istruzioni d’uso per software. Un esempio:

In questa pagina di riepilogo l’utente ha una nozione visiva dello stato della compilazione. In essa sono riportati, a guisa di indice, l’elenco delle quattro aree che compongono il questionario (LISTA A, LISTA B, Sezione I, Sezione II) affiancate da un simbolo di check (o biffatura) che informa se quella parte è stata compilata, nel qual caso il suo colore da bianco diventerà verde.

L’effetto è ridicolo perché anche in questo caso il linguaggio usato contrasta visibilmente con le schermate illustrative del sito, che invece segue gli standard a cui siamo abituati per questo tipo di istruzioni:

istruzioni online

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Occasionalismi: nymwars

Un occasionalismo è un neologismo destinato ad avere vita breve e non rimanere nell’uso perché è relativo a una situazione particolare e non duratura.

Un esempio recente di occasionalismo è la parola inglese nymwar (o nym war), usata soprattutto al plurale per descrivere le controversie sulla decisione di Google+ di proibire l’uso di pseudonimi.

Ne parla Fritinancy in Word of the Week: Nymwars, spiegando che nymwars è una nymwarsforma abbreviata di pseudonym wars ed è nata a fine luglio come hashtag in Twitter.

È una parola interessante non solo per l’etimologia ma anche per l’uso di nym come sostantivo, peraltro già visto in alcuni termini informatici. Mi pare inoltre che evidenzi alcune differenze in inglese e in italiano nell’uso di un elemento formativo che a prima vista è invece del tutto equivalente (dal greco -ώνυμος, “nome”, in entrambe le lingue viene aggiunto come secondo elemento in un nome composto).

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