Er coccodrillaro 🐊🐊🐊

Ho trovato divertente ed efficace il commento er coccodrillaro per sintetizzare il video di un uomo che dà da mangiare a dei coccodrilli che aspettano pazienti il proprio turno, come se fossero animali domestici.

Coccodrillaro è un bell’esempio delle moltissime sfumature di significato che ci consentono i suffissi dell’italiano, in questo caso il suffisso nominale denominale –aro. Da Che cos’è un neologismo di Adamo e Della Valle:

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Parole inflazionistiche

word cloud con le parole inglesi inflation, deflation, disinflation, greedflation , hyperinflation, inflation, shrinkflation, skimpflation, slumpflation, stagflation

Il termine economico inflazione è riconducibile al latino inflatioonis (gonfiamento) ma ci è arrivato attraverso l’inglese inflation, parola con una storia curiosa: in origine significava flatulenza e solo in seguito ha acquisito il senso di gonfiaggio da cui poi è derivata l’accezione figurata di aumento dei prezzi e declino del potere di acquisto, apparsa nella prima metà del XIX secolo negli Stati Uniti.

Da inflation sono derivati vari termini, alcuni dei quali sono in uso da decenni anche in italiano per descrivere condizioni del sistema economico. Alcuni calchi sono trasparenti perché ricorrono a prefissi ed elementi formativi comuni all’inglese e all’italiano, altri invece risultano meno efficaci:

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Cosa sono SLAPP e cyberSLAPP

Immagini: 1 uomo imbavagliato con scritta “strategic lawsuits against public participation (slapps) are a serious threat to democracy and free speech” (fonte: Commissione europea); 2 disegno di uomo schiaffeggiato da mano che esce da telefono con titolo “Slapp! Uno schiaffo alla libertà di espressione che va proibito (fonte: thegoodlobby.it); 3 testo “Ormai è evidente su scala europea l’utilizzo delle querele a scopo di intimidazione della libera stampa: a livello internazionale le querele bavaglio hanno anche un nome, slapp, sberle” (fonte: C.d.R. Domani)

Ho notato varie occorrenze del termine legale americano SLAPP anche nei media italiani, in riferimento alle sempre più numerose querele di istituzioni e politici contro giornalisti e privati cittadini che esprimono opinioni negative nei loro confronti.

SLAPP è l’acronimo di Strategic Lawsuit Against Public Participation (“azione legale strategica tesa a bloccare la partecipazione pubblica”). È un internazionalismo, usato in più lingue europee per identificare un particolare tipo di azione legale promossa da soggetti influenti che la Commissione europea descrive come “forma di molestia messa in atto principalmente nei confronti di giornalisti e difensori dei diritti umani per prevenire o penalizzare chi si esprime su questioni di interesse pubblico” (cfr. anche definizione IATE).

Immagine con titolo di comunicato stampa della Commissione europea di aprile 2022: La Commissione combatte le azioni legali abusive contro i giornalisti e i difensori dei diritti umani (“azioni bavaglio” o SLAPP)

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Agrammaticale: “assegnato maschio alla nascita”

In questi esempi da articoli recenti è evidenziata una locuzione impropria usata per segnalare che l’identità di genere di una persona non coincide con il sesso indicato nell’atto di nascita:

Esempio 1: Dal 2018 ad oggi sono stati tantissimi i giovani che hanno cambiato sesso, secondo i dati dell’ospedale San Camillo di Roma sono cresciuti del 470%. Negli adulti le percentuali sono le seguenti: 44% “assegnati maschi alla nascita” e 56% “assegnate femmine alla nascita”.  Esempio 2: «Ti senti maschio o femmina?». «Io mi sento io». Federico è assegnato maschio alla nascita, ma subito, fin da quando aveva un anno e mezzo, trasferisce al mondo esterno la sua percezione di sentirsi invece una bambina. Non solo per gli abiti che vuole indossare, non solo per i giochi che predilige.

La stessa locuzione è usata anche in ambito sanitario e in un recente disegno di legge. Presumo che chi descrive una persona come assegnato maschio o assegnata femmina alla nascita non si renda conto che è agrammaticale.

Si tratta di una traduzione letterale della formula inglese assigned male / female at birth (acronimi AMAB e AFAB) che non tiene conto di due differenze tra inglese e italiano non solo di tipo grammaticale ma anche lessicale.

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Il minimo sindacale, in inglese

Vignetta illustrativa di QUIET QUITTING con definizione the practice of doing no more work than one is contractually obliged to do

Nella rosa delle parole dell’anno 2022 per l’inglese c’è anche quiet quitting, un’espressione nata su TikTok dove ha avuto un’enorme diffusione poi estesa altrove. Definizioni di Collins Dictionary:

  1. the practice of doing no more work than one is contractually obliged to do, esp in order to spend more time on personal activities
  2. the practice of doing little or no work while being present at one’s place of employment

È un nome nuovo per un concetto già noto: in ambito lavorativo descrive chi, in senso figurato, fa il minimo sindacale , quindi non fa nulla al di fuori dell’orario lavorativo, non si fa coinvolgere in nessuna attività aggiuntiva, non partecipa attivamente durante le riunioni ecc.

In inglese esistono già altre espressioni per esprimere il concetto, ciascuna con connotazioni diverse. Esempi:

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Cos’è esattamente una call? E una video?

Fumetto con la scritta “mi hanno fissato ina call venerdì alle 18:00!”

Nel linguaggio aziendale da anni ormai è immancabile il forestierismo call, usato però con accezioni proprie, assenti in inglese.

Call in inglese

In inglese il sostantivo del lessico fondamentale call significa genericamente telefonata, da phone call. Sono il contesto, le collocazioni e soprattutto i modificatori che determinano accezioni più specifiche o altri tipi di comunicazione, ad es. negli alberghi wake-up call è la sveglia telefonica (qui wake-up è il modificatore che determina e caratterizza call).

Call in italiano

In italiano invece la singola parola call può indicare più tipi di comunicazione. Si trovano vari esempi nelle risposte a questo tweet:

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Le regioni swing sono viola

Carta dell’Italia divisa in regioni colorate diversamente: 1 Roccaforti blu – ha sempre vinto il CDX; Roccaforti rosse – ha sempre vinto il CSX; 3 Ex roccaforti rosse (lilla) – ha sempre vinto il CSX, tranne alle ultime regionali in cui ha vinto il CDX; 4 Regioni swing (viola) a volte ha vinto il CDX e altre il CSX; 5 Regni degli autonomisti (grigio) – forte peso dei partiti autonomisti e assenza di elezione diretta del Presidente

Nell’infografica di @you_trend sulle elezioni regionali colpisce la scelta di descrivere come regioni swing quelle in cui finora hanno vinto a volte i partiti di centrosinistra e altre i partiti di centrodestra.

La parola swing è usata in italiano con accezioni musicali e sportive che però in questo contesto sono irrilevanti. Si dovrebbe comprendere il senso di regione swing se si ha familiarità con la politica statunitense, come ha indicato* chi ha optato per questa espressione. Per me però è un neologismo poco trasparente e formato in modo improprio.

Swing state negli Stati Uniti

Nel contesto bipartitico delle elezioni presidenziali  americane, uno swing state è uno stato dove è difficile prevedere quale candidato conquisterà i grandi elettori a disposizione per quello stato, in quanto le percentuali di votanti sono simili per entrambi i partiti. Swing comunica l’idea di oscillazione, di spostamento tra due estremi (la metafora sottostante è l’altalena, swing), e gli swing state hanno spesso un ruolo cruciale nel determinare chi sarà il presidente.

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Massicci attacchi hacker, certezze e un dubbio

Esempi di titoli di notizie del 5 febbraio 2023:

Titoli di notizie con associate immagini di “hacker” con cappuccio di felpa in testa: 1 Massiccio attacco hacker in Italia e nel mondo, migliaia i server bloccati; 2 Agenzia cyber: Italia sotto massiccio attacco hacker; 3 Agenzia per la cybersicurezza, massiccio attacco hacker in corso; 4 Cybersecurity, cos’è un ransomware? Così gli hacker rubano dati dai pc

Quando ho saputo degli ennesimi attacchi informatici mi sono chiesta se anche stavolta i media avrebbero usato foto di qualche individuo con felpa con cappuccio (in inglese hoodie) in testa, spesso di spalle in una stanza buia, davanti a un monitor dove le righe di codice sono sempre verdi o azzurrine. Ho avuto subito la conferma: è uno stereotipo che ha una ventina di anni e chissà quanto ancora durerà!

Ero anche certa che assieme al cliché dei massicci attacchi informatici avrei ritrovato anche alcuni usi superficiali di lessico, e così è stato: di seguito qualche considerazione su hacker, su cibernetico e cyber e su compromesso.

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“Bregretful”, ma senza sentimento

Infografica, interattiva nel sito britain.unherd.com/, che mostra una carta della Gran Bretagna con i collegi elettorali in base ai risultati del sondaggio “Britain was wrong to leave the EU. Agree or disagree?”

A tre anni esatti dal Brexit Day (31 gennaio 2020) nel Regno Unito fa discutere un sondaggio che ha rilevato che la maggioranza dei cittadini di Inghilterra, Galles e Scozia ritiene che sia stato un errore uscire dall’Unione Europea.

Bregretful

Nell’immagine sono evidenziati i collegi elettorali (constituency) che sono most / least Bregretful, e cioè che manifestano in maggiore o minore misura rammarico (regret) per la Brexit.

Bregretful è un aggettivo informale del lessico giornalistico e dei social, derivato dal sostantivo Bregret (Brexit + regret) con l’aggiunta del suffisso denominale –ful (“caratterizzato da”). Entrambe le parole sono in circolazione dai giorni successivi al fatidico referendum del 23 giugno 2016

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Smartbackare, ricephonare e ricarhopping

Immagine della campagna di Poste Italiana: sotto la scritta “Scopri tutto quello che puoi fare con Postepau Digital” ci sono tre persone con il telefonino in mano e le scritte SMARTBACKARE, RICEPHONARE e RICARHOPPING

Se non avete già visto la nuova campagna di Poste Italiane per il prodotto Postepay Digital, provate a immaginare cosa possano significare le neoformazioni ibride smartbackare, ricephonare e ricarhopping.

Conoscere l’inglese non aiuta: si riconoscono parole o frammenti di parole, ma in combinazioni anomale che non consentono di dar loro un senso nel contesto dei pagamenti digitali.

Immagino che chi ha ideato la campagna avesse come obiettivo primario attirare l’attenzione, far discutere e divertire i destinatari che si presume siano giovani abituati a giocare con l’inglese.

Ne risentono però comprensibilità ed efficacia della comunicazione: che messaggio coglie chi vede queste parole inventate di corsa dal treno, in una stazione della metropolitana? Cosa capisce e cosa si ricorda dei servizi pubblicizzati?

Probabilmente non è stato considerato che la caratteristica principale dei neologismi efficaci è la loro trasparenza: hanno maggiori probabilità di successo le parole che possono essere assimilate spontaneamente, senza spiegazioni, che identificano chiaramente il concetto e che sono facilmente memorizzabili. Non è il caso di smartbackare, ricephonare e ricarhopping.

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Parole del 2023: aridificazione, policrisi…

Illustrazione di Leif Parsons con le parole aridification, poverty, polycrisis, zero-dose children, traveller surveillance

Nei media anglofoni sono ricorrenti le raccolte di parole ritenute rappresentative di un particolare periodo, non solo per l’anno appena trascorso ma anche per quello nuovo.

Un esempio recente è A guide to 9 global buzzwords for 2023, from ‘polycrisis’ to ‘zero-dose children’ (NPR) che identifica alcune parole che rappresentano concetti legati a crisi ed emergenze globali – climatiche, economiche e sanitarie – di cui molto probabilmente sentiremo discutere anche in Italia.

Tra le parole scelte ce ne sono varie in uso da tempo e che hanno già un equivalente in italiano:

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Quante volte…? Sì!

Foto di Venezia e frasi di esempio: “Quanto è romantica Venezia da 1 a 10? Sì”; “Quante volte hai visto questo video? Sì”: “Quanti gelati si possono mangiare in un giorno? Io: sì”; “Napoli quanti gol vuoi fare alla Juve? Sì!”

Questi esempi illustrano un uso particolare di domanda e risposta, molto informale e tipico dei social, che ricalca un modello inglese altrettanto colloquiale:

How much do you like spicy food?
Yes

“How many times have you watched it?”
Me: “Yes

Consiste nel rispondere con yes in inglese, e di conseguenza in italiano, a una frase interrogativa che invece non prevede questo tipo di risposta. In questo uso yes e non funzionano come affermazioni ma come avverbi di quantità con un nuovo significato simile a “moltissimo”, “tantissimo”, o in alternativa “in grande misura”, “il massimo” ecc.

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I falsi amici del “goblin mode”


Immagine che illustra “goblin mode” con persona trasandata che guarda il telefono in letto sfatto, circondata da avanzi di cibo e sporcizia. Ttoli: 1 Oxford Dictionaries names “goblin mode” its word of the year: 2 Goblin mode è la parola dell’anno per Oxford English Dictionary; 3 Goblin mode: la moda del fare schifo è la parola dell’anno

Con varie imprecisioni anche i media italiani hanno riportato la notizia che per la casa editrice britannica Oxford University Press la parola dell’anno 2022 per il mondo anglofono è goblin mode, come descritto in Oxford Word of the Year 2022.

definizione da OUP: ‘Goblin mode’ – a slang term, often used in the expressions ‘in goblin mode’ or ‘to go goblin mode’ – is ‘a type of behaviour which is unapologetically self-indulgent, lazy, slovenly, or greedy, typically in a way that rejects social norms or expectations.’

Goblin mode è un’espressione molto informale che ricorre all’uso figurato colloquiale della parola goblin: una persona asociale, inselvatichita, inzotichita, un orso. Non va quindi interpretata letteralmente nell’accezione familiare agli appassionati del genere fantasy per i quali il goblin è una creatura umanoide grottesca, dall’aspetto mostruoso e da modi e atteggiamenti come minimo sgradevoli.

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Tripledemia, triplendemia… e sciatteria

Alcuni titoli di novembre 2022, in inglese e in italiano:

Titoli: 1 Health experts warn of tripledemic of COVID, flu, and RSV during holiday season; 2 Covid, influenza e RSV; è tripledemia. Usa, i virus respiratori preoccupano  ospedali; 3 Influenza, Covid e RSV: cos’è la triplendemia e come proteggersi. Immagine con rappresentazione grafica dei tre virus

Negli Stati Uniti c’è preoccupazione per la presenza contemporanea di tre epidemie di infezioni respiratorie causate da tre diversi virus: virus dell’influenza, SARS-COV-2 (COVID) e virus respiratorio sinciziale o RSV (respiratory syncytial virus). Nei media americani questa concomitanza è stata chiamata tripledemic o, meno frequente, tridemic.

I media italiani che hanno ripreso la notizia hanno optato per i calchi tripledemia e triplendemia, dimostrando così di non avere capito l’origine della parola inglese

Tripledemic ha come modello twindemic, parola macedonia formata da twin + epidemic e ricorrente nei media americani lo scorso inverno per descrivere la concomitanza di COVID e influenza. In questo caso twin indica due elementi accomunati da caratteristiche simili e non “gemello” ma è palese che abbia influito nel far prevalere tripledemic sull’alternativa tridemic, formata invece con il prefisso tri-.

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Da dove arrivano ronna e ronto e quetta e quecto

È di fine novembre 2022 la notizia che sono stati ufficialmente aggiunti quattro nuovi prefissi al Sistema internazionale di unità di misura:

Tabella in cui sono indicati fattore di moltiplicazione, nome e simbolo dei nuovi prefissi: 27 ronna (R); –27 ronto (r); 30 quetta (Q); –30 quecto (q)

I prefissi ronna (1027) e quetta (1030) serviranno a rappresentare quantità estremamente grandi, in particolare di dati, mentre ronto (10-27) e quecto (10-30) potrebbero essere usati per quantità estremamente piccole. Esempi che danno un’idea dell’ordine di grandezza: la Terra pesa circa un ronnagrammo e la massa dell’elettrone è circa un quectogrammo.

Origine dei nomi

I nomi appaiono insoliti ma sono il risultato di anni di lavoro e seguono criteri di denominazione precisi, familiari a chi si occupa di terminologia. Sono sintetizzati in How Many Yottabytes in a Quettabyte? Extreme Numbers Get New Names, un articolo di Nature che riporta un’intervista al metrologo Richard Brown.

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