Flexare (come, dove e perché)

foto molte banconote da 50€ con il commento Faccio il figo, flexo i soldi di mia mamma

Conoscete già il verbo informale flexare?

Alcuni esempi d’uso:
➝  Vai Antonio, flexalo sto Cash. I SOLDI VANNO FLEXATI
➝  fare il figo e flexare è il mio hobby
➝  sì amo le mie scarpe e le flexo
Smettila di flexare le AirPods
➝  in qualche modo dovevo flexare il mio 10 in filosofia
➝  Buonasera vado a flexare con la mia nuova maglia cute
➝  Ora può flexare in giro con la copia cheap in offerta da unieuro delle airpods

Nella maggior parte dei casi flexare equivale a sfoggiare, ostentare, esibire, mettere in mostra, sbandierare, vantare o vantarsi, tirarsela.

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Coronavirus: è infodemìa

Titoli: 1 Coronavirus, Oms: è “infodemia”, informazioni spesso false; 2 l’OMS si scaglia contro l’infodemia sul coronavirus.

Nei media che hanno riportato i dati pubblicati il 2 febbraio 2020 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’epidemia da coronavirus è ricorrente il termine infodemia, calco dell’inglese infodemic, descritto come “abbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno”.

È una traduzione del testo inglese del rapporto dell’OMS, rivolto a chi si occupa di politiche sanitarie. Riprodotta senza ulteriori spiegazioni in comunicazioni generaliste non consente però una comprensione adeguata del concetto di infodemìa.

Infodemic

L’OMS ricorre da tempo al termine infodemic, parola macedonia formata da information+epidemic, a cui spesso è associata la descrizione damaging “epidemic” generated through the rapid spread of rumours and false or misleading information during outbreaks.

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Weekendista di talento

Weekendista è una parola in uso da tempo nell’ambito della grande distribuzione ma che io ho scoperto solo qualche giorno fa grazie a un annuncio che ha avuto parecchia visibilità su Twitter:

Nuovo profilo professionale: “Leroy Merlin cerca weekendista 16 ore“
(tweet originale di @stediprimio; altri se ne sono poi appropriati)

Nel contesto dell’annuncio la parola weekendista è facilmente comprensibile: è chi lavora durante il fine settimana, in questo caso un addetto all’interazione con i clienti che copre due turni di lavoro per un totale di 16 ore (nell’annuncio però la formulazione è ambigua).

Weekendista è una formazione nominale denominale ottenuta per suffissazione, il meccanismo di derivazione più produttivo, eppure nei tweet ha suscitato molte reazioni negative, come se fosse una parola malformata. Le critiche sono giustificate? 

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Neologismi dei social: reactji (e lit)

reactji in Twitter

Nell’interfaccia dei messaggi diretti di Twitter da qualche giorno c’è la possibilità di aggiungere una reazione predefinita scegliendola tra 7 emoji. Nella documentazione ufficiale la nuova opzione si chiama emoji reactions in inglese e reazioni in forma di emoji in italiano.

Non è una funzionalità innovativa: è presente da tempo su altre piattaforme, introdotta con le reazioni di Facebook nel 2016. C’è però un dettaglio linguistico che mi ha incuriosita.

È il nome alternativo informale che ho visto usare in inglese: reactji o reacji, parola macedonia formata da reaction+emoji che richiama altre parole già familiari come emoji, kaomoji, animoji e memoji.

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Il “canarino climatico”

Vignetta intitolata “climate coal mine”. Ci sono due minatori al lavoro alle cui spalle c’è una gabbietta con etichetta Australia e il trespolo in fiamme. Uno dei minatori chiede all’altro: “By the way, how’s the canary doing?”
Vignetta: Tom Toles 

Tra le parole inglesi legate all’emergenza climatica c’è climate canary. È una metafora preoccupante: un segnale d’allarme che si sta prospettando una catastrofe ambientale rappresentato dalle cattive condizioni di salute e/o la diminuzione o la scomparsa di specie od organismi viventi. Esempio d’uso: Australia is now the global climate canary for the first world.

Climate canary non è però un neologismo recentissimo: è stato coniato all’inizio del secolo ma la sua frequenza d’uso è aumentata ultimamente, associata alle manifestazioni sempre più evidenti del cambiamento climatico.

Canary in a coal mine

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Epifania con magi e meggings!

Un tweet per il giorno dell’Epifania con vari spunti linguistici:

tweet di Agnes Crawdford: Today is Epiphany, a public holiday in Italy which marks the end of the festive season. Here are three wise men in meggings from Ravenna.
(dettaglio di mosaico della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna)

I Re Magi in inglese

In inglese si fa riferimento ai Re Magi con nomi diversi: Three Wise Men, Three Kings e Magi. Come in italiano, possono essere scritti sia con le iniziali maiuscole che minuscole. 

In senso storico e biblico il sintagma wise man non va interpretato letteralmente come “uomo saggio” ma ha l’accezione di sacerdote che praticava astrologia, divinazione e arti magiche. 

La parola magi è peculiare perché la pronuncia della consonante g cambia dal singolare al plurale: magus /ˈmeɪɡəs/ vs magi /ˈmeɪʌɪ/, allo stesso modo di mago vs magi in italiano.

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10 parole dell’anno 2019

parole 2019

Anche quest’anno vi propongo alcune parole dell’anno dall’osservatorio personale del blog. Le ho scelte perché le trovo rappresentative per motivi molto diversi: alcune, anche se forse destinate a rimanere occasionalismi, consentono di evidenziare le peculiarità dei meccanismi lessicali usati; altre ci fanno riflettere sulle [scarse] competenze linguistiche dei parlanti.

►  Inglese farlocco: foodtelling
►  Nuova accezione: lenzuolata
►  Insolito calco social: blessare
►  Parola più connotata: capitana
►  Anglicismo frainteso: revenge porn ➝ pornovendetta 
Tormentone della politica estiva: plasticamente
Traduzione più controversa: adoratori della Pasqua
►  Anglicismo istituzionale superfluo: plastic/sugar/colf tax 

Aggiungo anche altri due esempi che non ho descritto nel blog ma che per motivi alquanto diversi sono parole rappresentative del 2019, l’anglicismo virale OK boomer e la risemantizzazione di sardine.

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Parole ingegnose: quantifauxcation

Quantifauxcation è una parola inglese che ho scoperto recentemente e che mi piace molto perché denomina un concetto utile ed è creativa, trasparente e facile da ricordare.

È stata coniata da Philip B. Stark, docente di statistica alla University of California a Berkeley. È formata sostituendo la terza sillaba di quantification, “quantificazione”, con la parola faux /fəʊ/, “falso, artificiale, ad imitazione”.

quantifauxcation

Si ha quantifauxcation quando vengono presentati studi o altre informazioni con statistiche o numeri inventati, assegnati a caso o non facilmente verificabili, ma che conferiscono credibilità per il fatto stesso di esprimere una quantità. Più è complicato e macchinoso il metodo per ottenere i numeri, più appaiono convincenti.   

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Inglese farlocco: foodtelling

Esempi: 1 Foodtelling raccontare il cibo in modo efficace e coinvolgente; 2 Foodtelling: il racconto del cibo tra nuovi linguaggi e nuovi trend 3 Foodtelling d’autore: cibo cinema e letteratura, seminario di psicologia

Ho scoperto solo ieri l’esistenza del neologismo foodtelling, uno pseudoanglicismo che nell’ambito del marketing e della comunicazione sui social descrive “il racconto del cibo”.

È un esempio di inglese farlocco che funziona solo se non si conosce bene l’inglese. Il verbo tell nell’accezione di raccontare, senza specificare a chi ci si rivolge, richiede infatti un argomento diretto che deve essere un sostantivo che identifica il tipo di racconto o narrazione: story, tale, fable, joke, anecdote, legend, saga, parable, yarn…  

Esempio d’uso dal database lessicale DANTE:

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Manovra 2020, tra cashless e cashback

Manovra 2020, Conte: nasce “Italia Cashless”. OK Cdm a superbonus Befana. Nel quadro della strategia di lotta all’evasione fiscale il Piano per la rivoluzione Cashlee avrà un ruolo fondamentale.

Nelle notizie sulla manovra di bilancio per il 2020, concordata il 15 ottobre 2019, è ricorrente l’anglicismo cashless, a quanto pare un concetto chiave per le strategie di governo. Si notano però alcune vistose incongruenze nella comunicazione.

Stando ai media, Conte ha annunciato che “nasce Italia Cashless, il Documento programmatico di bilancio 2020 descrive invece un Piano per la rivoluzione Cashless e nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri si trova invece Piano Cashless:

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Daspare, un verbo per tifosi violenti

La Roma daspa il tifoso, il premier Conte: “Fuori a vita chi insulta”. Insulti razzisti a Jesus, il Premier appoggia la Roma che ha daspato a vita il personaggio

Fino a qualche giorno fa ignoravo l’esistenza del verbo daspare, “sanzionare con un daspo”, la misura di prevenzione che vieta l’accesso a stadi e altri luoghi di manifestazioni sportive a soggetti che hanno dimostrato comportamenti violenti.

Non si tratta però di un neologismo recente: il Vocabolario Devoto-Oli fa risalire la prima occorrenza del verbo al 2011. In contemporanea è apparso anche il sostantivo daspato (esempio: incontro tra i daspati e gli avvocati difensori).   

Neoformazioni deacronimiche

Daspare è una parola ben formata, del tutto compatibile con le strutture morfologiche dell’italiano. L’aspetto che la rende interessante è che deriva da un acronimo (daspoDivieto di Accedere a manifestazioni SPOrtive).

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Snitch tagging: gli spioni sui social

illustrazione: topo da fogna mascherato da uccellino di Twitter

Da piccoli sicuramente abbiamo avuto a che fare con altri bambini che avevano la pessima abitudine di fare la spia a genitori, insegnanti e altri compagni di gioco.

Crescendo potrebbero essere diventati gli adulti che hanno un atteggiamento simile su Twitter e altri social: si premurano di allertare chi è oggetto di una conversazione o di una discussione ma non è stato menzionato (non è stato coinvolto direttamente con il suo identificativo @nomeutente).

Può essere il caso del subtweeting (uno o più tweet che discutono negativamente di qualcuno, lo criticano o gli lanciano frecciate, volutamente senza coinvolgerlo), oppure di commenti il cui autore non ha ritenuto necessario, opportuno o utile fare nomi.

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Un eufemistico fenicottero al parlamento inglese

A Londra, scene caotiche nella Camera dei comuni per la sospensione dei lavori parlamentari imposta dal primo ministro Boris Johnson nel settembre 2019 (cfr. Queen’s Speech).

In particolare, è diventate virale una frase che lo Speaker John Bercow – quello di Order! Order! – ha rivolto al deputato conservatore Graham Stuart che lo interrompeva: I could not give a flying flamingo what your view is, che nel video si può ascoltare dal minuto 0:56. 

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Plasticamente, un plastismo

tweet di Rossella Panarese: La parola più usata da giornalisti e giornaliste nel raccontare la crisi? “Plasticamente”. “ Si è visto plasticamente in aula”. “ È stato evidente, plasticamente”. Boh.

Molti hanno notato che nelle cronache politiche della crisi di governo di questo agosto 2019 imperversa l’avverbio plasticamente. Alcuni esempi dai media:

1 La politica non è fatta di persone normali, come questa folle crisi di governo ha plasticamente dimostrato a tutti gli elettori.  
2 Quando ha visto il veliero attraccare a Lampedusa smentendo plasticamente l’imperativo «fuori i migranti dall’Italia», Salvini si è infuriato parecchio. 
3 La spaccatura del Pd era resa plasticamente anche dalla composizione della delegazione al Quirinale.
4 Il voto in Senato ha mostrato plasticamente la divisione tra le due forze di governo.
5 Mattarella ha dato un ultimatum ai partiti, con un tono durissimo, inedito, che ha mostrato plasticamente l’inadeguatezza della classe politica.
6 L’ha dimostrato plasticamente anche la manifestazione di sostegno al premier organizzata davanti al Parlamento. 
7 E così il “Capitano” registra la sconfitta e anche plasticamente è messo in minoranza. 

Mi sono chiesta anch’io quale sia il significato preciso dell’avverbio qualificativo plasticamente. Purtroppo non l’ho ancora capito bene, però ho provato a fare delle ipotesi riflettendo sulle collocazioni e sull’origine della parola.

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