In primavera la campagna romagnola si tinge di rosa, un vero spettacolo. In Romagna si produce infatti oltre il 50% delle nettarine e il 20% delle pesche italiane, una coltura nata agli inizi del ‘900 e fino a qualche anno fa così importante e pervasiva che se ne trovano tracce anche nella lingua. Tra queste, un modo di dire tipicamente romagnolo è trovarsi / mettere / essere nelle pesche.