Anche quest’anno vi propongo alcune parole dell’anno dall’osservatorio personale del blog. Le ho scelte perché le trovo rappresentative per motivi molto diversi: alcune, anche se forse destinate a rimanere occasionalismi, consentono di evidenziare le peculiarità dei meccanismi lessicali usati; altre ci fanno riflettere sulle [scarse] competenze linguistiche dei parlanti.
► Inglese farlocco: foodtelling
► Nuova accezione: lenzuolata
► Insolito calco social: blessare
► Parola più connotata: capitana
► Anglicismo frainteso: revenge porn ➝ pornovendetta
► Tormentone della politica estiva: plasticamente
► Traduzione più controversa: adoratori della Pasqua
► Anglicismo istituzionale superfluo: plastic/sugar/colf tax
Aggiungo anche altri due esempi che non ho descritto nel blog ma che per motivi alquanto diversi sono parole rappresentative del 2019, l’anglicismo virale OK boomer e la risemantizzazione di sardine.