AirPods e iOS: non più smart ma intelligenti?

Le presentazioni dei prodotti Apple mi interessano soprattutto per gli aspetti linguistici: nelle descrizioni si notano sempre nuovi termini e scelte lessicali accuratissime che spesso indicano anche nuove tendenze.

Questo è il video di presentazione in inglese degli AirPods, i nuovi auricolari senza fili:

Il nome AirPods è un bel gioco di parole su earpods, il termine specifico di Apple per gli auricolari (nel lessico generico inglese sono invece earbuds o earpieces). I due elementi air e pod richiamano prodotti già esistenti e così il nuovo nome risulta familiare e facile da ricordare ma allo stesso tempo distintivo e innovativo.

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Inglese farlocco: BIObreak

barretta BIObreak Noberasco

Avete mai provato le barrette BIObreak? Come ha evidenziato @TheRestOfItaly, questo prodotto italiano dal nome apparentemente inglese non avrebbe molto successo in America: take a bio break (o biobreak) infatti è un eufemismo per andare in bagno

BIObreak la tua buona azione, ogni volta che vuoi.Biobreak è un esempio di inglese farlocco: per il consumatore italiano è chiaro che si tratta di uno spuntino a base di ingredienti biologici ma in inglese il messaggio è tutt’altro.

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Plumbago, un’app non floreale

Ho trovato insolita ma efficace la scelta di chiamare Plumbago un’app Microsoft per tablet che si usa come un bloc notes digitale per prendere appunti e fare schizzi usando uno stilo (ma anche le dita oppure il mouse).

Plumbago n. 1 old-fashioned term for graphite 2 an evergreen flowering schrub [sic] or climber which is widely distributed in warm regions. Also called leadwort.

Mi piacciono molto i fiori celesti del Plumbago ma non sapevo che in inglese fosse anche il nome ormai obsoleto della grafite, il minerale che consente di scrivere e disegnare con le matite e che chiarisce la scelta del nome dell’app.

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E se… Pizzassimo?

barattolo di Pizzassimo Cirio con le scritte Pizza Sauce e Autentico Italiano

Sono molto incuriosita dai nomi pseudoitaliani di alcuni prodotti alimentari in vendita all’estero, di solito di marche sconosciute in Italia.

Il barattolo di Pizzassimo che ho visto in un supermercato svizzero invece è “autentico italiano”. È una salsa di pomodoro prodotta da Cirio e in vendita solo all’estero.

Si capisce perché il nome risulti efficace per uno straniero: viene “rianalizzato” come se fosse composto dal sostantivo pizza + suffisso del superlativo assoluto, riconoscibile da parole ormai internazionali come bellissimo (chi non parla italiano non può sapere che il suffisso include anche una i).

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Salviamo limone, cipolla, mela e altri cibi!

Avete notato che in commercio da un paio di anni proliferano dei contenitori per alimenti che hanno la forma dell’alimento stesso?

SALVA CIPOLLA SALVA LIMONE SALVA PARMIGIANO REGGIANO

Hanno tutti lo stesso tipo di nome salva + alimento, ad es. Salva Aglio, Salva Mela, Salva Formaggio, e i produttori li catalogano come prodotti Salva Freschezza.

L’elemento formativo salva- da tempo è molto sfruttato nella pubblicistica, come indica la voce del Vocabolario Devoto-Oli, ma quello descritto è un nuovo uso, più recente:

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sporky

La mia tolleranza per l’inglese farlocco di solito è bassa ma stavolta faccio un’eccezione.

sporky

sporky

Si tratta di sporky, salviette umide per la pulizia degli animali domestici, contenute in un dispenser a forma di testa di maiale e prodotte da un’azienda italiana. In questo caso è palese che si tratta di finto inglese e per il mercato italiano il gioco di parole è davvero simpatico.

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Sicurezza stradale in Italia: Young & Road

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logo Young & RoadYoung & Road
è il nome di un progetto per la sicurezza stradale finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.

Me l’ha segnalato meta/phr(eɪ)Ze come esempio di inglese farlocco: parole facilmente comprensibili anche da chi ha conoscenze rudimentali dell’inglese, ma che insieme sono poco idiomatiche o addirittura errate. In questo caso, chi si è inventato Young & Road non ha saputo applicare alcuni meccanismi lessicali che sono usati anche in italiano.

X & Y

I nomi del tipo X & Y, ricorrenti in marchi e nomi di attività commerciali, sono parole polirematiche: elementi lessicali, formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale e semantica interna. Nello schema X & Y, le due variabili appartengono alla stessa categoria lessicale: due sostantivi, due verbi oppure due aggettivi (poche eccezioni, ad es. formazioni con nomi propri). Esempi di marchi italiani di questo tipo: poltrone e sofà, Stira & Ammira, Libera e Bella.

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Glossario IKEA → inglese!

vignetta Tim Harries

Per chi si è mai domandato cosa vogliano dire i nomi dei prodotti IKEA, Language Hat segnala The IKEA Dictionary, un elenco di più di 1300 nomi in ordine alfabetico* con traduzione in inglese, link a Wikipedia per i riferimenti  meno comuni e a Google Maps per quelli geografici, con simboli che classificano i nomi:

Proper Swedish words parola svedese
Improper Swedish words parola pseudosvedese o non standard
First names. Mostly Swedish, some Scandinavian, occasional exotic names. nome proprio svedese o scandinavo
Geographical names. Swedish, Danish, Norwegian or Finnish. toponimo svedese, danese, norvegese o finlandese
A few names that defy categorization nome inclassificabile
Mystery names nome misterioso

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Specialità americane :)

Quando vado all’estero cerco sempre di farmi un giro in un supermercato: si impara molto sulle differenze non solo alimentari ma anche culturali.

espositori kale chipsLa settimana scorsa a Miami sono riuscita ad andare solo da Whole Foods Market, un bellissimo supermercato di fascia alta con prodotti biologici, di origine controllata e “naturali”. 

Ecco alcune foto, non di qualità e scattate furtivamente perché volevo evitare di essere redarguita dal personale come mi è successo più volte in Italia.

Comincio dall’espositore a destra, in posizione strategica all’inizio di un corridoio, dove si poteva scegliere tra sei tipi diversi di kale chips, “patatine” fatte con la famigerata e onnipresente brassicacea. 

L’ho citata recentemente in Tradurre i polizieschi nel XXI secolo e nei commenti ho aggiunto questa specialità, le scaglie di cavolo ricoperte di cioccolata (chockalet chips):

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Zap → WhatsApp → “uozzap”

gruppo Wazzup dei genitori

Nel 2015 il nome WhatsApp ormai fa parte del lessico quotidiano di milioni di italiani, ma per molti risulta ostico: nelle comunicazioni scritte informali si trovano variazioni di ogni genere (watsap, wattsap, wattsapp, uotsap, uatsapp, uatsap, uorzap…) e nella pronuncia prevale “uozzap”.

WhatsAppNessun dubbio di ortografia se invece l’app fosse stata chiamata Zap, il nome alternativo preso in considerazione dai suoi ideatori americani. Non so quale delle diverse accezioni di zap avessero in mente, probabilmente volevano comunicare rapidità e vivacità.

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È un selfie drone. O forse no.

[testo dell’articolo] Lily: the $499  ‘selfie drone’ that's your personal videographer. The device is capable of flying for 20 minutes, tracking its owner and shooting photos and video footage of them “Camera. Reinvented.” claims the website for Lily, the latest consumer drone to capture people’s attention. Although “selfie drone” seems to be a more popular phrase among the media covering its launch.La parola selfie si fa notare anche per la sua produttività: sta continuando a far nascere neologismi.

Da The Guardian ho scoperto selfie drone, un dispositivo che segue in volo una persona per filmarla o fotografarla (e ottenere dei dronie). 

Il dettaglio che mi ha colpita però non è tecnico ma terminologico: per i media l’apparecchio recensito è un [selfie] drone, mentre i suoi produttori lo descrivono come camera.

Ho cercato dettagli sul sito lily.camera e ho notato che il prodotto viene chiamato sempre con il marchionimo, Lily, e descritto genericamente come camera, anche nelle specifiche tecniche. Solo nella pagina FAQ si trova un’occorrenza di throw-and-shoot camera (si lancia in volo e comincia subito a scattare/filmare). Non viene invece mai usata la parola drone.

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Internet Explorer diventa Microsoft Edge

In Il nuovo browser Microsoft Edge Alberto Cellotto ha analizzato il nome e il logo scelti da Microsoft per il browser che sostituirà Internet Explorer. Molti hanno criticato la banalità del nome, che  non è affatto innovativo e così poco distintivo che potrebbe essere usato per qualsiasi tipo di prodotto. Edge però rispetta un requisito … Leggi tutto

La volgarizzazione di ROLEX

Vignetta di Mauro BianiSi è molto ironizzato sulla La lettera di Rolex contro Alfano e Renzi. I due politici sono colpevoli di avere usato l’espressione figli di papà con il rolex, che avrebbe causato un “inaccettabile affiancamento dell’immagine di ROLEX alla devastazione di Milano e all’universo della violenza eversiva”.

Non mancano le note linguistiche:  “la parola ROLEX costituisce un marchio celebre registrato in Italia e nel mondo [….] Il suo utilizzo in caratteri minuscoli ed in forma sostantivata generica non risponde a correttezza ed è suscettibile di diluire e pregiudicare il suo valore e la sua distintività”.

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