Post pubblicato il 15 dicembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia
Un articolo in The Guardian, poi corretto, riportava l’effetto del perigeo lunare sulle maree:
Per un problema di conversione due pollici erano diventati ben mezzo metro…
Purtroppo anche nella localizzazione capita di trovare questo tipo di errore, anche se non dovrebbe essere difficile evitarlo. In Localizzazione di esempi e riferimenti sono riportate le istruzioni della Guida di stile Microsoft per l’italiano in uso nel 2008:
“ Le unità di misura anglosassoni (pollici, gradi Fahrenheit, libbre, ecc.) vanno sempre localizzate. Le misure specifiche vanno convertite esattamente; nel caso di indicazioni generali, invece, possono essere usate approssimazioni: nel suggerimento sullo spazio da inserire tra un’immagine e un’altra in un documento, ad esempio, two inches può essere tradotto qualche centimetro.”
Le conversioni dovrebbero inoltre rispettare le convenzioni culturali non solo della lingua ma anche del mercato di arrivo. Mi vengono in mente alcuni esempi dell’edizione europea di una nota rivista americana dove le misure statunitensi vengono convertite nel sistema metrico ma non localizzate e il risultato dell’operazione, per quanto formalmente corretto, non è sempre adeguato:
- L’altezza delle persone viene espressa in metri, però con un unico decimale. Quella di una donna, ad esempio, può essere descritta come 1,6 m e così non si capisce se potrebbe essere quasi alta (1,69) o relativamente bassa (1,60).
- Capita di vedere misure approssimative che vengono convertite in misure precise: ad esempio, una distanza di about 48 km suona altamente inusuale mentre non lo è about 30 miles.
Nell’esempio dell’articolo di The Guardian sul perigeo lunare, probabilmente la svista inizialmente è passata inosservata perché nel sistema culturale britannico in molti sono ancora a abituati a fare riferimento al sistema imperiale e presumibilmente avranno "elaborato" solo il numero corretto, ignorando il riferimento errato.
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