Le regioni swing sono viola

Carta dell’Italia divisa in regioni colorate diversamente: 1 Roccaforti blu – ha sempre vinto il CDX; Roccaforti rosse – ha sempre vinto il CSX; 3 Ex roccaforti rosse (lilla) – ha sempre vinto il CSX, tranne alle ultime regionali in cui ha vinto il CDX; 4 Regioni swing (viola) a volte ha vinto il CDX e altre il CSX; 5 Regni degli autonomisti (grigio) – forte peso dei partiti autonomisti e assenza di elezione diretta del Presidente

Nell’infografica di @you_trend sulle elezioni regionali colpisce la scelta di descrivere come regioni swing quelle in cui finora hanno vinto a volte i partiti di centrosinistra e altre i partiti di centrodestra.

La parola swing è usata in italiano con accezioni musicali e sportive che però in questo contesto sono irrilevanti. Si dovrebbe comprendere il senso di regione swing se si ha familiarità con la politica statunitense, come ha indicato* chi ha optato per questa espressione. Per me però è un neologismo poco trasparente e formato in modo improprio.

Swing state negli Stati Uniti

Nel contesto bipartitico delle elezioni presidenziali  americane, uno swing state è uno stato dove è difficile prevedere quale candidato conquisterà i grandi elettori a disposizione per quello stato, in quanto le percentuali di votanti sono simili per entrambi i partiti. Swing comunica l’idea di oscillazione, di spostamento tra due estremi (la metafora sottostante è l’altalena, swing), e gli swing state hanno spesso un ruolo cruciale nel determinare chi sarà il presidente.

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L’inspiegata fase endemica del Covid-19

Foto e parole del ministro della Salute del primo dicembre: “per quel che riguarda il Covid-19 oggi siamo in un momento di fase endemica”. Testo dal bollettino Covid del 2 dicembre: Stabile l’incidenza settimanale a livello nazionale: 386 ogni 100.000 abitanti. L’Rt è a 1,14, in aumento rispetto alla settimana precedente, ancora sopra la soglia epidemica. Tendono a salire anche il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (3,2%), e in aree mediche (13,3%), che restano al di sotto della soglia di criticità e congestione delle strutture sanitarie

1 dicembre 2022: durante la presentazione di una campagna di comunicazione sui vaccini il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha dichiarato “per quel che riguarda il Covid-19 oggi siamo in un momento di fase endemica” e poi ha aggiunto “siamo moderatamente ottimisti che dopo quasi 3 anni la pandemia sia in una fase diversa”.

2 dicembre 2022: nella sintesi del più recente monitoraggio settimanale Covid-19 pubblicato dal Ministero della Salute si legge che al momento “l’Rt è a 1,14, in aumento rispetto alla settimana precedente, ancora sopra la soglia epidemica”. Gli altri dati disponibili rivelano che sono in aumento anche i ricoveri e i decessi e al momento tre regioni sono classificate a rischio alto.

Sono informazioni contradditorie? A me sembrerebbe di sì ma non mi pare che nei media siano stati messi in relazione i dati del monitoraggio con le affermazioni del ministro e rilevate eventuali incongruenze.

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Da dove arrivano ronna e ronto e quetta e quecto

È di fine novembre 2022 la notizia che sono stati ufficialmente aggiunti quattro nuovi prefissi al Sistema internazionale di unità di misura:

Tabella in cui sono indicati fattore di moltiplicazione, nome e simbolo dei nuovi prefissi: 27 ronna (R); –27 ronto (r); 30 quetta (Q); –30 quecto (q)

I prefissi ronna (1027) e quetta (1030) serviranno a rappresentare quantità estremamente grandi, in particolare di dati, mentre ronto (10-27) e quecto (10-30) potrebbero essere usati per quantità estremamente piccole. Esempi che danno un’idea dell’ordine di grandezza: la Terra pesa circa un ronnagrammo e la massa dell’elettrone è circa un quectogrammo.

Origine dei nomi

I nomi appaiono insoliti ma sono il risultato di anni di lavoro e seguono criteri di denominazione precisi, familiari a chi si occupa di terminologia. Sono sintetizzati in How Many Yottabytes in a Quettabyte? Extreme Numbers Get New Names, un articolo di Nature che riporta un’intervista al metrologo Richard Brown.

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Immigrati illegali vs migranti irregolari

Da un comunicato del Ministero dell’Interno del 12 novembre 2022 sulla gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo:

Testo dal sito del Ministero dell’Interno: “Dichiarazione congiunta dei ministri dell'interno di Italia, Malta e Cipro e del ministro della migrazione e dell'asilo della Grecia […] In attesa di un accordo su un meccanismo di condivisione degli oneri che sia efficace, equo e permanente, non possiamo sottoscrivere l'idea che i Paesi di primo ingresso siano gli unici punti di sbarco europei possibili per gli immigrati illegali, soprattutto quando ciò avviene in modo non coordinato sulla base di una scelta fatta da navi private, che agiscono in totale autonomia rispetto alle autorità statali competenti.”

Nei giorni scorsi hanno fatto molto discutere le espressioni carico residuale e sbarco selettivo usate dal ministro Piantedosi, che in varie interviste ha discusso anche di immigrati illegali. Ritrovare la stessa locuzione in un comunicato ufficiale purtroppo mi dà l’impressione che i vertici del ministero stiano rinvigorendo il fenomeno della distorsione delle parole sulla migrazione.

Non si spiega altrimenti perché si faccia ricorso a immigrati illegali anziché a migranti irregolari, che è il termine finora prevalente nelle comunicazioni ministeriali, come confermano centinaia di esempi, e che è coerente con la terminologia delle istituzioni europee a cui rimanda anche il Dipartimento per le Libertà Civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno.

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Centaurus: il virus come gli anticicloni africani

Alcuni titoli di notizie di inizio settembre 2022 sulla sottovariante BA.2.75 del coronavirus Sars-CoV-2:

[immagine] Titoli di notizie: Covid, Centaurus non resiste agli anticorpi più di Omicron 5; Centarus e Omicron 5, quale variante Covid resiste di più agli anticorpi? Centaurus, studio svela come resiste a anticorpi rispetto a Omicron 5; Covid, le differenze tra Centaurus e Omicron 2, i sintomi, il ruolo dei vaccini

La sottovariante BA.2.75 aveva già fatto notizia a inizio luglio e se ne torna a parlare ora per alcuni studi specifici. Mi pare però che solo i media italiani continuino a usare il nome Centaurus, che non è una denominazione ufficiale: non è usata da Ministero della Salute e ISS, né internazionalmente da OMS e EDCD o altre istituzioni.

Com’è noto, le varianti di Sars-CoV-2 prendono il nome da lettere dell’alfabeto greco e Centaurus non c’entra nulla: è il nome inglese (e latino) di una costellazione, che a sua volta rimanda alla figura biforme della mitologia greca.

In relazione al virus, Centaurus è un nome ad effetto che ha un’origine inusuale, il tweet piuttosto singolare di tale Xabier Ostale, che non è né un epidemiologo né un virologo o altro esperto ma posta spesso in tema pandemia:

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Preparedness e readiness nel setting scolastico

Volete un esempio di come non fare comunicazione istituzionale? Eccolo:

copertina del documento “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (anno scolastico 2022 -2023) – Versione 5 agosto 2022”

È il documento “messo a punto da Istituto Superiore di Sanità, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione” destinato a tutte le istituzioni scolastiche del I e II ciclo. Contiene una lunga introduzione a due tabelle con misure di prevenzione non farmacologiche.

Immagino che al documento abbiano collaborato varie persone eppure, a quanto pare, prima della pubblicazione nessuno si è reso conto che il testo è farraginoso, incongruente e vago ma anche infarcito di tecnicismi usati senza alcuna spiegazione.

Si ha l’impressione che nessuno abbia considerato i destinatari del testo – chiunque lavori nella scuola – e tantomeno si sia chiesto quanti possano sapere cosa sono preparedness e readiness e come si differenziano, cos’è un setting scolastico, cos’è un razionale, cosa si intende con etichetta respiratoria e molto altro. 

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Come si dice autotest in inglese? Dipende…

Alcuni titoli di notizie di gennaio 2022:

Immagine di test rapidi antiCovid e titoli: 1 In Emilia-Romagna parte dal 19 gennaio la piattaforma di auto-testing per il Covid; 2 Semplificazione procedure e autotesting per i vaccinati in Emilia Romagna; 3 Covid, Bonaccini: “Autotest per uscire dalla quarantena”; 4 Covid e autotest, Bonaccini: “Non solo per dichiarare l’inizio dell’isolamento, ma anche per liberarsi”

In contesto Covid, le parole auto-testing e autotest risultano facilmente comprensibili anche senza ulteriori informazioni. Si capisce che identificano un test antigenico eseguito da sé, senza ricorrere a operatori sanitari né per il prelievo né per ottenere i risultati – nella descrizione della Regione Emilia-Romagna si tratta di un “tampone rapido eseguito in proprio a domicilio”. Per la comunicazione generalista autotest e autotesting, spesso senza una chiara distinzione, sono stati preferiti al termine medico test autodiagnostico.

Autotest non è una parola nuova: è in uso da tempo nel contesto dei servizi offerti dalle farmacie per indicare vari tipi di test diagnostici rapidi che, attraverso l’analisi di una goccia di sangue, consentono di controllare valori quali glicemia, trigliceridi, colesterolo, emoglobina, acido urico, creatinina ecc.

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Nuovo green pass: super o rafforzato?

Il 24 novembre 2021 il governo ha approvato un nuovo decreto legge con misure urgenti per il contenimento della quarta ondata dell’epidemia di COVID-19. Nella notizie in tema la parola chiave è Super Green pass. Alcuni esempi:

Esempi di titoli: 1 “Super green pass, nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri” (Corriere della Sera); 2 “S’'ì del Cdm al Super Green pass dal 6 dicembre anche in zona bianca. Draghi…” (Repubblica); 3 OK all’unanimità per il Super Green Pass in Consiglio dei ministri” (Rai News)

Non è però la denominazione usata dal governo, che durante una conferenza stampa e in un comunicato ha annunciato modifiche alla durata e all’obbligo del Green Pass e ha introdotto un Green Pass rafforzato o nuovo Certificato verde:

Punto 3 del comunicato del CdM: Il testo approvato oggi prevede che la durata di validità del Green Pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi. L’obbligo di Green Pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale. A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il Green Pass rafforzato; vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti. Il nuovo Certificato verde serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti

Le incongruenze terminologiche sono lampanti, ancora di più se si fa riferimento al decreto legge 22 aprile 2021, n. 52 che all’art. 9 definisce le certificazioni verdi COVID-19, poi concretizzate nella Certificazione verde COVID-19 europea di cui dispone la maggior parte degli adulti italiani.

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Giovanni Adamo e la terminologia informatica

MI ha rattristata la notizia che è scomparso il linguista Giovanni Adamo, grande esperto di neologia e di terminologia tecnico-scientifica ma anche persona squisita e molto arguta che avevo avuto il piacere di incontrare ad alcuni convegni dell’Associazione Italiana per la Terminologia. Ricordo ad esempio una visita divertente a un noto negozio di sfogliatelle di Napoli, seguita da una conversazione stimolata dal passaggio di un Alibus e che mi aveva poi dato l’idea per Scuolabus, pedibus e altri ···bus.

Sono convinta che questa capacità di cogliere spunti ovunque si ritrovi anche negli esempi sul lessico e nelle raccolte di neologismi curate da Giovanni Adamo, che era anche un ottimo divulgatore.   

Copertina di “Che cos’è un neologismo”Copertina di “Le parole del lessico italiano”

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COVID-19: nuovi nomi per le varianti VOC e VOI

tweet di World Health Organization: Today WHO has announced a new naming system for key #COVID19 variants. The labels are based on the Greek alphabet (i.e. Alpha, Beta, Gamma, etc), making them simple, easy to say and remember.

Da dicembre 2020 sentiamo discutere di varianti del coronavirus Sars-CoV-2 causa del COVID-19. Sono il risultato dell’evoluzione del virus originale che attraverso mutazioni del proprio genoma acquisisce caratteristiche diverse di trasmissibilità, patogenicità e capacità di reinfettare chi già immunizzato.

Il 31 maggio 2021 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato un nuovo sistema per denominare le varianti nella comunicazione pubblica: si ricorrerà alle lettere dell’alfabeto greco anziché alle indicazioni geografiche usate finora (le famigerate varianti inglese, sudafricana, brasiliana, indiana…).

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Zone arancione scuro, rafforzato o rinforzato?

cartiina con le regioni rosse, gialle e arancione al 4 marzo 2021

A inizio novembre 2020 il governo ha definito tre livelli di misure restrittive per il contenimento del contagio da COVID-19. Suddividono il paese in aree identificate dai codici-colore giallo, arancione e rosso.

È un sistema efficace perché ricorre solo a colori di base, ci è già familiare da altri ambiti, come le allerte meteo, e ci consente di intuire la criticità di ciascun livello anche senza spiegazioni.

Nuove sfumature di arancione

Mi pare invece poco ragionata la scelta recente di alcune regioni di introdurre, come pare, dei livelli intermedi aggiuntivi con ulteriori misure restrittive, e di denominarli usando colori non ben definiti quali
arancione scuro
arancione rafforzato
arancione rinforzato

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Da Recovery a PNRR a #NextGenerationItalia

Tre titoli di una notizia del 18 gennaio 2021 sui commenti del Commissario europeo per l’economia al piano approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021:   

Titoli: 1 Recovery Fund, Gentiloni: “Bene piano italiano ma va rafforzato”; 2 Recovery Plan, Gentiloni: “Piano italiano buono ma va rafforzato”; 3 Gentiloni sul Recovery: “L’Italia adotti procedure straordinarie”; 4 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Si contano cinque nomi diversi per lo stesso referente:
1  Recovery Fund
2  Recovery Plan
3  Recovery
4  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
5  #NextGenerationItalia
All’interno del documento governativo si trova un sesto nome, l’acronimo
6  PNRR

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Conte: si ristorino i ristoranti!

foto di Conte che dice “Chi subisce danni economici deve essere subito ristorato”

Sarei curiosa di sapere chi scrive i testi che Giuseppe Conte legge nelle conferenze stampa come quella del 18 dicembre, ad esempio questa frase:

Accanto alle misure restrittive nel decreto sono previste nuove misure economiche per chi subisce danni economici, deve essere subito ristorato. Abbiamo stanziato 645 milioni a favore dei ristoranti e bar che dal 24 dicembre al 6 gennaio saranno costretti alla chiusura.

Il Decreto Ristori dello scorso ottobre ci ha reso familiare un significato delle parola ristoro che molti di noi ignoravano: è un contributo che viene elargito dallo stato ai titolari di alcune attività economiche colpite dalle restrizioni imposte dall’emergenza da COVID-19.

Trovo però che il verbo ristorare risulti tuttora inaspettato e inconsueto e, come nell’esempio, possa costringere a soffermarsi sulla parola per attribuirle il senso corretto, distraendo così dal resto del discorso.

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Il terribile medicane

Alcuni titoli di notizie meteo del 17 settembre 2020:

Titoli: 1 È allerta “medicane” nel Mediterraneo; 2 MEDICANE, uragano mediterraneo, attivo sul mar Jonio; 3 Le correnti dell'uragano Medicane; Ciclone Medicane, incubo sul Mediterraneo

Sono solo quattro esempi ma sufficienti per evidenziare confusione nell’uso della parola medicane e per riflettere sull’opportunità di adoperarla nella comunicazione generalista.

Medicane in inglese

In inglese medicane è un nome breve e informale che identifica un ciclone mediterraneo ed è usato in alternativa al termine tropical-like cyclon (TLC), in italiano ciclone simil-tropicale (per informazioni sul fenomeno: Medicane, cosa sono? Facciamo chiarezza del meteorologo Luca Lombroso).

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Notti tropicali e notti calde, c’è differenza!

Alcuni titoli di fine luglio 2020:

Titoli: “Notte tropicale, a Lugano 20,1 gradi. Caldo in tutta la Svizzera, il record in Romandia” e “Meteo Italia, AFA da incubo con NOTTI TROPICALI”

La descrizione di una temperatura notturna di 20° C come tropicale può farci sorridere, però è un dettaglio che mette in evidenza una differenza importante tra parole e termini, e cioè tra lessico comune, usato in qualsiasi varietà linguistica, e lessico specialistico, usato invece solo in alcuni ambiti settoriali.

L’aggettivo tropicale nell’uso comune ha non solo un significato geografico che rimanda alla regione dei Tropici ma anche un senso figurato e iperbolico di caldissimo, come immaginiamo sia la temperatura in quelle zone. La locuzione notte tropicale evoca quindi una notte di caldo intenso, opprimente e soffocante, la cui percezione può variare molto da persona a persona.

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