Una notizia per chi è interessato al lavoro terminologico: la serie di webinar gratuiti Terminology and Beyond organizzati da Rute Costa (Universidade NOVA de Lisboa) e Federica Vezzani (Università degli Studi di Padova), quindi si tratterà sicuramente di contenuti utili e interessanti.
lavoro terminologico
Si chiama Mpox o vaiolo delle scimmie?
Il 14 agosto 2024 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha notificato una nuova emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. Nei media italiani si osservano nuove incongruenze nel nome usato per identificare malattia. È intervenuta anche la virologa Ilaria Capua che ha evidenziato l’importanza di non creare confusione durante un’emergenza sanitaria:
Capua fa riferimento a un documento dell’OMS di fine 2022, WHO recommends new name for monkeypox disease, che spiega la scelta dell’OMS per tutte le proprie comunicazioni in inglese di usare il nuovo nome mpox in sostituzione del preesistente monkeypox (“vaiolo delle scimmie”), e ne raccomanda l’adozione anche da parte di altri.
Le considerazioni che hanno portato al cambiamento in inglese valgono automaticamente anche per l’italiano? In un’emergenza sanitaria, per evitare confusione è davvero preferibile un nome per molti oscuro come mpox?
Processo agli alimenti ultraprocessati
Prendo spunto da un libro uscito recentemente, Cibi ultra processati, traduzione italiana di Ultra-Processed People del medico e divulgatore britannico Chris Van Tulleken, per alcune considerazioni sui calchi processare, processato e ultraprocessato in associazione ad alimenti.
Da anni ormai sono parole ricorrenti nei media in riferimento a prodotti dell’industria alimentare ma chi cercasse definizioni precise per ora non troverebbe una risposta nei vocabolari di italiano, che per il verbo processare includono solo due altri significati:
- sottoporre a processo, specialmente penale, e in senso figurato sottoporre a forti critiche
- in ambito tecnologico, trattare sistematicamente, analizzare, elaborare, in particolare dati
La seconda accezione è recente e risale alla fine del secolo scorso: in origine un falso amico poi entrato stabilmente nel lessico come neologismo semantico, è un altro calco del verbo inglese process, che genericamente indica l’azione di sottoporre qualcosa a una serie di azioni che producono un cambiamento, uno sviluppo o una trasformazione.
Cosa significa “alimento processato”
In inglese il verbo process e il sostantivo che ne deriva processing vengono usati anche per la lavorazione degli alimenti:
È meglio dire seno, tette o mammelle?
Un mio tweet su un esempio della “priorità variazione” dei media che inaspettatamente ha suscitato parecchie reazioni:
Fonte del testo: L’ispezione al Careggi di Firenze sui farmaci per minorenni con disforia di genere ha trovato problemi – Il Post
La mia intenzione era di evidenziare il famigerato terrore delle ripetizioni, che spinge a ricorrere a sinonimi spesso inappropriati, ma vari commenti sulle parole tette e seno mi hanno fatto capire che avrei dovuto essere più precisa sul senso di contesto e specificare che la fonte dell’esempio era un testata giornalistica generalista (fa informazione rivolta a chiunque), una situazione comunicativa che richiede scelte lessicali congruenti.
Questo spazio mi consente di fare osservazioni più puntuali. In sintesi, troverete cosa si intende con varietà linguistica e perché è rilevante per la discussione, in quali contesti la parola tetta è inadeguata ed è invece preferibile seno, e infine la differenza tra parole e termini esemplificata da seno e mammella.
Solo nei media: “evento di perdite di massa”
Una notizia tragica dagli Stati Uniti con un termine frainteso dai media italiani:
Mass casualty incident
A Baltimora una nave cargo si è scontrata contro un ponte, che è crollato. Il sinistro è stato descritto da un portavoce dei vigili del fuoco della città come mass casualty incident, da alcuni media riportato anche come mass casualty event.
Sono termini del lessico specialistico della gestione delle emergenze (emergency management) degli Stati Uniti a cui ricorrono anche i media in caso di eventi estremi come ad es. deragliamenti, incidenti aerei, sparatorie di massa, calamità naturali. Si definisce come mass casualty incident (MCI) una situazione di emergenza con alto numero di morti e feriti gravi (casualties), di estensione tale per cui le strutture e il personale di soccorso – vigili del fuoco, sanitari, forze dell’ordine ecc. – potrebbero risultare temporaneamente insufficienti o impossibilitate a intervenire prontamente, ad es. per le distanze o perché troppo rischioso: c’è uno squilibrio tra le necessità delle vittime e le risorse disponibili per gli aiuti.
Mass casualty incident è diverso da multiple casualty incident, un’emergenza che invece è gestibile immediatamente con le risorse disponibili: ciò che distingue i due tipi di incident non è il numero di morti e feriti (casualties) ma la capacità di risposta.
Ipervaccinazione x 3
Ha fatto notizia uno studio condotto in Germania che ha rivelato che non c’è stata alcuna conseguenza negativa per un singolo individuo tedesco vaccinato 217 volte contro il Covid.
Se ne discute ricorrendo ai termini hypervaccination / hypervaccinated in inglese, Hypervakzinierung / hypervakziniert in tedesco e ipervaccinazione / ipervaccinato in italiano. Sono internazionalismi a cui non vengono date spiegazioni: in questo contesto è chiaro che indicano un numero di dosi di vaccino estremamente superiore alla norma.
I termini risultano trasparenti perché riconosciamo subito il prefisso di origine greca iper- che nelle parole composte della terminologia scientifica significa “sopra”, “oltre” e può indicare qualità, quantità o condizioni in grado superiore al normale o anche eccessivo.
IT-Wallet? C’è già portafoglio digitale
La terminologia fa notizia! Alcuni titoli del 15 gennaio 2024:
Il riferimento è a Gruppo Incipit, comunicato n. 23: Wallet? No, meglio IDIT – Il Portafoglio Italiano! (Accademia della Crusca) in cui viene criticata la scelta dello pseudoanglicismo IT Wallet con cui il governo avrebbe deciso di denominare il “portafoglio digitale che conterrà i documenti personali digitalizzati come la patente e la tessera sanitaria”.
Sono del tutto d’accordo con l’affermazione del Gruppo Incipit che “è invece utile battezzare il nuovo strumento in italiano, visto che ci si rivolge a tutti i cittadini, non solo agli esperti informatici”. È un nome inadatto alla comunicazione istituzionale, soprattutto per uno strumento che si prevede estremamente rilevante: non ci si può aspettare che tutti conoscano il significato della parola inglese wallet e della sua accezione digitale.
È anche potenzialmente ambiguo: le due lettere IT in questo caso vanno interpretate come Italian o Italy, e non Information Technology, come in inglese. Si tratta infatti dell’implementazione italiana di un progetto europeo, l’Identità digitale europea, di cui a quanto pare non si è tenuto conto nella scelta del nome:
IA con rigurgiti: falsi amici vs pappagalli!
Spunto per una discussione sul neologismo semantico inglese regurgitation nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa:
Il riferimento è alle accuse del New York Times che ChatGPT, prodotto di OpenAI, anziché generare contenuti ad hoc darebbe risposte che riproducono letteralmente testo da articoli del NYT protetti da copyright.
OpenAI spiega che è un bug infrequente che stanno cercando di eliminare; è un comportamento anomalo che viene descritto come regurgitation:
C’è omicidio e omicidio
Testo originale in inglese di notizia sull’ex atleta paraolimpico sudafricano Oscar Pistorius e traduzione italiana apparsa in alcune note testate:
(grazie a @jhack per l’esempio)
È un esempio di traduzione automatica* a cui però non è seguita nessuna revisione umana, perché altrimenti sarebbe risultato palese, anche senza testo originale, che in italiano questa spiegazione non ha alcun senso:
“Pistorius fu inizialmente giudicato colpevole di omicidio colposo – un’accusa paragonabile a omicidio colposo – e condannato a 5 anni di prigione”
Nel testo inglese vengono usate due espressioni diverse: il termine giuridico sudafricano culpable homicide, che potrebbe risultare non familiare a tutti i lettori anglofoni perché usato solo in alcuni ordinamenti giuridici (ad es. in Scozia), e la “spiegazione” manslaughter, che è invece il termine usato per reati paragonabili in altri paesi, come ad es. in Inghilterra, Galles e Stati Uniti. È una precisazione rilevante in inglese ma che in italiano in questo tipo di notizia non è necessaria: in una traduzione umana va eliminata.
Falsi amici: deportation ≠ deportazione
La Corte Suprema del Regno Unito ha dichiarato illegale il piano del governo di trasportare i richiedenti asilo in Ruanda.
La notizia è stata ripresa anche dai media italiani, in molti casi senza riconoscere i falsi amici deportation ≠ deportazione e dimostrando così conoscenze inadeguate sia linguistiche che storiche.
È un errore ricorrente che ho già descritto in Trump e la “deportazione” dei clandestini [2016]. Aggiungo ora altre osservazioni per l’inglese britannico.
Deportation in inglese nel lessico dei media
La parola inglese deportation ha più accezioni ma nel contesto immigrazione indica l’espulsione di un cittadino straniero da un paese e il ritorno forzato al paese di origine.
Long raffreddore, un nome insensato
Alcuni titoli che mettono in evidenza la superficialità nelle redazioni di molti media italiani nel riportare notizie dall’inglese:
Il riferimento è a uno studio della Queen Mary University (UK) che ha evidenziato che altre infezioni respiratorie acute, diverse dal Covid, possono causare la persistenza dei sintomi a lungo termine, per più di 4 settimane. Nei media di lingua inglese la sindrome è stata descritta informalmente come long cold, con un rimando esplicito a long Covid.
In Italia qualcuno (forse la redazione di La Stampa?) ha avuto la brillante idea di rendere long cold con long raffreddore, combinando un aggettivo inglese e un sostantivo italiano, e poi molti a ruota hanno seguito, senza riflettere, come purtroppo succede spesso. È una soluzione ibrida che non funziona e che dimostra scarsa attenzione ai dettagli, competenze linguistiche inadeguate e incapacità di riconoscere differenze culturali.
Long cold in inglese
Chi ha “tradotto” in italiano non ha notato che nelle notizie in inglese l’espressione viene usata al plurale, long colds, a partire dal comunicato stampa della Queen Mary University:
Per Istat, verdure ≠ ortaggi
In una discussione sulle abitudini alimentari degli italiani ho visto queste statistiche Istat:
Sono rimasta colpita dalla distinzione tra verdure e ortaggi perché normalmente facciamo riferimento al consumo di frutta e verdura, senza ricorrere a ulteriori categorie, e perché nell’uso comune verdure e ortaggi sono parole intercambiabili.
Ho subito pensato che nel contesto specialistico delle indagini multiscopo sulla vita quotidiana condotte dall’Istat, verdure e ortaggi fossero due “etichette” a cui con un processo di terminologizzazione è stato attribuito un significato che si discosta da quello del lessico comune.
Per averne conferma ho confrontato varie informazioni che riporto anche qui perché ritengo siano un esempio utile del tipo di dettagli a cui si presta attenzione nel lavoro terminologico. Per chi non ha interesse per questo tipo di particolari, questa è una sintesi delle differenze riscontrate che ho rappresentato con due elementari sistemi concettuali di tipo gerarchico:
(nel grafico sono rappresentati i concetti; alla fine del post un altro grafico con i termini Istat corrispondenti)
Titan: sottomarino o sommergibile?
Le parole sottomarino, sommergibile e batiscafo sono usate interscambiabilmente nelle notizie italiane su Titan, un mezzo navale con 5 persone a bordo disperso al largo del relitto del Titanic. Nelle notizie in inglese vengono usati sia submarine che submersible (meno comune submergible) ma OceanGate, la società che opera Titan, lo descrive unicamente come submersible, abbreviato anche in sub.
È un ambito a me sconosciuto ma so che la sinonimia perfetta è rarissima e quindi ho cercato di capire quali siano le differenze tra i nomi usati. Ho scoperto così che le caratteristiche distintive di parole che nelle due lingue appaiono corrispondenti in realtà non coincidono.
Sommergibile vs sottomarino
In italiano, per il Vocabolario Zingarelli ciò che distingue sommergibile e sottomarino è dove e come avviene la navigazione:
Il Portale linguistico Microsoft sarà deprecato?
Aggiornamento ottobre 2023 – Le risorse terminologiche descritte qui sotto sono ancora disponibili ma con un’altra interfaccia, meno intuitiva, e in un altro sito a cui si viene reindirizzati automaticamente.
Il Portale Linguistico Microsoft è una risorsa gratuita consultata spesso da traduttori e da chi si occupa di localizzazione anche in ambiti diversi da Microsoft. Una novità che sta facendo discutere è il messaggio che viene visualizzato se si accede al portale con impostazioni in inglese (per ora non nelle altre lingue):
Non è chiaro se la decisione riguardi tutto il portale, che però si chiama Language Portal (e offre varie opzioni come guide di stile e altre informazioni), o se con Terminology Research Portal si intenda solo l’interfaccia per la ricerca terminologica, che dà accesso a due diversi tipi di risorse per l’inglese e l’altra lingua selezionata:
- Microsoft Terminology Collection, che restituisce voci del database terminologico Microsoft con definizioni;
- Translations in Microsoft Products, che restituisce stringhe localizzate dell’interfaccia utente (UI) dei prodotti Microsoft.
La seconda parte del messaggio cita esplicitamente UI related queries e potrebbe far ritenere che si tratti solo di 2, ma non c’è modo di richiedere ulteriori informazioni.
Comitato per la promozione dell’italiano: solo supereroi con superpoteri!
Ritorno sulla discussa proposta di legge per la tutela, la promozione e la valorizzazione della lingua italiana per alcune considerazioni sull’articolo 7, che è l’unica vera novità rispetto alla proposta di legge del 2018.
L’istituzione del Comitato per la tutela, la promozione e la valorizzazione della lingua italiana sostituisce l’istituzione del Consiglio superiore della lingua italiana (di cui si discuteva già da anni), ma mantiene la stessa funzione: “organismo di ausilio al Governo nazionale, in cui la componente politica e quella culturale e accademica possano confrontarsi nell’ambito delle rispettive competenze”. Dubito però che chi ha redatto la proposta di legge abbia considerato le implicazioni pratiche di un organismo del genere.
Composizione del Comitato
La prima parte dell’art. 7 riguarda l’istituzione del Comitato, che è composto da 12 membri: