Le 3 sicurezze di Trenitalia

Milano Centrale, dal 1° Maggio gate di accesso all'area partenza dei treni

Chi parte dalla stazione di Milano Centrale deve passare attraverso dei gate (dire cancelli era troppo brutto?) e da FS News si scopre che:

  • l’iniziativa, adottata da FS Italiane per ragioni di security, contribuirà a elevare la qualità del servizio offerto al cliente.
  • il progetto […] mira ad aumentare la sicurezza dei passeggeri e a prevenire i fenomeni di evasione, accattonaggio, attività illecite e vendite abusive in prossimità e a bordo dei treni
  • presso i gate è prevista la presenza di personale qualificato nell’uso di defibrillatori defibrillatori e nelle manovre di disostruzione delle vie aree, anche pediatriche, per garantire un primo soccorso in caso di necessità e offrire, quindi, un valore aggiunto anche in chiave di safety 

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Expo 2015 – The Opening

Expo 2015 - The Opening

Per festeggiare l’apertura di Expo 2015 stasera in Piazza Duomo a Milano c’è un concerto che è stato chiamato The Opening.

Verranno cantate arie di opere liriche italiane e pare che gli spettatori televisivi saranno soprattutto italiani. Peccato per il solito provincialissimo itanglese, opening*, a scapito di inaugurazione, parola italiana che ha anche un etimo di buon auspicio: attraverso il latino inauguratio e augurium risale infatti ad augur, derivato di augere “aumentare”, nel senso di “colui che accresce, che dà i presagi favorevoli”.

Speriamo bene!!! Expo 2015 è una bellissima occasione: a chi è coinvolto, un grosso in bocca al lupo e un augurio che venga gestita al meglio.

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Che vitaccia? Che vi piaccia? Keep in touch!

Quanti riferimenti cinematografici trovate in questo brevissimo spot delle Uova Kinder?


(via Rob Benatti)

Mi è chiaro che Coniglio Pasquale è una versione italiana dell’americano Easter Bunny (con origine tedesca) e che la caccia alle uova richiama una Easter egg hunt, ma le mie conoscenze enciclopediche mi consentono di individuare solo due rimandi a film: le mosse dei Pinguini di Madagascar, protagonisti di un recente film di animazione e di una promozione degli ovetti Kinder, e My name is Bond. James Bond.

Di sicuro però mi sfuggono altri riferimenti di cultura popolare, che spero mi indicherete.

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#hackschool, hackathon e H-ACK per il MIUR

Vi è chiaro questo tweet dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca?

H-ACK SCHOOL @ GEC2015 Il primo hackaton della scuola italiana Rimanda a un comunicato stampa intitolato H-ACK SCHOOL @ GEC2015 che vi invito a leggere, soprattutto se non conoscete già il concetto di hackathon.

Sarei infatti curiosa di sapere se anche per voi il testo è un esempio di maledizione della conoscenza (è l’incapacità dell’autore di un testo di immaginare che gli altri non sanno ciò che gli è noto).

Intanto provo a chiarire il significato di hackathon, H-ACK e hackschool.

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Open Day Graduate: itanglese o inglese farlocco?

Pubblicità fotografata al volo in un sottopassaggio a Milano:

Open Day Bocconi

Si capisce che è rivolta a un pubblico italiano dalla data e dalla prima frase nel riquadro.

Open Day GraduateIl dettaglio che ha attirato la mia attenzione è OPEN DAY GRADUATE, che ho subito classificato come inglese farlocco.

Inglese farlocco è il nome che ho pensato di dare a brevi comunicazioni, slogan o nomi destinati a un pubblico italiano ma scritti esclusivamente in inglese poco idiomatico o addirittura errato, però facilmente comprensibile.

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Anglicismi superflui: red carpet

titoli sugli Oscar 2015

[2015] Red carpet è senza dubbio l’anglicismo superfluo del giorno: nelle notizie sui premi Oscar ricorre con grande frequenza, superiore all’alternativa tappeto rosso. Anche tra gli hashtag #redcarpet è stato preferito a #tappetorosso.

Le due locuzioni sono equivalenti: entrambe vengono usate per descrivere sia il luogo dove sfilano attori e altri protagonisti che la loro apparizione ed esibizione (un’estensione di significato molto simile all’uso figurato di passerella). Perché allora viene privilegiato il prestito red carpet, forestierismo opaco, al calco trasparente tappeto rosso?

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Tendenze: gli anglicismi doppioni

logo #DilloInItaliano

In pochi giorni ha già raccolto più di 40000 firme la petizione Un intervento per la lingua italiana, promossa da Annamaria Testa per invitare il governo, le amministrazioni pubbliche, i media e le imprese ad esprimersi evitando inutili anglicismi.

Fa piacere vedere che un’iniziativa che promuove un uso più consapevole della lingua stia ricevendo così tanta attenzione, che però mi auguro venga non solo da chi studia o subisce il famigerato itanglese, ma anche da chi ce lo impone quotidianamente.

Latino freccia282 inglese freccia282[4] italiano itanglese

Si discuterà di questi temi a Firenze il 23 e 24 febbraio al convegno La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi (partecipazione libera).

Chissà se sarà analizzato anche un fenomeno italiano abbastanza recente. Riguarda nuovi concetti che in inglese vengono denominati per risemantizzazione di una parola di origine latina: anche se in italiano esiste una parola equivalente o simile, sempre più spesso si privilegia il prestito non integrato al calco semantico. È un’inversione di tendenza rispetto a qualche decennio fa e ad altre lingue romanze.

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Milano cuore dell’itanglese

L’analogia di Annamaria Testa in Itanglese: una questione di buonsenso è molto efficace: “dire una parola inglese su tre per pura sciatteria linguistica è un po’ come mettere il ketchup sui maccheroni per pura sciatteria culinaria: il risultato, in entrambi i casi, rischia di essere stomachevole”.

logo Milano Cuore d’EuropaMi ha fatto pensare a Milano Cuore d’Europa [sito del 2015 non più disponibile], un sito  del Comune di Milano  che “accompagna la vita culturale milanese durante il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, valorizzando le figure, gli artisti e i movimenti che hanno contribuito a costruire l’identità della cittadinanza europea”. 

Il sito è monolingue e quindi destinato a italiani ma è pieno di anglicismi superflui, come spesso succede nelle comunicazioni “milanesi”. 

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Foraging: un esperimento

Mi ha incuriosita 10 parole da conoscere per essere gastronomicamente rilevanti nel 2015 e in particolare la scelta di includere anche l’anglicismo foraging.  

oraging: un concetto strettamente legato all’idea di “eating in season” In inglese la parola foraging, riferita ad animali e persone, vuol dire andare in qua e in là alla ricerca di cibo.

Nell’uso più recente non è più associata esclusivamente alla sopravvivenza ma anche al consumo sostenibile di ingredienti vegetali che crescono spontaneamente in natura, come erbe, bacche, alghe e funghi.

In questa nuova accezione identifica un concetto molto in voga da qualche anno nel nord Europa, tanto che The Guardian ha addirittura la sezione Foraging all’interno di Life & Style.

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Itanglese a scuola: il cheating

Un’insegnante mi ha segnalato Cheating e INVALSI: mappatura dell’imbroglio scolastico e sue conseguenze, che fa riferimento alla ricerca riassunta in questa presentazione: 

Il "Cheating" nelle scuole italiane: chi imbroglia? via Quattrogatti.info

Il concetto di cheating è definito come “comportamenti opportunistici che causano distorsioni nei risultati delle valutazioni scolastiche” e che consistono in “studenti che copiano in autonomia o con la complicità degli insegnanti” e “insegnanti stessi che determinano scorrettamente i risultati delle valutazioni”.  

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Coding e programmazione

Testo dal documento La buona scuola: Serve quindi un piano nazionale che consenta di introdurre il coding (la programmazione) nella scuola italiana. A partire dalla primaria: vogliamo che nei prossimi tre anni in ogni classe gli alunni imparino a risolvere problemi complessi applicando la logica del paradigma informatico anche attraverso modalità ludiche (gamification). A partire dall’autunno, dopo Stati Uniti e Inghilterra, lanceremo in Italia l’iniziativa Code. Org […] Mi ricollego a La buona scuola, tra anglicismi e sillabazioni e ai diversi commenti che ha suscitato per aggiungere qualche osservazione sull’uso del termine coding, preferito a programmazione per descrivere le competenze digitali che verranno introdotte nella scuola primaria italiana.

L’iniziativa si chiama Programma il Futuro e l’unica pagina per ora disponibile dà per scontato che il concetto informatico di programmazione sia già noto, non spiega perché venga rinominato in coding ma indica che i due termini sono sinonimi.

Nell’ottica del lavoro terminologico non è una scelta corretta: andrebbe sempre usato un unico termine per identificare in modo univoco un concetto specifico e per differenziarlo dai concetti correlati, in modo da evitare possibili ambiguità (dettagli in Variazione e ripetizione).

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La buona scuola, tra anglicismi e sillabazioni

Ieri il governo ha pubblicato nuove informazioni sulla scuola. Il documento di sintesi in 12 punti ha ricevuto molta attenzione perché erano evidenti diversi errori nella divisione in sillabe di parole a fine riga.

Quasi sicuramente è stato usato software con impostazioni per una lingua diversa dall’italiano. Forse anche chi ha impaginato non era italiano perché è difficile pensare che un professionista non noti errori rilevabili anche dai bambini che hanno fatto la prima elementare. È più difficile invece riconoscere errori di sillabazione in lingue che hanno regole complesse, come l’inglese: dettagli e implicazioni per la localizzazione in Non si sillaba solo a scuola…

Nuove alfabetizzazioni: aumento degli anglicismi?

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