Inglese farlocco: Family Bag

In occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare il Ministero dell’Ambiente ha promosso il progetto Family Bag.

Barbara Degani, sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, ha dichiarato: “Il Family Bag è l’upgrade semantico del più noto doggy bag, e permette non solo di svecchiare il termine ma anche di affrancare il concetto dal ghetto del nostro immaginario e dal pudore di richiederlo a fine pasto”.

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Siete ancora in temporary.

Una pubblicità che si vede in questi giorni in alcune stazioni della metropolitana a Milano:

PER UN GRANDE NATALE, SIETE ANCORA IN TEMPORARY. La linea “il Viaggiatore Goloso” è in esclusiva tutto l’anno nei Supermercati U! U2

Non conoscevo il marchio Il Viaggiatore Goloso e ho dovuto leggere la descrizione sotto all’immagine per capire di cosa si trattasse e rendermi conto che SIETE ANCORA IN TEMPORARY non era solamente un gioco di parole con inglese farlocco ma conteneva anche uno pseudoanglicismo.

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Inglese farlocco: JOB&Orienta

JOB&Orienta

In questi giorni a Verona si sta svolgendo JOB&Orienta, “il più grande salone nazionale sull’orientamento, scuola, formazione e lavoro”, un evento rivolto a un pubblico italiano e organizzato* in collaborazione con due ministeri italiani.

Non capisco la logica del nome ibrido JOB&Orienta. La parola orienta è un verbo, presumo di modo indicativo anziché imperativo, e il segno & fa concludere che anche la parola JOB appartenga alla stessa categoria grammaticale, però come va interpretata? In inglese il verbo job esiste ma è comune solo nella forma jobbing, altrimenti ha accezioni molto particolari.

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Slipman: inglese farlocco francese!

Francia, cacciatore in mutande aggredisce giornalisti con la pala: il meme è viraleProbabilmente sapete già cosa è successo in Francia ad alcuni attivisti della LPO (Ligue pour la Protection des Oiseaux, simile alla LIPU italiana) che stavano cercando di rimuovere delle trappole per fringuelli: sono stati aggrediti da alcuni abitanti locali, tra cui un uomo in mutande, scalzo, che brandiva una pala.

Una delle foto dell’uomo è diventata virale e si è trasformata in un meme: la sua immagine è stata inserita nei contesti più disparati in parodie esilaranti popolarizzate con gli hashtag #SlipGate e #slipman.

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FOIA, una legge dal nome bestiale

Il governo ha riassunto la legge di riforma della della pubblica amministrazione, approvata il 4 agosto 2015, in una presentazione coloratissima che pare rivolta a tutti i cittadini.

Dopo il Jobs Act, è confermata la tendenza “farlocca” a usare nomi inglesi per future leggi italiane. Il nuovo esempio è il Freedom of Information Act:

[slide] Trasparenza obbligatoria – Con il FREEDOM OF INFORMATION ACT (FOIA) l’accesso ai dati e ai documenti della Pubblica Amministrazione, anche non pubblicati, diventa  possibile e per tutti. L’Italia si pone così tra i Paesi più avanzati del mondo.

Domanda retorica: che bisogno c’è di scimmiottare di nuovo gli americani (il Freedom of Information Act è stato promulgato negli Stati Uniti nel 1966) per dare il nome a una legge italiana che riguarderà la PA italiana? Perché non si può descrivere come legge per la libertà sull’informazione o, aggiungo dai commenti qui sotto, legge sull’accesso all’informazione?

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HOT STORM, atmosfere bollenti!

esempi di titoli di notizie con Hot Storm

Continua l’anglomania delle notizie meteo: i media si riferiscono all’ondata di caldo e afa di questi giorni come Hot Storm. È un esempio di inglese farlocco, un nome pensato per un pubblico italiano ma che in inglese non è usato in questo tipo di contesto e che può avere connotazioni di ben altro genere.

Per descrivere un perturbazione atmosferica violenta, in inglese prevale la costruzione sostantivo+storm : snow / rain / ice / thunder / dust storm ecc. L’ondata di caldo si chiama heat wave e ha come sinonimo meno frequente anche heat storm (“tempesta di calore”).

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Black weekend in piena estate

foto cartello: BLACK WEEKEND VENERDÌ 3 E SABATO 4 LUGLIO. APERTURA STRAORDINARIA FINO ALLE 22.30

Qualche giorno prima che iniziassero i saldi estivi del 2015 ho notato l’enorme scritta BLACK WEEKEND sulla vetrina di un negozio italiano di abbigliamento.

Immagino che l’idea sia venuta pensando al Black Friday americano. Negli Stati Uniti è il nome dato al quarto venerdì di novembre, subito dopo Thanksgiving, ed è la giornata tradizionalmente dedicata agli acquisti grazie a offerte speciali e grandi sconti.  

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MIUR: lunga vita all’inglese farlocco?

Orientamento long lifeRere mi ha segnalato la voce Orientamento long life, “vita lunga”, nell’elenco degli argomenti della sezione Istruzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (pagina non più disponibile ma altri esempi qui).

Se si apriva la pagina si scopriva però che la longevità non c’entrava nulla, infatti si trovavano riferimenti a Orientamento lungo tutto l’arco della vita e a orientamento permanente (e un rimando a orientamento longlife, singola parola).

È un esempio di inglese farlocco che fa confusione tra l’aggettivo inglese lifelong, “che dura tutta la vita”, e il sintagma nominale long life, “vita lunga”. Dal MIUR invece ci si aspetterebbe meno itanglese e più competenze linguistiche, come ho già ribadito in Problemi di inglese per #labuonascuola.

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La royal girl piace agli italiani

In un giornale radio italiano che annunciava l’allargamento della famiglia reale britannica ho sentito dire royal girl, un uso che ho trovato insolito. Quando l’ho notato anche in alcuni siti, ho fatto una ricerca per “royal girl” ristretta alle notizie italiane per il periodo 2-3 maggio e ho scoperto che è una locuzione ricorrente nei media italiani.

Royal girl

La stessa ricerca sui siti di notizie del Regno Unito non restituisce invece nessun risultato*: i media inglesi usano le locuzioni royal baby girl e royal baby. 

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#hackschool, hackathon e H-ACK per il MIUR

Vi è chiaro questo tweet dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca?

H-ACK SCHOOL @ GEC2015 Il primo hackaton della scuola italiana Rimanda a un comunicato stampa intitolato H-ACK SCHOOL @ GEC2015 che vi invito a leggere, soprattutto se non conoscete già il concetto di hackathon.

Sarei infatti curiosa di sapere se anche per voi il testo è un esempio di maledizione della conoscenza (è l’incapacità dell’autore di un testo di immaginare che gli altri non sanno ciò che gli è noto).

Intanto provo a chiarire il significato di hackathon, H-ACK e hackschool.

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Open Day Graduate: itanglese o inglese farlocco?

Pubblicità fotografata al volo in un sottopassaggio a Milano:

Open Day Bocconi

Si capisce che è rivolta a un pubblico italiano dalla data e dalla prima frase nel riquadro.

Open Day GraduateIl dettaglio che ha attirato la mia attenzione è OPEN DAY GRADUATE, che ho subito classificato come inglese farlocco.

Inglese farlocco è il nome che ho pensato di dare a brevi comunicazioni, slogan o nomi destinati a un pubblico italiano ma scritti esclusivamente in inglese poco idiomatico o addirittura errato, però facilmente comprensibile.

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#verybello, vero italiano e inglese maccheronico

Aggiornamento gennaio 2017 – Il Ministero del beni culturali ha lasciato scadere il dominio verybello.it e i contenuti descritti in questo post (gennaio 2015) non sono più disponibili. Si può però ancora vedere in questo video di presentazione:


Credo che tutti abbiano sentito parlare di verybello.it il nuovo sito voluto dal Ministero dei beni culturali (“la piattaforma digitale interattiva che, attraverso un linguaggio immediato e visivo, racconta l’Italia da un punto di vista inedito”).

verybello.it, nelle intenzioni del Ministero del beni culturali “la piattaforma digitale interattiva che, attraverso un linguaggio immediato e visivo, racconta l’Italia da un punto di vista inedito”

Difficile non essere d’accordo con chi l’ha definito “una disfatta”: nell’intestazione del sito inizialmente mancavano pezzi d’Italia, per ora è disponibile solo in italiano, è lentissimo e ottimizzato solo per alcuni browser ma non per dispositivi mobili, manca l’accessibilità (obbligatoria per legge!) e ci sono vari altri problemi tecnici. Tutta meritata l’ironia che si è scatenata sui social network.

Il peggio per me però è il nome, VeryBello, un assurdo ibrido di inglese e italiano scritto con un carattere che fa pensare alla grafia di una persona di una certa età. Nessuna spiegazione su questa scelta né da parte del Ministero dei beni culturali né da chi l’ha ideato, l’agenzia romana LOLA Office for Creative Direction (che si distingue per un sito esclusivamente in inglese, non privo però di alcuni errori e costruzioni poco idiomatiche).

VeryBello | Identity  – VeryBello! is a new project that promotes 1000+ cultural events during the Expo 2015. Concept, naming, identity are all LOLA's brainchildren

Non capisco quale sia il target del nome VeryBello ma aggiungo alcune osservazioni tipiche delle valutazioni di globalizzazione, considerando tre tipi diversi di destinatari:

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