Inkulator, parola macedonia andata a male

Probabilmente l’avete già visto e vi siete già fatti qualche risata con il nome di questa app per Windows 8, descritta come “a cool new way to do your calculations”:

Inkulator in action

Il nome Inkulator è una parola macedonia formata da digital ink + calculator e il risultato è la perfetta dimostrazione di quanto siano importanti le valutazioni di globalizzazione.

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Non solo per gioco: frequenza delle parole

link a Up-Goer Five

Ultimamente molti stanno giocherellando con due editor di testo ispirati da una vignetta di xkcd, intitolata Up Goer Five, in cui il razzo Saturn V viene descritto usando solo le mille parole più comuni dell’inglese (ad es. la capsula, capsule, diventa people box).

Up-Goer Five verifica che le parole inserite siano tra quelle più frequenti in inglese mentre Up-Goer Six colora le parole digitate in base alla loro frequenza, visualizzabile con un clic. Dettagli sul corpus di riferimento in A bit more about the Up-Goer Five Text Editor ed esempi di testo semplificato qui.

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Room 101

A Cesena è stato inaugurato il Technogym Village, nuova sede dell’azienda italiana leader mondiale nella produzione di attrezzi da palestra. Ho trovato molto belli gli edifici e la loro ambientazione, così ho guardato anche il video di presentazione.

Un dettaglio mi ha fatto pensare che chi ha realizzato il filmato probabilmente non aveva molta familiarità con la cultura di lingua inglese e relative conoscenze enciclopediche:

Technogym –– Room 101

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s·nowhere o snow·here, una questione di E2?

Snowhere: where you go in a snowstorm

In #snOMG! ho parlato di snowhere, parola che si legge /ˈsnəʊˌwɛə(r)/ e che in un contesto di forti nevicate consente di giocare con frasi come road to snowhere, going snowhere, snowhere to go ecc. Nei commenti, Matteo mi ha segnalato un uso decisamente diverso della parola da parte di una nota azienda italiana di abbigliamento sportivo.

Snowhere in una pubblicità  italiana 

pubblicità COLMARCOLMAR descrive così la campagna SNOWHERE, realizzata sia in italiano che in inglese: 

Il pay off, volutamente in inglese, si basa su un gioco di parole volto a rivelare tutti questi concetti attraverso tre suffissi presenti nel termine “SNOWHERE”: SNOW-WHERE-HERE. NEVE-DOVE-QUI… Dove c’è neve, noi ci siamo. Qui, ora, dovunque ciò avvenga.

Il testo italiano della pubblicità segue la formula Non c’è nulla come x / Non c’è nulla come y / Non c’è neve senza COLMAR che nella versione inglese diventa There is nothing like x / Nothing like y / There’s no snow without COLMAR.

Interpretazione diversa in inglese e in E2?

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Samsung Galaxy S, R, W, M o Y?

Mi ha sempre incuriosita la scelta dei nomi dei prodotti (o, come dicono nel marketing, il naming) e ho trovato interessante un articolo sulle nuove convenzioni adottate da Nokia e Samsung per denominare i propri modelli di smartphone in previsione di Natale 2011.

Nokia è tornata a un sistema di soli numeri dopo avere adottato combinazioni di lettere e numeri. Ogni nuovo dispositivo avrà un numero di tre cifre compreso tra 100 e 900; maggiore è il numero, maggiori sono le funzionalità e il prezzo.
Aggiornamento settembre 2011 – Nel mercato americano gli smartphone con Windows Phone avranno anche un nome: Si vota per il nome del nuovo Nokia.
Aggiornamento dicembre 2011 – Il nome scelto da Nokia e ora usato globalmente è Lumia (da non confondersi con Lumea, un sistema di epilazione di Philips, ma pronuncia e target sono alquanto diversi).
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Samsung invece differenzierà i propri modelli Galaxy con una lettera. 
Il top della gamma continuerà a essere identificato con la lettera S (Super Smart) e vengono introdotte R (Royal / Refined), W (Wonder), M (Magical) e Y (Young), a loro volta seguite da eventuali abbreviazioni o sigle: Pro (tastiera QWERTY), Plus (modello aggiornato) e LTE (ottimizzazione per l’omonimo standard).    
Samsung_naming

Non sono questi i dettagli che fanno vendere un prodotto, comunque si nota subito che le convenzioni scelte da Nokia sono facilmente comprensibili in qualsiasi mercato, mentre quelle di Samsung mi sembrano poco trasparenti anche se si conoscono le parole inglesi corrispondenti (ad esempio, basandosi solo sul nome, chi saprebbe dire se è più completo un telefono di classe Magical o uno di classe Wonder?). 

La mia impressione è che Samsung, azienda coreana, possa avere scelto prima le lettere e poi avere trovato un nome inglese rappresentativo.

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Globalizzazione e pronuncia di nomi di prodotti

Il blog del mestiere di scrivere riassume il processo e gli elementi che hanno portato gli specialisti di Interbrand alla scelta del nome Bing per il motore di ricerca Microsoft e conclude citando il loro post Common Naming Mistake 6 – Linguistics, in cui viene sottolineata l’importanza delle analisi linguistiche e culturali nella valutazione dei … Leggi tutto

Marketing plurilingue: tradurre o non tradurre?

Oggi ero alla Giornata REALITER 2009 dedicata a Terminologia e plurilinguismo nell’economia internazionale. Molti gli interventi interessanti. Andrea Di Gregorio, ad esempio, ha parlato di strategie traduttive e non-traduttive nella comunicazione al pubblico dei prodotti mass-market in un mercato globale, evidenziando come siano sempre più diffusi i messaggi pubblicitari non tradotti, parzialmente tradotti o addirittura … Leggi tutto

Segnali di globalizzazione

Post pubblicato il 23 settembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia In un numero recente del settimanale TIME c’è una pagina intera dedicata ai vantaggi delle rotonde che chiarisce innanzitutto cosa sono e come funzionano, con tanto di foto esplicativa:   […] roundabouts, those circular alternatives to street intersections […]    … […] The problem is teaching Americans … Leggi tutto

What Will Globalization Do to Languages?

Post pubblicato il 29 maggio 2008 in blogs.technet.com/terminologia Segnalo la discussione What Will Globalization Do to Languages? (ovvero, si avvererà la minacciata egemonia dell’inglese?) sul blog Freakonomics; interessante notare il punto di vista abbastanza "americano" di alcuni commenti… Qui globalizzazione fa ovviamente riferimento al significato più ampio del termine e non a quello specifico usato in … Leggi tutto

Errori di localizzazione fatali!

Post pubblicato il 24 aprile 2008 in blogs.technet.com/terminologia In genere, grazie alla professionalità di chi fornisce servizi di localizzazione e a sistemi di testing e di controllo qualità nel ciclo di vita di un prodotto software, è raro che passino inosservati errori gravi o con un forte impatto sull’esperienza utente. A quanto pare in altri … Leggi tutto

Il ciclo di vita del prodotto

Post pubblicato il 3 aprile 2008 in blogs.technet.com/terminologia Il ciclo di vita di un prodotto software può essere riassunto brevemente in quattro fasi: 1. definizione dei requisiti e progettazione 2. sviluppo del software 3. testing 4. rilascio del prodotto. Si ricomincia poi con la progettazione di una nuova versione.   I tempi, la durata, le … Leggi tutto

Localizzazione, globalizzazione e internazionalizzazione

Post pubblicato il 6 marzo 2008 in blogs.technet.com/terminologia

Nota: la terminologia descritta di seguito riflette l’uso specifico di Microsoft e potrebbe non coincidere con la terminologia usata da altri produttori di software.


Il termine localizzazione descrive la traduzione e l’adattamento di software per un mercato specifico; per software in questo caso si intende non solo il programma e relativa interfaccia grafica ma l’intero pacchetto, ovvero il materiale di supporto come guide, documentazione cartacea, materiale marketing, confezione del prodotto e pagine Web correlate. La localizzazione parte sempre da un prodotto che è stato sviluppato per un altro mercato in un’altra lingua, di solito l’inglese, ed è un processo la cui efficacia ed efficienza dipendono in buona parte da altri tipi d’interventi, quali globalizzazione e localizzabilità.

Con globalizzazione Microsoft descrive lo sviluppo di software che riesce a soddisfare le aspettative di utenti in mercati diversi grazie a caratteristiche e funzionalità non basate su un’unica lingua e unico locale, un processo che altri descrivono come internazionalizzazione. Il concetto espresso dal termine locale non è facilmente traducibile ed indica tutte le impostazioni specifiche di un certo mercato e di una certa lingua, come ad esempio il formato della data, dell’ora, il tipo di tastiera, il separatore decimale ecc. Un esempio banale: se consideriamo la data 06/07/08, qualsiasi italiano penserà si tratti del 6 luglio 2008, un americano interpreterebbe invece 7 giugno 2008 e un ungherese 8 luglio 2006. È quindi fondamentale che nello sviluppo di software vengano applicati interventi di globalizzazione che consentano di utilizzare correttamente le impostazioni in uso nel proprio paese, indipendentemente dalla lingua del prodotto stesso.

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