Comunicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca vista su Twitter:
Codiamo quando sottomessi 🙂 @terminologia pic.twitter.com/BT8ANw9f4f
— Rere (@ilrere) March 4, 2016
“Codare”
Ho già espresso le mie perplessità sulla scelta del MIUR di preferire l’anglicismo coding a programmazione. Nel post avevo descritto incongruenze e imprecisioni nell’uso ed evidenziato lo svantaggio di non disporre di un verbo per descrivere l’azione corrispondente, come si ha invece con programmazione e programmare. Beh, mi sbagliavo: per il discutibile gioco di parole CODI-AMO al MIUR si sono inventati il verbo codare: io codo, tu codi, lui coda, noi codiamo…