Umorismo britannico: troppo burro!

Fawlty Towers è un classico della comicità televisiva britannica. Per chi non lo conosce, John Cleese interpreta l’albergatore Basil Fawlty, irascibile, gretto e maleducato con ospiti e personale. Una vittima ricorrente è il cameriere spagnolo Manuel, le cui conoscenze rudimentali dell’inglese danno luogo a inevitabili fraintendimenti.

Questo è uno degli sketch più divertenti:

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Raus! Nomi ibridi per repellenti ed esche

Mi incuriosiscono molto i prodotti con nomi insoliti, come alcuni disabituanti e repellenti che ho visto recentemente:

RAUS FORMICHE disabituante granulare; RETTIL RAUS disabituante per lucertole, serpenti e rettili; RAT RAUS Protex repellente spray pronto all’uso, protegge gli oggetti dall’attacco dei topi e ratti

Tengono lontani animali di vario tipo grazie a sostanze che hanno odori a loro sgraditi ma che sono innocue per persone e ambiente. Nel sito del produttore ho scoperto che oltre a quelli fotografati ne esistono altri con nomi ibridi simili.

I nomi mi hanno colpita perché, a parte l’elemento ricorrente Raus, sono incongruenti sia per il tipo di parole che li compongono che per l’ordine in cui sono combinate. Esempi: 

Raus Formiche   tedesco + italiano
Rettil Raus    pseudoanglicismo + tedesco
Animal Raus      inglese + tedesco
Talpa Raus      italiano + tedesco
Rat Raus Protex inglese + tedesco + internazionalismo

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Divisione ambigua

vignetta con divisione in colonna in cui i numeri sono sostituiti da disegni di cellule

La vignetta di FoxTrot è facilmente comprensibile ma non è molto efficace se tradotta. Inglese e italiano condividono infatti l’ambiguità semantica delle parole division e divisione ma non la potenziale ambiguità grammaticale di cell in cell division.

Il numero di cell infatti è singolare nell’accezione prevista (divisione cellulare, ossia di cellula) ma in teoria potrebbe essere interpretato anche al plurale e rappresentare complementi diversi, ad esempio con, [fatto] da o di cellule.

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L’accordo sulla Brexit ha fatto una brutta fine…

Il 15 gennaio 2019 l’accordo sulla Brexit (Brexit deal) negoziato da Theresa May con l’Unione europea è stato bocciato dal Parlamento del Regno Unito con un margine di 230 voti e quindi è defunto, eppure May ha dichiarato che intende comunque ripresentarlo nelle prossime settimane (aggiornamento 12 marzo: l’accordo è stato nuovamente respinto).

Una vignetta in tema, molto britannica: Vignetta che riproduce lo sketch: pappagallo morto con la scritta Brexit deal, John Cleese che dice “This parrot has ceased to be…” e le altre frasi sul pappagallo morto. Il venditore è Theresa May che dice “He’s just resting”.
Vignetta: Dave Whamond

Il testo è facilmente comprensibile: sono espressioni che descrivono la morte del pappagallo, simili a “ha cessato di vivere, è un ex pappagallo, è privo di vita, riposa in pace, è un fu pappagallo!”, a cui segue la risposta “sta solo riposando…”

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Anatre in inglese: zoppe, morte, “frullate”…

[Dicembre 2018] Titolo di un quotidiano inglese sulle difficoltà che sta incontrando Theresa May per fare accettare l’accordo sulla Brexit:

Her goose is cooked... It’s lame duck for Christmas

Anatre zoppe

L’espressione americana lame duck è usata da tempo anche nel linguaggio giornalistico italiano: il calco anatra zoppa descrive un politico alla fine del suo mandato, quando è stato già eletto il suo successore, e il potere che può esercitare è solo nominale.

Nel tempo lame duck ha assunto anche un significato più generico di persona o cosa inefficiente, incapace, in difficoltà: la situazione in cui si trova ora Theresa May.

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Inglese farlocco: ThéFroll

In che lingua è il nome di questi biscotti e come si legge? 🤔

Confezione di biscotti Thé Froll Galbusera: “da sempre preparato con zucchero di canna e una goccia di miele”

ThéFroll è un esempio di inglese farlocco o comunque un nome ibrido rivolto a consumatori italiani, all’apparenza internazionale e comprensibile senza spiegazioni ma che non ha senso né in inglese né in altre lingue. 

Froll non è una parola inglese, anche se potrebbe sembrarlo (esistono troll, droll, frill…). L’accento su thé esclude l’articolo determinativo inglese e fa pensare invece alla parola francese per il – che però non è tra gli ingredienti.

Forse il nome cerca di suggerire che questi biscotti vanno bene per il tè, anche se non viene evocato da nessun dettaglio sulla confezione? Ho pensato anche a un prodotto tipico britannico ma il collegamento sarebbe davvero contorto.

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Inglese farlocco ferroviario: #RAILWAYheART

Un’iniziativa di Trenitalia pubblicizzata su Twitter:

tweet di @fsnews_it: Nasce #RAILWAYheART, il progetto del Gruppo #FS Italiane che, attraverso la selezione di scatti fotografici, narra l’universo ferroviario con gli occhi, il cuore e l’estro artistico delle persone.

Dalle foto inviate dai viaggiatori ne verranno selezionate alcune che saranno pubblicate sulla rivista La Freccia e su vari canali digitali del Gruppo FS, come descritto qui.  

Una bella iniziativa, ma perché scegliere un nome pseudoinglese come RAILWAY heART se ci si rivolge a viaggiatori italiani o a stranieri che viaggiano in Italia?

Il responsabile di La Freccia mi ha spiegato la scelta:

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Con Trump, da trickle-down a trickle treat!

In questa vignetta americana c’è un gioco di parole che intreccia Halloween e una delle promesse ricorrenti di Trump in vista delle prossime elezioni di Midterm 2018:

vignetta con un inquitante Trump che dice “TRICKLE TREAT” a bambino che gli chiede dolcetti per Halloween, mentre dal cornicione con la scritta “TAX CUT PROMISES” colano gocce di acqua
Vignetta: Tom Toles

Si riconoscono due riferimenti:

 Trick or treat?, la frase pronunciata dai bambini mascherati che vanno di casa in casa a farsi regalare dolciumi, che in italiano ha un equivalente molto efficace in Dolcetto o scherzetto?

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Storie di biscotti (e di denti)

uomo senza un dente in bocca spiega al collega: “I bit into a biscotti and it just cracked” Dustin di Steve Kelley e Jeff Parker; grand = 1000$

In questa striscia americana c’è lo pseudoprestito biscotti, plurale biscottis o invariato. La parola inglese ha un significato più specifico di quella italiana: per gli americani un biscotti è un cantuccino o sua variante, quindi è duro abbastanza per poter rompere un dente.

Nonni’s Cioccolati biscotti

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Capitan Trippa e Tontinelli: è “voldemorting”?

Welcome to Voldemorting, the Ultimate SEO Dis
[ dis è un insulto, un’offesa – da disrespect ]

Il neologismo inglese voldemorting è stato descritto dalla linguista Gretchen McCulloch in Welcome to Voldemorting, the Ultimate SEO Dis (ottobre 2018).

È stato coniato per descrivere giochi di parole, nomi distorti, metafore o locuzioni varie, spesso creativi e divertenti, usati per alludere a personaggi famigerati senza chiamarli per nome e in modo che il riferimento sia palese per chi legge ma non venga riconosciuto dai sistemi di ricerca e dagli algoritmi che determinano a cosa dare rilevanza sui social.

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Di animali strani, arche e patti matrimoniali

ark identification: Noah’s X, X of the Covenant, AardvX

Aardvark 

Il meccanismo umoristico della vignetta di Wrong Hands è la risegmentazione palesemente arbitraria nella rianalisi della parola inglese aardvark, il nome di un mammifero africano.

Aardvark deriva da una forma arcaica di afrikaans, aarde+varken, “maiale di terra”, e si pronuncia /ˈɑːdˌvɑːk/ in inglese britannico e /ˈɑrdˌvɑrk/ in americano. L’equivalente italiano orittèropo è poco conosciuto, invece in inglese l’animale gode di una certa notorietà, ma non per il suo aspetto insolito!

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tongue twister vs scioglilingua

tong twisters
Vignetta: The Argyle Sweater di Scott Hilburn

La vignetta gioca con la somiglianza tra le parole tongs /tɒŋz/, pinze, e tongue /tʌŋ/, lingua, grazie all’elemento iniziale di tongue twister, scioglilingua.

Ci ricorda anche che il concetto di “sequenza di parole molto difficili da pronunciare rapidamente” è espresso da due metafore opposte in inglese e in italiano:  “torcilingua” (tongue twister) vs scioglilingua.

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Salvini free, come trollare con l’inglese farlocco

Chi segue il blog sa già cosa intendo con inglese farlocco: brevi comunicazioni o nomi destinati a un pubblico italiano ma formati assemblando parole inglesi poco idiomatiche o addirittura errate o inesistenti però facilmente comprensibili da chi ha solo conoscenze scolastiche della lingua.

Tutti gli esempi che ho analizzato finora pubblicizzavano prodotti o eventi ma ieri ho scoperto che con l’inglese farlocco si può anche trollare. L’ha fatto un post in un gruppo di Facebook che è stato molto discusso perché invitava a condividere una (falsa) prima pagina del quotidiano britannico The Guardian in difesa della libertà di Matteo Salvini (sotto indagine per la vicenda della nave Diciotti):

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