Inglese “impossibile” al Wired Next Fest di Rovereto

locandina del Wired Next Fest 2024 di Rovereto con dettagli su conversazione con Licia Corbolante

Il Wired Next Fest di Rovereto è un evento dedicato a innovazione, tecnologia, scienza e cultura. Il tema di questa edizione è Impossibile.

Sabato 28 settembre ci sarò anch’io per una conversazione su falsi amici, pseudoanglicismi, inglese farlocco e interferenze dell’inglese nell’italiano. Dettagli in Il nostro inglese impossibile (o meglio, improbabile!).

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Home/Rome, coppia minima vincente

tweet di Royal Mail dell’11 luglio 2021: faccina che piange, hashtag #EURO2020 e foto di pallone incartato e affrancato e indirizzo HOME corretto in ROME tweet di Poste Italiane del 12 luglio 2021: testo Grazie Azzurri, hashtag #EURO2020 e foto di pallone incartato e affrancato e indirizzo HOME corretto in ROME

Questa coppia di tweet praticamente identici evoca le due frasi tormentone dei campionati di calcio Euro 2020: it’s coming home (origine qui) trasformato in it’s coming [to] Rome.

Il gioco di parole ricorre a uno dei meccanismi che mi piacciono di più: in enigmistica si chiama scambio di consonanti mentre in linguistica è un esempio di coppia minima, due parole di una stessa lingua che si differenziano per un solo fonema, collocato nella stessa posizione in entrambe, che è sufficiente a distinguerle conferendo loro significati diversi.

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Coronavirus: conteggi errati di “ricoverati”

Un esempio di notizia sull’epidemia di COVID-19 tradotta malamente dall’inglese:

Testo della notizia: Il numero dei morti da coronavirus è salito a 1875, mentre le persone contagiate son 73337 e quelle ricoverate 13124. In Cina contagiati 3019 operatori sanitari.
(da un tweet di Luca Fois) 

Stando a quanto si legge, al 18 febbraio 2020 si contavano 1875 deceduti da COVID-19, da sommare a 73337 contagiati e a 13124 ricoverati, per un totale di 88336 persone (la congiunzione mentre ha valore avversativo e indica che si tratta di dati contrapposti).

Sono stati fatti due errori grossolani, uno di traduzione e uno di interpretazione delle statistiche, che nei media di lingua inglese hanno questo formato (dati del 20 febbraio):

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Artigiani delle parole (e specialisti culturali)

Artigiani delle parole 2019

Domenica 13 ottobre sarò ad Artigiani delle parole, due giornate di formazione organizzate da Langue&Parole a Milano per traduttori, giornalisti, copywriter, editor e chiunque usi la scrittura per lavoro o sia interessato all’uso della lingua.

Specialisti culturali

Nel mio intervento, Gli specialisti culturali: l’enciclopedia del “non detto” illustrerò alcuni tipi di informazioni linguistiche ed extralinguistiche che usiamo per interpretare gli aspetti non espliciti della comunicazione ma che sono anche potenziale causa di incomprensioni per chi appartiene a lingue o culture diverse.

Un esempio di riferimenti culturali di tipo generazionale che richiedono conoscenze specifiche è la data di oggi, primo ottobre. È una ricorrenza ancora significativa per chi ha superato i 45 anni ma non particolarmente rilevante per chi invece è più giovane.

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Revenge porn non vuol dire “pornovendetta”

Foto e 4 titoli: Intesa sul reato di porno vendetta, unanimità alla Camera – Revenge porn, carcere fino a 6 anni, aggravante per gli ex – OK unanime alla Camera sul reato di pornovendetta – Revenge Porn è reato, la Camera approva emendamento

Il 2 aprile 2019 la camera ha approvato all’unanimità la disposizione Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, che diventa l’articolo 612-ter del codice penale.

Media e politici hanno identificato il reato con l’anglicismo revenge porn o descrivendolo come porno vendetta, parole che però non appaiono nel testo dell’emendamento e che mostrano una comprensione poco approfondita del concetto di cui si discute.

Il concetto di revenge porn in inglese

Chi ha affermato che la locuzione inglese revenge porn significa letteralmente vendetta pornografica dovrebbe ripassare la grammatica: in inglese la testa (il determinato) di un nome composto è la parola che sta più a destra, cioè porn.

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3 brevi interviste

Emanuela Cardelli, organizzatrice di TradPro2019, mi ha fatto alcune domande sulla mia formazione, il ruolo del terminologo, il blog, le discussioni linguistiche sui social e l’intervento che farò. Potete leggere le mie risposte in Licia Corbolante: conoscere la lingua è alla portata di tutti nel sito Linguaenauti, dove trovate anche le interviste agli altri relatori di TradPro2019.

Aggiungo anche due interventi radiofonici che hanno preso spunto da post recenti.

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A Pordenone per TradPro

logo della giornata TradPro 2019

Il 6 aprile sarò a Pordenone per TradPro, una giornata di formazione e networking per traduttori, interpreti e professionisti delle lingue.

Il mio intervento, Calchi maliziosi, falsi amici villani, prestiti camuffati: è una questione di chimica? esaminerà gli aspetti meno visibili dell’interferenza linguistica sulla comunicazione, con indicazioni pratiche per evitare contaminazioni indesiderate e risolvere potenziali ambiguità.

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Artigiani delle parole, attenzione alle interferenze!

artigiani delle parole

Il prossimo 13 ottobre a Milano sarò ad Artigiani delle parole, una giornata organizzata da Langue&Parole per chi è interessato alla lingua e alle lingue e in particolare per chi usa la scrittura per lavoro.

Il programma è molto vario e spazia dalla presenza sui social alla traduzione: parteciperanno, tra gli altri, Mafe De Baggis, Silvia Pareschi con Gioia Guerzoni e Isabella Massardo. Il mio intervento riguarderà le interferenze dell’inglese nella comunicazione, analizzate da punti di vista diversi.

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Le fake news della Polizia: relazioni pericolose?

Marzo 2018: qualche giorno fa Annamaria Testa in L’amara verità sulle notizie false ha osservato che “il termine fake news si è talmente diffuso ed espanso da consumarsi, fino a perdere il suo senso proprio” e ha spiegato perché anche in italiano, come già in inglese, è diventato sconsigliabile usarlo.

Mi auguro la leggano anche i responsabili della Polizia italiana che lo scorso gennaio hanno lanciato il progetto Red button.

Fake news: da oggi puoi segnalarle alla Polizia. Sarà riservato solo a chi è in grado di smentire una fake news con una segnalazione istantanea: si tratta del nuovo servizio dalla Polizia postale che ha lanciato il progetto “Red button”.

È una procedura per “comunicare alla Polizia l’esistenza di contenuti assimilabili a fake news”. Si attiva sul sito Commissariato di P.S., dove si trova un riquadro rosso (Red button!) che rimanda al modulo Segnala una fake news.

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10 anni di Terminologia etc.

grafica: 10 anni di Terminologia etc

Ebbene sì: qualche giorno fa il blog ha compiuto 10 anni!

È iniziato tutto mio malgrado, come incarico del lavoro che facevo nel marzo 2008. L’idea di diventare una blogger non mi entusiasmava e invece mi sono subito appassionata e da allora non ho più smesso: finora ho pubblicato 2045 post.

Per sintetizzarli direi che quelli che mi dà più soddisfazione scrivere riguardano il lavoro terminologico e le differenze culturali. Mi attraggono i neologismi e i loro meccanismi, sia in inglese che in italiano, mi piace smascherare l’inglese “farlocco” e i falsi amici, ridicolizzare l’itanglese e motivare la mia contrarietà di cittadina per gli anglicismi istituzionali.

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