L’avido birdwatcher?

Episodio avvenuto a New York in un’area protetta di Central Park qualche giorno fa:

False accuse ad afroamericano a Central Park: donna chiama la polizia e inscena tentata aggressione perché lui le chiede di tenere il cane al guinzaglio. Il video è subito virale.

In un quotidiano italiano l’uomo è stato descritto come laureato a Harvard e avido birdwatcher, traduzione troppo letterale dall’inglese di avid birdwatcher.

Avido ≠ avid

In italiano l’aggettivo avido ha perlopiù connotazioni negative. Identifica una manifestazione di avidità (desiderio intenso e incontrollato che non si placa neppure se soddisfatto) e nella costruzione avido di <qualcosa> significa bramoso, che ha un desiderio smodato. Anche le collocazioni più neutre (ad es. avido lettore, avido di sapere) evidenziano un’intensità non comune.

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Inglese farlocco: Sanity *product*

Immagine dei prodotti SANITY ZONE (torretta porta dispenser gel igienizzante: proteggi i tuoi dipendenti, prenditi cura dei tuoi clienti) e SANITY POINT – SANITY SISTEM (sistema di sanificazione per automobili)

Ho scoperto l’esistenza di questi marchi italiani grazie a un tweet di @dandandin, che ha scritto “Sanity suona simile a sanificazione, quindi sicuramente ha lo stesso significato, non c’è bisogno di controllare”. Quindi ecco le “sanity zone” (per il gel mani), i “sanity point” (autolavaggi che fanno sanificazioni ozono) o il “sanity system” (macchinario ozono).

Sono esempi tipici di inglese farlocco, nomi pensati da italiani per italiani e che non richiedono di conoscere l’inglese per capire che si tratta di prodotti che riguardano igiene o sanificazione.

In inglese però sanity ha un altro significato, un dettaglio apparentemente ignorato da chi ha usato la parola non solo per questi ma anche per altri prodotti italiani con nomi pseudoinglesi simili. Alcuni esempi:

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Il colore della Nemophila menziesii

Di che colore sono i fiori di Nemophila menziesii che ogni anno in primavera tappezzano le colline dell’Hitachi Seaside Park in Giappone?

foto con distesa di Nemophila menziesii

Se ci limitiamo ai colori di base, senza ricorrere a descrizioni specifiche, credo che qualsiasi donna italiana* risponderebbe immediatamente azzurro o celeste

Si deve quindi concludere che questo titolo di notizia sulla fioritura non può che essere il risultato di una traduzione frettolosa dall’inglese o fatta senza avere osservato la foto:

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Stay alert ≠ stare in allerta

Anche il Regno Unito passa alla fase 2 dell’emergenza COVID-19, con un allentamento delle restrizioni e il nuovo slogan stay alert che sostituisce stay home (resta a casa) e suscita reazioni negative. La notizia è apparsa anche in Italia, però con un errore di traduzione.

Titoli: 1 Johnson passa da “stare a casa” a “stare in allerta”; 2 Coronavirus UK, Johnson annuncia fase 2 “Stare in allerta”. Lockdown fino al primo giugno; 3 GB da “stare a casa” a “in allerta

 Alert in inglese

In inglese l’aggettivo alert significa attento o vigile – possibili sinonimi sono attentive, careful, vigilant. La locuzione stay alert vuol dire prestare attenzione costante, agire con cautela in modo da essere in grado di reagire se necessario.

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Il saltimbanco americano, un ciarlatano

Mi ricollego agli esempi di Aneddoticamente, falsi amici sull’idrossiclorochina, il farmaco che Donald Trump vorrebbe far prendere a tutti i malati di COVID-19, con questa vignetta intitolata Snake Oil Salesman:

Vignetta con Trump venditore ambulante su palco davanti a carro trainato da elefante (simbolo del partito repubblicano), vende idrossiclorochina. Vari riferimenti a frasi di Trump e suoi sostenitori; sullo sfondo il dottor Fauci imbavagliato.
Vignetta: Chris Britt (“What do you have to lose?”– Trump sull’assunzione di idrossiclorochina)

Snake oil salesman  

In America snake oil salesman è l’imbonitore che ai tempi del Far West si spostava da un luogo all’altro per vendere olio di serpente come rimedio miracoloso per tutti i mali. Ora snake oil può indicare genericamente ogni intruglio spacciato per medicamentoso e, in senso figurato, parole prive di valore o fondatezza. Snake oil salesman è diventato anche un sinonimo di ciarlatano o truffatore.

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Aneddoticamente, falsi amici

Molti malati di COVID-19 lamentano anosmia*, la perdita completa del potere olfattivo. Ne ha discusso un articolo della CNN che è stato tradotto un po’ troppo frettolosamente in italiano, come si può vedere da queste due frasi a confronto:

Testo inglese: “doctors have reported anecdotally that losing the ability to smell may be among the virus’s symptoms -- but how widespread that is, and how long it might last, is unclear”. Traduzione italiana: “Sebbene non siano ancora stati condotti solidi studi sul legame tra coronavirus e olfatto, i medici hanno riferito aneddoticamente che la perdita della capacità di annusare può essere uno dei sintomi del virus, ma non è chiaro quanto sia diffuso e quanto tempo potrebbe durare”.

Si notano calchi ed errori di traduzione (ad esempio, smell qui indica la capacità di sentire gli odori, non di aspirare aria con il naso) e risaltano in particolare i due falsi amici anecdotallyaneddoticamente.

In inglese: anecdote, anecdotal, anecdotally e anecdata

In inglese il sostantivo anecdote può descrivere non solo un raccontino arguto che riguarda una o più persone ma può anche indicare una diceria o una storia inattendibile.

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Distanza: sociale, fisica, interpersonale

Emergenza COVID-19: ho notato varie discussioni sull’opportunità di evitare la locuzione distanza sociale e di sostituirla invece con distanza fisica. Mi pare un esempio di interferenza dell’inglese, con calchi da traduzioni letterali che non tengono conto né della terminologia già in uso in italiano né che la confusione che viene spesso fatta in inglese tra social distancing e social distance non è altrettanto rilevante in italiano.

In inglese, social distancing vs social distance

Immagine: Practice Social Distancing. Sono elencate queste misure: 1 avoid non-essential travel; 2 avoid places with large groups of people; 3 limit any gatherings that include high-risk individuals; 4 stay at least  feet away from other individuals in public places; 5 work from home if you can

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Smart laureing, una laurea in inglese farlocco

Le misure di distanziamento sociale dovute all’emergenza da COVID-19 stanno costringendo a svolgere online molte attività che prima erano fatte sempre di persona, tra cui esami e lauree. Ecco cosa titola un noto quotidiano italiano:

E alla fine «smart laureing»: i prof sullo schermo e la parete col ficus. Storico. Sulla soglia dei 39 anni mi son messo la corona d’alloro in testa, l’altro giorno. Mia madre per far la prova mi aveva video chiamato col cell: «Mettiti davanti alla libreria così fai un figurone». Per rendere la parete troppo bianca un po’ meno bianca, alla fine abbiamo scelto il ficus
(da un tweet di Laura Cattaneo)

Voglio essere ottimista: mi auguro che l’inglese farlocco del titolo sia una spiritosaggine e che nessun lettore pensi che in inglese si possa davvero dire laureing per “laurearsi” (cerimonia di laurea) anziché graduation.

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Respiratori e ventilatori: attenzione alla traduzione!

Esempi di titoli: 1 Coronavirus: Italia aveva i respiratori polmonari, ma il governo lo ha scoperto tardi; 2 Dalla Cina 42 nuovi respiratori; 3 La maschera da sub Decathlon come respiratore ospedaliero; 4 Il team Mercedes F1 sperimenta un nuovo respiratore per coronavirus

Un’ottima iniziativa di Radio3 Scienza: Dizionavirus – glossario minimo per un epidemia, raccontato da Silvia Bencivelli che ha selezionato parole e termini ricorrenti nell’emergenza causata dal coronavirus SARS-CoV-2.

Una voce recente è respiratore, un tipo di dispositivo medico che dagli specialisti viene chiamato anche ventilatore. Si usa infatti per la ventilazione meccanica, l’insieme di tecniche e procedure che consente di assistere o sostituirsi all’apparato respiratorio garantendo gli scambi gassosi*.

Ne prendo spunto per alcune osservazioni terminologiche (non si tratta di informazioni mediche, che vanno reperite altrove).

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Coronavirus: conteggi errati di “ricoverati”

Un esempio di notizia sull’epidemia di COVID-19 tradotta malamente dall’inglese:

Testo della notizia: Il numero dei morti da coronavirus è salito a 1875, mentre le persone contagiate son 73337 e quelle ricoverate 13124. In Cina contagiati 3019 operatori sanitari.
(da un tweet di Luca Fois) 

Stando a quanto si legge, al 18 febbraio 2020 si contavano 1875 deceduti da COVID-19, da sommare a 73337 contagiati e a 13124 ricoverati, per un totale di 88336 persone (la congiunzione mentre ha valore avversativo e indica che si tratta di dati contrapposti).

Sono stati fatti due errori grossolani, uno di traduzione e uno di interpretazione delle statistiche, che nei media di lingua inglese hanno questo formato (dati del 20 febbraio):

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Gli scienziati del coronavirus cinese

Nota: post di gennaio 2020, quando i media usavano ancora la locuzione “coronavirus cinese” per un’emergenza sanitaria che sembrava ancora lontanissima e circoscritta.

Immagine di coronavirus ed esempi di titoli: 1 Virus cinese, scienziati ipotizzano che siano i serpenti all’origine dell’eidemia; 2 Virus Cina, probabile diffusione globale. Scienziati USA e Russia al lavoro; 3 Cina, scienziati: il coronavirus è arrivato agli uomini dai serpenti. 25 le vittime; Virus Cina, scienziati Usa al lavoro per vaccino

Gennaio 2020: le notizie dalla Cina sull’epidemia causata dal Coronavirus 2019-nCoV [aggiornamento: nuovo nome Sars-CoV-2] sono quasi tutte tradotte dall’inglese. Lo si capisce dalla ricorrenza della parola scienziato, traduzione letterale dell’inglese scientist.

Le due parole però hanno connotazioni diverse, come già descritto in scientist ≠ scienziato: in inglese scientist è chiunque lavori in ambito scientifico, nell’italiano contemporaneo invece scienziato è chi si è distinto per ricerche innovative e/o ricopre posizioni di particolare prestigio.

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“scansioni, ultrasuoni, raggi x”

La settimana scorsa la cantante Madonna ha annunciato con un post su Instagram di aver dovuto interrompere un tour a causa di problemi di salute. Il testo è stato tradotto in italiano da un’agenzia di stampa e poi pubblicato tale e quale da vari media, a quanto pare senza alcuna verifica del contenuto. Esempio:

Voglio dire quanto sono profondamente dispiaciuta per tutti i miei fan per aver dovuto cancellare il mio ultimo spettacolo. Ho trascorso gli ultimi due giorni con i medici: scansioni, ultrasuoni, raggi x, frugando e sondando, in lacrime.

Il confronto con il testo originale conferma che la traduzione è inadeguata:
I spent the last two days with doctors
Scans, ultrasounds, Xrays
Poking and probing and more tears.

Chi ha tradotto deve essere una persona che gode di ottima salute: sembra infatti che non abbia alcuna familiarità con procedure mediche comuni, né in inglese né in italiano.

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31/12/2019: fine decennio vs fine decade

Esempi di “decade” in inglese e in italiano (“2010-2019 una decade nella moda”; “le canzoni fondamentali di una decade ormai agli sgoccioli”; “Greta Thunberg: la decade che inizia sarà fondamentale per il nostro futuro”; “2010-2019, il racconto di una decade”

10 anni, in inglese e in italiano

In inglese decade* è il decennio, un qualsiasi periodo di dieci anni oppure una specifica suddivisione del secolo, mentre in italiano contemporaneo decade è un periodo di dieci giorni (in inglese ten days) e indica anche altri tipi di raggruppamenti per dieci.

Le parole decade in inglese e decade in italiano sono quindi falsi amici ma a causa di traduzioni frettolose il calco decade = decennio è ormai così diffuso che va considerato un prestito camuffato e come tale è registrato anche nelle edizioni più recenti dei principali dizionari.

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