fottuti & dannati (…e favoriti)

Tradurre adeguatamente le espressioni volgari inglesi come fucking non è sempre facile: come accennavo in Parole proibite alla TV americana, abbondano i falsi amici e le interpretazioni errate (e nel tempo le connotazioni di certe parole cambiano). 

traduzioni_pericoloseSugli “incresciosi fottuto e fottutissimo” come traducenti di fucking interviene Patrizia Valduga in Traduzioni pericolose, un breve articolo* nel primo numero del mensile E, dove si leggono anche alcune riflessioni su damn / damned:

[…] Che cosa sono, per esempio, tutti questi “dannati”, “dannatamente” e “dannazione” che ci tocca sentire e, purtroppo, anche leggere? Non sono che la traduzione approssimativa – forse perché troppo prossima – di damn e damned, che significano “maledizione” e “maledetto” e che, nell’uso colloquiale, possono anche diventare esclamazione e avverbio quantitativo, che allora significa “terribilmente, enormemente, moltissimo”. […] E a me viene da pensare soltanto che “dannato” sia un sostantivo, un condannato per l’eternità alle pene dell’inferno. […]

Anche i dizionari bilingui non sembrano essere immuni da traduzioni inadeguate: viene citata l’ultima edizione di un noto dizionario inglese-italiano, dove, ad esempio, he’s a damn fool viene reso con “è un dannato stupido”.

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Retroformazione del singolare

La parola del giorno di Oxford Dictionaries è panini, con la definizione “noun, plural same or paninis; a sandwich made with Italian bread, usually toasted“. In inglese identifica un singolo panino alla piastra: ne avevo accennato in Bimbos in stilettos eating pepperoni paninis).

La voce – non più disponibile – era interessante anche perché completata da un approfondimento sulla modifica subita dal numero di alcuni sostantivi inglesi nel tempo o nel processo di assimilazione da un’altra lingua, per cui forme in origine plurali come addenda e agenda vengono interpretate come singolari e viene formato il plurale con l’aggiunta di una –s, oppure parole che terminano in –s vengono percepite come plurali e viene “inventato” il singolare grazie a processi di retroformazione, il processo attraverso il quale si fa derivare una parola da un’altra che sembrerebbe un suo derivato.

Alcuni esempi:

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istruzione / formazione / apprendimento

EDUCATION  [Zits - striscia del 6 novembre 2010]

Questa striscia di Zits evidenzia un significato di education in inglese, diverso da educazione in italiano (sono spesso falsi amici).

In inglese education non vuol dire “buone maniere” ma significa invece, a seconda del contesto, istruzione, formazione, apprendimento e in alcuni casi anche didattica, insegnamento, come mostra la voce education di Oxford Dictionaries, .

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Il pile, un falso amico potenzialmente imbarazzante

foto di “pile” verde con pecora bianca con muso nero, tipicamente irlandese, che mangia un trifoglio

Memorabile la scenetta in un negozio di Dublino, dove un ignaro turista italiano aveva chiesto Do you have piles? a un imbarazzato commesso che certo non si aspettava una domanda così esplicita sulle proprie eventuali emorroidi

Ho sempre trovato strano che in italiano si usi la parola inglese pile per descrivere il tessuto sintetico e gli indumenti confezionati con tale materiale, visto che in inglese il nome è ben diverso, fleece (forma abbreviata di polar fleece e in origine un marchio registrato, Polarfleece, di Polartec).

In inglese la parola pile può avere vari significati; se usata in ambito tessile non ammette la forma plurale ed equivale all’italiano pelo, una caratteristica conferita da varie tecniche di tessitura a materiali come ad es. velluto, felpa, alcuni tipi di spugna, tappeti e quello che in italiano chiamiamo pile.

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