Pepperoni, parola indigesta a NY e dintorni

Pepperoni pizza – Photo: Ralph Anderson A proposito di doppiaggese, all’elenco andrebbe aggiunta la pizza ai peperoni, consumata in grande quantità nei film americani doppiati in italiano.

È un errore di traduzione abbastanza clamoroso perché gli americani prediligono invece la pepperoni pizza, dal nome di un tipico salume piccante (è per questo che disegnano le pizze a pallini rossi: sono le fette di salame).

Parole politicamente scorrette

Pepperoni pizza faceva parte dell’elenco delle 50 parole da vietare nei test delle scuole dello Stato di New York perché avrebbero potuto “evocare sensazioni sgradevoli negli studenti”.

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populism ≠ populismo

In un articolo commemorativo su Whitney Houston la rivista americana TIME scrive:

« Houston, who died Feb. 11 [2012] at 48, was a populist above all. The music she chose to sing was a careful but thrilling blend of gospel, soul and pop that made her a staple of dance clubs and light-rock stations and helped her become America’s fourth-best-selling female artist of all time. […] And she used her voice to reach the broadest audience she could […]»

L’ho letto in treno e mi è venuto subito in mente un commento a Trenitalia o Trenispagna?, in cui linus fa notare un potenziale falso amico:

« i termini “populism” e “populismo” hanno significati diversi: in inglese il termine è positivo e significa “fare gli interessi delle persone comuni”, mentre in italiano è negativo e significa “convincere con propaganda demagogica il popolo” […] Una traduzione sbagliata rischia di diventare un concetto, sbagliato!»

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Parolacce, capitani, comandanti e falsi amici

La telefonata tra De Falco e Schettino nella notte: “Salga a bordo ca...!”

Gennaio 2012: la famigerata telefonata tra il comandante Schettino e il comandante De Falco della capitaneria di porto di Livorno durante il naufragio della Costa Concordia ha fatto il giro del mondo, con qualche errore di interpretazione.

Ingiurie ed espletivi

Language Log analizza alcuni aspetti linguistici della telefonata ed evidenzia diversità e punti in comune nell’uso delle espressioni volgari in inglese e in italiano (simili a quelli descritti per fuck, damn e screw), facendo notare in particolare che in alcune traduzioni inglesi la parolaccia di Vada a bordo, cazzo! non è stata resa esplicitamente, lasciando intendere ai lettori non italiani che fosse un’offesa (simile all’inglese you prick!) anziché un espletivo.

Capitano e comandante

In italiano Schettino è descritto sia come comandante che come capitano. Il Vocabolario Treccani chiarisce le differenze di significato nell’ambito della marina mercantile:

Capitano marittimo: nella navigazione marittima mercantile, la persona che ha il comando della nave (è propriamente la qualifica professionale, mentre all’effettivo esercizio della funzione di comando corrisponde, nel codice della navigazione, la denominazione di comandante).
Comandante di nave mercantile: colui al quale spetta la direzione della manovra e della navigazione sotto il profilo tecnico e disciplinare, la rappresentanza dell’armatore e l’esercizio di poteri legali per il buon fine della spedizione.

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impersonate ≠ impersonare

Nel continuo dibattito sull’identità online, Non c’è più @palazzochigi su Twitter (novembre 2011) racconta di un account chiuso perché impersonava il presidente del Consiglio. Mi sembra che, a parte la prima occorrenza, nell’articolo e nei commenti il verbo impersonare sia usato in modo improprio, come se equivalesse all’inglese impersonate.

I dizionari di italiano registrano due significati per impersonare:
1 – dare personalità a una nozione astratta o concretarla in un personaggio
2 – di un attore, interpretare una parte
In entrambi i casi è palese che si ha a che fare con una rappresentazione

In inglese i significati più frequenti di impersonate sono:
A – spacciarsi (illegalmente) per un’altra persona
B – sinonimo di mimic, imitare qualcuno per divertimento (un impersonator è un imitatore)

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visionary ≠ visionario

Oggi (24 ottobre 2011) esce la biografia di Steve Jobs e presumo che nei media italiani la parola visionario sarà di nuovo inflazionata. Chi sa l’inglese può interpretarla correttamente, altrimenti forse non tutti riconoscono il falso amico visionaryvisionario.

In inglese il sostantivo e l’aggettivo visionary hanno soprattutto connotazioni positive. Nei loro significati più comuni descrivono qualcuno che ha le idee chiare sul futuro e/o che è molto originale e creativo, come si può verificare in qualsiasi dizionario o ricavare dal contesto di espressioni come visionary leadership. Esempio dal Macmillan Dictionary:

voce visionary in Macmillan Dictionary

In italiano, invece, visionario condivide con l’inglese solo il significato relativo alle visioni mistiche mentre le altre accezioni sono decisamente meno lusinghiere, come si può vedere nella voce del vocabolario Zingarelli 2012, appena uscito (in particolare, confrontate l’esempio riformatori visionari e quello inglese visionary reformer qui sopra):

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“Stay hungry. Stay foolish” in italiano

Morgaine, una lettrice del blog, mi ha scritto a proposito di Stay hungry. Stay foolish, la frase pronunciata da Steve Jobs a conclusione dell’ormai famoso discorso ai laureandi di Stanford.

Stay hungry. Stay foolish. Contesto: Jobs aveva spiegato che la frase non era sua ma era apparsa sull’ultimo numero di Whole Earth Catalog, una rivista “alternativa” della controcultura americana che era stata una specie di bibbia per la sua generazione.

Morgaine mi ha chiesto di parlarne perché la traduzione scelta da quasi tutti i media italiani, Siate affamati, siate folli, non è corretta.

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Terminologia al CERN

foto Globe – CERN

Gran parlare di CERN in questi giorni! Sono stata una settimana a Ginevra proprio recentemente e nel giro turistico ho incluso anche il CERN, incuriosita più dal Globe, l’edificio di legno che ne è diventato il simbolo, che non dal resto. 

Digiuna di fisica dai tempi del liceo, dove la trovavo una materia noiosa, prevedevo una visita rapida e invece le due mostre permanenti (Universe of Particles nel Globe e Microcosm lì vicino) si sono rivelate così interessanti da farmi rimanere alcune ore.

CERN_glossaryUna prima piacevole scoperta sono stati gli opuscoli in inglese e francese che illustrano Universe of Particles perché includono un glossario. L’ho trovata un’idea davvero efficace, che condensa con semplicità e chiarezza alcune nozioni fondamentali della fisica delle particelle.

Il percorso didattico di Microcosm è spiegato anche in italiano e tedesco ed è completato da note terminologiche che in alcuni casi danno informazioni davvero curiose.

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