Thanksgiving e tacchini giramondo

Oggi negli Stati Uniti è Thanksgiving, giorno in cui c’è un consumo abnorme di carne di tacchino, come già indicato in Thanksgiving e tacchini, dove ho anche accennato alle espressioni idiomatiche con la parola turkey in inglese americano.

turkeyNon avevo fatto alcun riferimento all’etimologia della parola, che invece è discussa in Turkey in The Language of Food, un intervento ricchissimo di dettagli storici in cui viene spiegato perché in inglese il tacchino, un uccello americano, ha lo stesso nome della Turchia, un paese mediterraneo, e perché anche in altre lingue il nome contiene riferimenti geografici. Alcuni esempi: il francese dinde deriva da d’Inde (come il dindio di alcuni dialetti italiani e dundjan in maltese) e fanno riferimento all’India anche il nome polacco, indik, e quello turco, hindi, come pure quello olandese, kalkoen, una contrazione di Kalecutisher Han ovvero “gallina di Calicut”; in portoghese invece il tacchino si chiama peru e nell’arabo levantino dik habash, “uccello d’Etiopia”.

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NOM NOM NOM!

Nel mondo anglosassone è di nuovo stagione di parole dell’anno. Inizia il New Oxford American Dictionary scegliendo refudiate, strafalcione molto discusso di Sarah Palin (involontaria parola macedonia formata da refute e repudiate).

Più interessanti da un punto di vista non americano le altre parole prese in considerazione: bankster, double-dip, crowdsourcing, retweet, webisode e vuvuzuela (per i dettagli, c’è un articolo in Il Post).

Cookie Monster

Trovo divertente che nell’elenco appaia anche nom nom nom, un’esclamazione che ha dato origine a sostantivo, verbo e aggettivo per descrivere cibo particolarmente appetitoso o l’apprezzamento di chi lo mangia.

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Manganelli e att(r)onimi

Titolo di notizia: Capo della Polizia Manganelli: “Useremo la forza”Nelle notizie della settimana scorsa [settembre 2010] è stato spesso citato il capo della polizia italiana, Antonio Manganelli, personaggio con un nome che rimane decisamente impresso, visto il ruolo ricoperto. Allo stesso modo si fanno notare padre Cantalamessa (predicatore) e monsignor Crociata (segretario della CEI).

In inglese nomi propri e cognomi che riflettono alcune caratteristiche di una persona o del suo carattere o sono in relazione con la professione che svolge si chiamano aptronym, dall’aggettivo apt (“adatto”, “appropriato”) e dal suffisso –(o)nym che corrisponde all’italiano –onimo, che nelle parole composte significa “nome” (o “tipo di parola”).

L’Encyclopædia Britannica riporta che la parola inglese aptronym sarebbe stata coniata dal giornalista americano F.P. Adams anagrammando patronym (patronimico) in modo da evidenziare l’aggettivo apt, “adatto”.

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Il pile, un falso amico potenzialmente imbarazzante

foto di “pile” verde con pecora bianca con muso nero, tipicamente irlandese, che mangia un trifoglio

Memorabile la scenetta in un negozio di Dublino, dove un ignaro turista italiano aveva chiesto Do you have piles? a un imbarazzato commesso che certo non si aspettava una domanda così esplicita sulle proprie eventuali emorroidi

Ho sempre trovato strano che in italiano si usi la parola inglese pile per descrivere il tessuto sintetico e gli indumenti confezionati con tale materiale, visto che in inglese il nome è ben diverso, fleece (forma abbreviata di polar fleece e in origine un marchio registrato, Polarfleece, di Polartec).

In inglese la parola pile può avere vari significati; se usata in ambito tessile non ammette la forma plurale ed equivale all’italiano pelo, una caratteristica conferita da varie tecniche di tessitura a materiali come ad es. velluto, felpa, alcuni tipi di spugna, tappeti e quello che in italiano chiamiamo pile.

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Ciaspole, ciaspe, racchette da neve… e racchettoni

"racchettoni, s.m. parola piemontese, indica uno dei passatempi preferiti di chi ha il pallino della neve."         Per dettagli e tutte le offerte visita il sito www.piemonteitalia.eu

Mi piace molto la montagna d’inverno e così non potevo non notare la bella campagna pubblicitaria della Regione Piemonte per l’inverno 2009-2010. A ogni foto di un’attività sulla neve è associata una definizione spiritosa, ad esempio:

fuoripista, s.f. in piemontese è quella strada sulla neve che ciascuno ha la libertà di tracciare a piacere con un tratto continuo, a serpentina o anche a salti.

sci, s.m. parola piemontese, caratteristica delle valli, indica la via maestra per godersi la montagna d’inverno.

racchettoni, s.m. parola piemontese, indica uno dei passatempi preferiti di chi ha il pallino della neve.

Per i dettagli e le offerte viene dato l’indirizzo www.piemonteitalia.euricerca per Se però si prova a cercare racchettoni nel sito, non si ottiene alcuna informazione. Nessun risultato neanche per ciaspole*, il nome sempre più diffuso per descrivere questa attività: nelle pagine del sito si parla solo di racchette da neve, il termine dell’italiano standard. 

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Auguri politicamente corretti

[2009] In molti paesi di lingua inglese resiste la tradizione dei biglietti di auguri da sistemare sul caminetto o mettere in bella mostra in altri modi con un apposito card holder. Per Natale ne ricevo parecchi anch’io da Stati Uniti, Irlanda e Inghilterra, ed è divertente vedere come svelino il continente di provenienza anche senza … Leggi tutto