“Biscotto” in inglese

La parola italiana biscotti è usata in inglese per descrivere cantuccini e preparazioni simili.

NO BISCOTTO!In attesa della partita di oggi Spagna-Croazia agli Europei 2012, gli appassionati di calcio nei paesi di lingua inglese stanno imparando anche il significato sportivo di biscotto (in italiano il riferimento è all’ippica e alla pratica di dare ai cavalli dei biscotti con sostanze che possano influenzare le prestazioni in gara, in positivo o in negativo).

Non seguo il calcio e ringrazio Enrico per un gustoso articoletto in inglese americano che spiega il “biscotto” ai lettori canadesi:

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Languaging

In inglese trovo molto efficace il termine languaging. Nell’ambito dell’industria multimediale e audiovisiva può descrivere un insieme di attività e servizi linguistici. Alcuni di questi sono specifici della traduzione audiovisiva, quali doppiaggio, sottotitolazione, narrazione con voce fuori campo, annotazioni visive e verbali (ad es. audiodescrizione per non vedenti o interpretazione in una lingua dei segni per non udenti) ecc. Può essere sinonimo di language versioning, in particolare se riguarda la creazione di versioni di uno stesso programma in lingue diverse.

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Esodati e vie di esodo

Ultimamente tutti abbiamo imparato il significato di esodato, eppure non è un neologismo: Salvalingua riporta che si trovava già in un decreto del Ministro del Lavoro del 1992. Esodo fa pensare a un’emigrazione volontaria, a una partenza o a uno spostamento di massa (cfr. esodo estivo, esodo di capitali ecc.), però l’incentivo all’esodo, un compenso monetario per risolvere anticipatamente un rapporto di lavoro, riguarda spesso singole persone.

In questo contesto penso che la parola esodo stia acquisendo connotazioni negative e quindi si fa notare quando appare anche altrove. Credo che piaccia molto ai burocrati:

VIE DI ESODO PREFERENZIALI

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Paure moderne: nomofobia

Qualche mese fa Fritinancy descriveva il neologismo inglese nomophobia, la paura di trovarsi senza cellulare o di non poterlo usare (batteria scarica, mancanza di copertura ecc.).

Nomophobia è una parola macedonia composta da no + mobile + phobia, usata per la prima volta in Gran Bretagna nel 2008 (allora negli Stati Uniti non si diceva mobile ma cell phone).

immagine articolo Emanuela Di PasquaIeri ne parlava anche il Corriere, facendo riferimento agli stessi dati, ma dando a nomofobia un significato diverso: Ecco la nomofobia, così si chiama la paura di perdere il cellulare. Anche altri, ad es. il TG1, affermano La paura di perdere il proprio telefonino si chiama “nomofobia”.

Temo sia un ulteriore esempio della scarsa affidabilità dei contenuti tradotti dalla redazioni online dei media italiani.

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L’insolita origine di taser

In inglese e in altre lingue viene comunemente chiamato taser un tipo di arma che fa uso di scariche elettriche (elettrocuzione) per immobilizzare temporaneamente il soggetto colpito.

Dilbert - taser

Taser è un esempio di marchio registrato che viene preferito ai nomi generici electroshock weapon e stun gun (“che stordisce”). Ha infatti subito un processo di volgarizzazione tuttora contrastato dall’azienda produttrice dell’arma, TASER International, che descrive i propri prodotti come TASER device e TASER smart weapon. Pare però una battaglia persa: in inglese taser è usato ormai da tempo non solo come nome comune ma anche come verbo (transcategorizzazione taser e retroformazione tase), da cui le forme aggettivali tasered e tased.

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Starnuti e raffreddore

Domenica piovosa e umida, a dar retta alle mamme è alto il rischio di raffreddore. Per chi è rimasto in casa per evitarlo, qualche nota e suggerimento di lettura.

Blessings and Well Wishes analizza l’origine di [God] bless you, equivalente al nostro salute! come risposta agli starnuti. L’origine dell’espressione è probabilmente legata alle epidemie di peste: quando qualcuno starnutiva, la benedizione divina era invocata per evitargli la malattia o, prevedendo contagio e prossima dipartita, per raccomandarlo a Dio. Esisteva anche la credenza che uno starnuto particolarmente violento potesse espellere l’anima e l’invocazione voleva impedire che il diavolo se ne impossessasse.

Sia starnutire in italiano che sneeze in inglese avrebbero elementi di fonosimbolismo e la risposta spagnola ¡Jesús! /xe’sus/ a me ha sempre fatto pensare allo starnuto stesso. E a proposito di onomatopee, ecco un esempio di ideofoni e parole (sniff, cough, hack, snort, honk)* che in inglese possono rappresentare graficamente il raffreddore nei fumetti:

SNIFF COUGH HACK SNORT HONK

A-CHOO GAK SNIFF SNORT Phlegm COUGH

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I nomi dei browser

icone browserHow to name a web browser (by those who have) raccoglie alcuni dettagli sull’origine dei nomi dei browser più noti.

Internet Explorer è un nome trasparente e descrittivo che risale al 1995, quando non tutti avevano ancora le idee chiare su cosa si potesse fare su Internet. Poteva richiamare lo slogan usato da Microsoft in quegli anni, “Where do you want to go today?”, e c’era sicuramente un riferimento non troppo velato al nome del principale concorrente dell’epoca, Netscape Navigator: c’è chi si limita a navigare e chi invece esplora.

Mozilla inizialmente era un nome in codice di Netscape Navigator e stando a una leggenda metropolitana sarebbe una parola macedonia formata da Mosaic + killer perché il browser avrebbe dovuto eliminare dal mercato Mosaic, al tempo l’unico concorrente. Nel logo appariva il mostro Godzilla.

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impersonate ≠ impersonare

Nel continuo dibattito sull’identità online, Non c’è più @palazzochigi su Twitter (novembre 2011) racconta di un account chiuso perché impersonava il presidente del Consiglio. Mi sembra che, a parte la prima occorrenza, nell’articolo e nei commenti il verbo impersonare sia usato in modo improprio, come se equivalesse all’inglese impersonate.

I dizionari di italiano registrano due significati per impersonare:
1 – dare personalità a una nozione astratta o concretarla in un personaggio
2 – di un attore, interpretare una parte
In entrambi i casi è palese che si ha a che fare con una rappresentazione

In inglese i significati più frequenti di impersonate sono:
A – spacciarsi (illegalmente) per un’altra persona
B – sinonimo di mimic, imitare qualcuno per divertimento (un impersonator è un imitatore)

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