Comandi vocali e localizzazione

Nei dispositivi mobili le funzionalità più note di riconoscimento vocale sono i comandi vocali* (voice commands), usati per eseguire una serie di azioni come aprire app, riprodurre brani musicali, comporre numeri di telefono o chiamare contatti (voice dialling).

call somebody home – Pearls Before Swine
(God / death calling <somebody> home è un’espressione idiomatica, ad es. until death called him home è una frase tipica da necrologi)

La “grammatica” dei comandi vocali

I sistemi di riconoscimento dei comandi vocali ricorrono a una “grammatica” che consente di riconoscere un numero limitato di parole e frasi specifiche per quel contesto e che spesso devono essere formulate seguendo una struttura predefinita. Ad esempio, per fare una telefonata potrebbe essere necessario dire, nell’ordine: 
call… pig… home…1 – chiama (call) o componi (dial),
2 – il nome della persona come appare nella rubrica,
3 – casa (home) o cellulare (mobile) se allo stesso nome sono associati più numeri (se non è specificato, il sistema potrebbe richiederlo).

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Binomi con mele, arance, pere, cavoli, carote…

In inglese è molto comune il binomio apples and oranges per indicare persone o cose completamente diverse o che non possono essere paragonate. Collocazioni tipiche sono comparing / mixing / adding apples and oranges.

In italiano e in molte lingue europee si preferisce invece la metafora con pere e mele (o mele e pere), ad esempio si usa in tedesco, Äpfel und Birnen  (miteinander vergleichen), e in francese, comparer des pommes et des poires (ma il confronto improponibile è anche tra cavoli e carote, comparer des choux et des carottes).

Apples and Oranges by Greg Williams

La voce Apples and oranges di Wikipedia, da cui sono tratte queste vignette di Greg Williams, ha note etimologiche, altri riferimenti ed esempi di espressioni equivalenti usate in altre lingue, alcune delle quali sono molto fantasiose.

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“Undicesima ora”

A proposito di risoluzione dei problemi, uno stereotipo sugli italiani è che siamo poco organizzati e ci diamo da fare solo all’ultimo momento. Graficamente si potrebbe rappresentare con un orologio che segna quasi le 12 (lo scadere della mezzanotte).

immagine di orologio che segna le 12 meno un minutoIn inglese sarebbe un simbolo ancora più efficace perché richiama l’espressione at / in the eleventh hour, che equivale a “in extremis”, “allo scadere del tempo”. Ad esempio, dopo l’accordo dell’ultima ora che lo scorso ottobre negli Stati Uniti aveva evitato il default, Obama aveva dichiarato: “Hopefully next time it won’t be in the eleventh hour”.

Origine della metafora

Nel riportare la frase di Obama non tutti i media italiani avevano riconosciuto il modo di dire e anziché usare espressioni equivalenti erano ricorsi a traduzioni letterali come Speriamo che la prossima volta non ci ridurremo all’undicesima ora o a descrizioni come accordo dell’undicesima ora.

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Cyber Monday

YOU KNOW, CYBER MONDAY IS A LOT LESS STRESSFUL THAN BLACK FRIDAY, DEAR.
vignetta: Gary Varvel

Negli Stati Uniti il lunedì che segue il Black Friday è noto come Cyber Monday ed è un’altra giornata di shopping caratterizzata da offerte speciali e sconti, ma solo per acquisti online fatti comodamente da casa (o dall’ufficio!).

Ovviamente cyber in questo contesto non ha il significato originale di “relativo alla cibernetica” ma quello determinologizzato di digitale o relativo a Internet, che ho descritto in È davvero un mondo cyber? (aspetti semantici e diacronici nell’uso del prefisso cyber in italiano).

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E qui casca l’asino!

Da un commento ho imparato che in tedesco l’espediente di mnemonica per ricordare facilmente informazioni specifiche si chiama Eselsbrücke, “ponte dell’asino”.

Mi ha incuriosita perché invece in inglese l’espressione latina pons asinorum indica un concetto diverso: un punto in una teoria o in una formula che risulta essere un ostacolo insormontabile per i poco esperti. Ed è proprio da questo metaforico ponte degli asini che deriva anche l’esclamazione italiana qui casca l’asino! 

pons asinorum (del tipo a schiena d'asino)

Ponte dell’asino

Cercando conferma all’etimologia ho scoperto che in italiano esiste l’espressione ponte dell’asino e che può avere sia il significato “tedesco” che quello “Inglese”:

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