Justices Turning More Frequently to Dictionary, and Not Just for Big Words (New York Times) riferisce che i giudici della corte suprema degli Stati Uniti ricorrono sempre più spesso ai dizionari per determinare il significato di parole controverse in leggi esistenti, un approccio noto come textualism.
Gli esempi riportati mostrano che si tratta anche di lessico generico, ad es. parole estremamente comuni come now, also, any, if. Sembra inoltre che non ci sia alcuna concordanza di opinioni su quali siano i dizionari di riferimento e come debbano essere usati, ma che i giudici citino i dizionari le cui definizioni meglio si adattano al punto che vogliono provare.
I lessicografi interpellati sono molto perplessi e ricordano che i dizionari possono avere finalità diverse ma sicuramente non si prefiggono di circoscrivere rigorosamente il significato di ogni parola: si limitano a descriverne gli usi nel lessico comune e potrebbero non includere specifiche risemantizzazioni ristrette ad ambiti specialistici.