Breve notizia del 3 ottobre 2020 sulla salute di Donald Trump:
Traduzione italiana apparsa nei principali media, riciclata da un testo di agenzia:
Sono evidenti alcuni errori di interpretazione del testo originale.
Terminologia, localizzazione, traduzione e altre considerazioni linguistiche
Breve notizia del 3 ottobre 2020 sulla salute di Donald Trump:
Traduzione italiana apparsa nei principali media, riciclata da un testo di agenzia:
Sono evidenti alcuni errori di interpretazione del testo originale.
poster di Liza Gunenko per FIT
Il 30 settembre di ogni anno si festeggia la Giornata mondiale della traduzione, data scelta perché è anche San Girolamo, il santo patrono dei traduttori.
Nel 2020 è inevitabile che il tema della giornata sia legato all’emergenza coronavirus: Finding the words for a world in crisis – Trouver les mots pour un monde en crise.
Da qualche giorno sui social si possono trovare informazioni sulla traduzione e interventi di traduttori e altri esperti. Su Twitter, ad esempio, si possono trovare grazie agli hashtag #GiornataInternazionaleDellaTraduzione e #GiornataMondialedellaTraduzione in italiano, #InternationalTranslationDay e #ITD2020 in inglese e #JMT2020 in francese.
Nell’interfaccia web di Twitter viene associata automaticamente un’emoji (“hashflag”) ad alcuni hashtag promozionali o ad alta visibilità. Ora tra questi c’è un’intera serie plurilingue che invita all’uso della mascherina, sul modello dell’inglese #WearAMask.
E c’è anche una sorpresa: se si segnala il proprio Mi piace “cuorando” un tweet che contiene uno di questi hashtag, nel passaggio dal cuoricino vuoto a quello rosso appare brevemente una faccina con la mascherina .
#WearAMask in italiano
È una trovata simpatica che però si fa notare anche per alcuni aspetti linguistici.
Esempi di notizia di inizio settembre 2020 su un test diagnostico sviluppato in Italia che sarebbe in grado di rilevare in pochi minuti la positività al COVID-19:
Daily Tampon è l’ennesimo esempio di inglese farlocco: un nome ideato da italiani per italiani con scarse conoscenze dell’inglese, ma che in inglese ha tutt’altro significato.
C’è infatti da chiedersi dove esattamente venga prelevato il campione organico per il test perché nel lessico comune inglese tampon è l’assorbente interno per l’igiene femminile.
In inglese, per sorridere durante la pandemia:
Nella vignetta il gioco di parole è in absentia perché la parola shit non è indicata esplicitamente ma viene evocata dal contesto: è il lettore che deve “riempire” il buco del non-detto con la parola mancante e i potenziali effetti della mascherina.
Il meccanismo umoristico sfrutta il concetto di coppia minima: due parole di una stessa lingua che si differenziano per un solo fonema, collocato nella stessa posizione in entrambe, che è sufficiente a distinguerle conferendo loro significati diversi.
Dettaglio da una notizia della Regione Lombardia sui tamponi per rilevare positività da COVID-19 per chi rientra da alcuni paesi esteri:
Le parole evidenziate, riportate da vari media senza apportare alcuna modifica, sono uno dei numerosi esempi di un errore ricorrente, probabilmente dovuto a scarsa familiarità con l’inglese.
Nelle notizie di questi giorni di agosto 2020 è ricorrente una parola che per molti è nuova:
Il significato di parafiato è trasparente o comunque facilmente intuibile nei contesti in cui viene usato. Sui social però ha suscitato vari commenti, soprattutto per il plurale parafiati. Sono perplessità giustificate? Sì.
In breve, la parola parafiato sfrutta un meccanismo di composizione molto comune in italiano ed è perfettamente formata. I composti verbo+nome come parafiato però sono quasi sempre invariabili e, a parte poche accezioni, hanno la stessa forma sia per il plurale che per il singolare: un parabrezza, due parabrezza; un paraschizzi, due paraschizzi. Ci si dovrebbe quindi aspettare i parafiato e per questo *parafiati risulta una parola anomala.
Per chi è interessato, aggiungo qualche dettaglio grammaticale.
Tedros Adhanom, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha invitato alla cautela sulle prospettive per un vaccino contro il COVID-19. Le sue parole in un titolo in inglese (lingua originale) e in due traduzioni italiane:
Come spesso succede, sono state usate traduzioni letterali di un’espressione figurata inglese che non hanno molto senso in italiano, ma chi ha prodotto e titolato la notizia non se ne è reso conto.
Silver bullet
Nelle vecchie credenze popolari c’era un unico modo per uccidere un licantropo: bisognava sparargli usando una pallottola d’argento, in inglese silver bullet.
Alcuni esempi di notizie di fine luglio 2020:
Il riferimento è al convegno Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti, a cui hanno partecipato relatori accomunati dallo scetticismo sulla pandemia in corso e sulle misure prese per contrastarla.
I media hanno usato ripetutamente la descrizione negazionisti del Covid e su Twitter è stato a lungo in tendenza l’hashtag #negazionisti, una parola che ormai da qualche anno ha subito un’estensione di significato e ha dato origine a molti neologismi.
Negazionisti di <nome>
Nelle notizie sul Consiglio europeo straordinario del 17-19 luglio 2020 è ricorrente l’espressione paesi frugali. Identifica un gruppo di quattro paesi – Austria, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia – che nei media italiani spesso sono in contrapposizione a paesi mediterranei.
Se vi siete chiesti che significato vada attribuito all’aggettivo frugale riferito a un paese, vuol dire che siete più attenti all’uso della lingua dei giornalisti che non hanno riconosciuto un falso amico e hanno tradotto letteralmente la locuzione inglese frugal countries.
Frugale vs frugal
In italiano frugale ha queste accezioni:
Vignetta americana degli anni ‘40 del XX secolo:
È diventata virale sui social, con commenti che evidenziano quanto sia ancora attuale (e così anche vignette di un secolo fa sull’influenza spagnola del 1918-1920), tanto che circolano versioni aggiornate* in cui la parola smallpox (vaiolo) è stata sostituita da COVID-19 o coronavirus.
Offre anche vari spunti lessicali e culturali.
The blind leading the blind…
Notizia di agenzia ripresa pedissequamente da vari media:
È uno dei tanti esempi di traduzione inadeguata fatta da chi non conosce bene l’inglese ma neppure l’italiano, altrimenti si sarebbe chiesto cosa dovrebbe significare, in merito al coronavirus, che gli Stati Uniti sono (in) un buon posto.
In a good place
In questo cartello apparso sui mezzi pubblici di Padova c’è un errore ricorrente nella versione inglese dei messaggi di divieto italiani: vietato <verbo> viene tradotto letteralmente con *forbidden <verbo>. Si direbbe che né chi fa la traduzione o ne usa una automatica, né chi è coinvolto nel processo di approvazione e realizzazione del divieto abbia mai visto alcun cartello in inglese e quindi non sappia che si usa la formula don’t o do not <verbo>.
Eppure basterebbero pochi minuti per trovare siti di produttori di cartelli di lingua inglese e vedere che frasi vengono usate. Esempi:
Scuola, presentate le Linee guida per settembre è il comunicato stampa del 26 giugno 2020 con cui il Ministero dell’Istruzione annuncia decisioni che riguardano milioni di italiani. Un dettaglio che sta facendo discutere:
Cosa sono le “rime buccali degli alunni” e perché le parole sono tra virgolette? Non lo spiega né il comunicato stampa, né il sito del Ministero, né il documento delle Linee guida, dove il termine appare un’unica volta, nella Premessa:
L’emergenza COVID-19 ha fatto nascere molti neologismi, tra cui alcuni legati all’uso delle mascherine.
Mask shaming
In inglese mask shaming è uno degli esempi più recenti delle parole con l’elemento formativo shaming che, come già descritto in Fat shaming: in italiano, senza vergogna, descrive atteggiamenti di riprovazione e derisione pubblica.
La locuzione mask shaming è particolare perché è usata per identificare due comportamenti opposti:
1 rimprovero per chi non porta la mascherina
2 critica e derisione per chi la porta
Può quindi essere considerato un esempio di enantiosemia, un tipo particolare di polisemia che si verifica quando una stessa parola (anche polirematica) ha due significati tra loro contrari.