ClipArt politicamente scorretta

In Lingue, funzione fatica e cortesia riportavo che gli inglesi trovano brusco e scortese il modo di parlare esplicito dei tedeschi, ma in realtà si tratta di strategie di comunicazione diverse. Questo tipo di fraintentimenti contribuisce a molti stereotipi culturali.

Mi è tornato in mente quando ho cercato un’immagine per diphthong nella ClipArt di Microsoft Office, versione americana. Sapevo che eventuali insulti, per quanto blandi, non avrebbero restituito alcun risultato e così ho scelto “rudeness” come prima chiave di ricerca.

ClipArt_rudenessNon mi aspettavo di ottenere un’unica immagine associata a rudeness e sono rimasta alquanto perplessa che fosse la foto di un tedesco, resa inconfondibile dalla bandiera dipinta in faccia.

ClipArt politicamente scorretta e fedele ai peggiori stereotipi?!?

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Affinità con i piccoli utenti

Nell’ultimo post ricordavo che le scelte di localizzazione devono tenere conto delle aspettative e delle esigenze dell’utente finale. I manuali di stile o altre linee guida forniscono indicazioni generali ma ci sono casi in cui vanno adottate soluzioni ad hoc.

Immagini e icone tipiche della cultura di partenza non sono sempre universali e riconoscibili anche nella cultura di arrivo, come sottolinea La differenza culturale passa (anche) attraverso le immagini (a piè di pagina), che mi ha fatto ricordare un aneddoto che ripropongo qui perché ha a che fare con utenti finali un po’ particolari.

All’inizio degli anni ‘90 era uscito Creative Writer, un elaboratore di testi per bambini con una funzionalità che consentiva di sostituire alcune decine di parole comuni con immagini stilizzate, simili a icone o alle odierne emoji:

Un gatto si era addormentato sotto un grande alberoe sognava di essere una farfalla che si posava su un fiore.

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Definizioni, interferenze culturali… e purè!

La definizione è ovviamente un campo essenziale in qualsiasi database terminologico. Nelle schede terminologiche usate in ambito aziendale si preferiscono definizioni brevi che contengono solo le informazioni necessarie a identificare il concetto. Esistono vari tipi di definizione e nei sistemi concettuali di tipo gerarchico, tra i più comuni, in genere si usano definizioni intensionali: partendo … Leggi tutto

Segnali di globalizzazione in Giappone (visti in Germania)

Post pubblicato il 5 novembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia


Sono a Wiesbaden per tcworld 2008, conferenza (e fiera del settore) su comunicazione tecnica, localizzazione, terminologia e tecnologie linguistiche, dove farò un intervento sulla gestione della terminologia in Microsoft.

JTCA posterGirando per gli stand dei vari espositori sono stata attirata dal poster della Japan Technical Communicators Association.  

Chi ha letto il mio post Segnali di globalizzazione avrà già indovinato perché: i simboli dei cartelli stradali.

Mi hanno spiegato che si tratta di un nuovo tipo di etichette con istruzioni per prodotti che funzionano a elettricità. Al testo esplicativo viene associato un simbolo che fa riferimento ai cartelli stradali usati in Giappone che, a quanto pare, prendono ispirazione sia da quelli europei che da quelli americani: triangolari gialli con bordo e simbolo nero per indicare attenzione; rotondi bianchi con bordo rosso e simbolo nero per indicare divieto; rotondi blu con simbolo bianco per indicare informazioni importanti.

Per completare l’informazione viene inoltre associata una vignetta, come negli esempi qui sotto. La comunicazione è indubbiamente efficace, anche per chi non capisce una parola di giapponese! etichette giapponesi [qualità delle foto pessima ma sono fatte senza flash]

Invece sono perplessa dalla frase con cui la JTCA pubblicizza il proprio lavoro:

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