Bottoni e pulsanti

Post pubblicato il 28 aprile 2008 in blogs.technet.com/terminologia Riprendo un post di Alessandro Teglia [non più disponibile] per aggiungere qualche riferimento a termini ricorrenti nel software che sono regolarmente vittima di traduzioni superficiali. Non sono sempre errori veri e propri: spesso si tratta di calchi e scelte lessicali che subiscono l’interferenza dall’inglese, con il risultato … Leggi tutto

Dove il mouse è quasi sempre un topo

Post pubblicato il 10 marzo 2008 in blogs.technet.com/terminologia


Dopo il mio ultimo post, Prestiti e calchi in italiano, mi è venuta la curiosità di vedere se ci sono altre lingue europee in cui mouse è entrato nell’uso comune come prestito dall’inglese (entrato nel lessico italiano negli anni ’70) oppure se, come in francese, tedesco e spagnolo, è stato risemantizzato il nome dell’animale. L’uso italiano sembrerebbe l’eccezione alla regola se si considerano gli esempi da lingue europee con alfabeto latino, dove il calco è molto comune:

Lingua Termine
ceco myš
danese mus
finlandese hiiri
francese souris
islandese mús
italiano mouse
norvegese mus
olandese muis
polacco mysz
portoghese (Portogallo) rato
sloveno miška
spagnolo (Spagna) ratón
svedese mus
tedesco Maus
turco fare
ungherese egér

Basta però guardare oltre oceano per scoprire che nelle lingue europee parlate in America meridionale prevale l’uso di mouse. Questo rende il prestito mouse la scelta più diffusa, per numero di parlanti, nelle lingue neolatine:

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Prestiti e calchi in italiano

Pubblicato il 5 ottobre 2008 in blogs.technet.com/terminologia

Il prestito è un elemento di una lingua straniera che viene accolto nella propria.

Si possono distinguere tipi diversi di prestito:

  • in base all’esigenza, prestito di necessità e prestito di lusso
  • in base all’adattamento, prestito integrato e prestito non integrato

Un tipo particolare di prestito è rappresentato dal calco, dove vengono usati elementi lessicali già presenti nella propria lingua ma modellati sulle strutture di un’altra lingua. Si possono distinguere tipi diversi di calco:

  • calco semantico (di tipo omonimico o sinonimico)
  • calco lessicale, chiamato anche calco (di) traduzione e calco morfologico

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Cliccare o fare clic?

Post pubblicato il 7 marzo 2008 in blogs.technet.com/terminologia


Il verbo inglese click viene reso in italiano in due modi: fare clic e cliccare. Entrambe le voci sono contemplate come sinonimi dai dizionari della lingua italiana (cfr. la definizione di fare clic nel Dizionario Sabatini Coletti).

Cosa porta a preferire fare clic nei prodotti Microsoft? Si tratta innanzitutto di una scelta “storica”: il termine è stato introdotto almeno venti anni fa, nelle prime versioni dei prodotti per DOS, quando il mouse era una novità e cliccare non era ancora entrato nel linguaggio comune (per il Sabatini Coletti cliccare fa parte della lingua italiana solo dal 1990).

Mantenere la stessa traduzione assicura continuità terminologica tra versioni diverse dei prodotti e non costringe l’utente a familiarizzare con nuovi termini* ma soprattutto il verbo fare clic consente coerenza terminologica con la traduzione di double click, fare doppio clic, non possibile con cliccare che non ha una voce equivalente.

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