Apple, Samsung e il brevetto “pinch to zoom”

Ne stanno parlando tutti i media: Samsung dovrà pagare più di un miliardo di dollari ad Apple per aver violato alcuni brevetti dell’azienda americana. Per me la notizia è interessante anche perché evidenzia un problema di gestione della terminologia.

Uno dei brevetti di Apple riguarda infatti una delle funzionalità introdotte alcuni anni fa per i dispositivi multi touch, in inglese pinch to zoom o pinch and zoom. Descrive il movimento che si fa avvicinando o allontanando pollice e indice per ridurre o ingrandire le dimensioni di visualizzazione di un’immagine o di altri oggetti.

esempi della funzionalità

Ne avevo già parlato nel 2009 in “pinch” non è solo pizzicare, evidenziando un problema terminologico nella versione italiana dei prodotti Apple che persiste tuttora.

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Stati Uniti: iPad sinonimo di tablet?

In inglese il nome iPad starebbe subendo un processo di volgarizzazione del marchio e starebbe diventando una parola del lessico comune.

immagine di iPad È quanto afferma un articolo ripreso da molti media americani. Negli Stati Uniti, a quanto pare, se si descrive il concetto “tablet (computer)” chiedendo di identificarlo con il nome, la maggior parte delle persone risponde “iPad” (un iponimo). Non viene fornito alcun dettaglio sulla ricerca ma viene tratta la conclusione che nell’inglese americano il marchionimo di Apple potrebbe presto diventare un nome comune, come è successo con thermos, frisbee, velcro e teflon e anche con iPod, che ormai designa qualsiasi lettore di file audio.

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I nomi dei browser

icone browserHow to name a web browser (by those who have) raccoglie alcuni dettagli sull’origine dei nomi dei browser più noti.

Internet Explorer è un nome trasparente e descrittivo che risale al 1995, quando non tutti avevano ancora le idee chiare su cosa si potesse fare su Internet. Poteva richiamare lo slogan usato da Microsoft in quegli anni, “Where do you want to go today?”, e c’era sicuramente un riferimento non troppo velato al nome del principale concorrente dell’epoca, Netscape Navigator: c’è chi si limita a navigare e chi invece esplora.

Mozilla inizialmente era un nome in codice di Netscape Navigator e stando a una leggenda metropolitana sarebbe una parola macedonia formata da Mosaic + killer perché il browser avrebbe dovuto eliminare dal mercato Mosaic, al tempo l’unico concorrente. Nel logo appariva il mostro Godzilla.

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“Stay hungry. Stay foolish” in italiano

Morgaine, una lettrice del blog, mi ha scritto a proposito di Stay hungry. Stay foolish, la frase pronunciata da Steve Jobs a conclusione dell’ormai famoso discorso ai laureandi di Stanford.

Stay hungry. Stay foolish. Contesto: Jobs aveva spiegato che la frase non era sua ma era apparsa sull’ultimo numero di Whole Earth Catalog, una rivista “alternativa” della controcultura americana che era stata una specie di bibbia per la sua generazione.

Morgaine mi ha chiesto di parlarne perché la traduzione scelta da quasi tutti i media italiani, Siate affamati, siate folli, non è corretta.

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Tecnologia, frutta e marchi registrati

The fruits of technological innovation, citato in Apple, Blackberry & Orange, ipotizza che per alcuni prodotti tecnologici vengano scelti nomi di frutta in modo che gli utenti associno le connotazioni positive evocate dai frutti ai prodotti stessi.

Probabilmente c’è anche un altro motivo: per un produttore è più facile riuscire a ottenere la protezione giuridica tramite marchio registrato se il nome proposto non è associabile alle caratteristiche del prodotto o del servizio.

Stati Uniti: trademark distinctiveness

In un aggiornamento a Facebook, face, book e marchi registrati avevo già accennato agli Stati Uniti, dove un marchio è registrabile se soddisfa varie condizioni, tra cui la capacità distintiva (distinctiveness). Per determinarla, si fa riferimento al cosiddetto spectrum of distinctiveness, una scala lungo la quale vengono posizionati i nomi sottoposti a registrazione: a un’estremità si collocano quelli generici e all’altra quelli di fantasia, passando per nomi descrittivi, suggestivi e arbitrari.

spectrum of distinctiveness

Maggiore è l’originalità di un marchio, maggiore è la protezione giuridica: i nomi inventati (fanciful) sono immediatamente registrabili.

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“pinch” non è solo pizzicare

Nei dispositivi con touch screen i comandi più comuni vengono eseguiti con movimenti specifici dello stilo, delle dita o delle mani. Nell’iPhone, nell’iPod e nei Tablet PC con Windows 7, come pure in alcuni touchpad, ci sono due gesti associati alla visualizzazione di oggetti grazie ai quali immagini, pagine e documenti si possono rimpicciolire o … Leggi tutto

Boot, reboot e bootstrap

Mi sa che è deformazione professionale, perché ogni volta che sento Unknown Caller degli U2 faccio caso ai riferimenti informatici nel testo. Credo proprio che Bono usi un Mac: “Force quit and move to trash” (cfr. uscita forzata e trascinare nel cestino in italiano) Più trasparente e subito comprensibile un’altra metafora, quella di azzerare tutto … Leggi tutto

Ancora sulle parole dell’anno

Post pubblicato il 12 gennaio 2009 in blogs.technet.com/terminologia Negli USA bailout è appena stata confermata parola dell’anno 2008 anche dall’American Dialect Society (ADS). Il comunicato stampa include altre parole rilevanti, divise per categorie. Alcuni esempi che ho trovato interessanti: Nella categoria più probabilità di successo, le parole formate a partire da tw-, tweet– e twitt-. Grazie … Leggi tutto