Citazioni in inglese e in italiano

Oxford Dictionary of Humorous QuotationsA Witty, Impressive Quotefest, recensione di una nuova raccolta di frasi umoristiche inglesi, mi ha ricordato quanto siano apprezzate le citazioni nei paesi di lingua inglese: vengono pubblicate innumerevoli raccolte di aforismi, quasi tutti i libri hanno un esergo, ai corsi di presentazioni viene suggerito di citare frasi ad effetto ecc.

Continuo a pensare che questo apprezzamento per le citazioni sia un esempio di differenza culturale e che in italiano un uso eccessivo possa invece risultare irritante, specialmente in contesti non letterari. Ricordo, ad esempio, che gli aforismi che apparivano all’inizio di ogni capitolo di un manuale del software americano Publisher erano stati eliminati dalla versione italiana perché sarebbero risultati fuori luogo.

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MAIUSCOLI e Maiuscole

In un commento al post sul corsivo è stato citato il maiuscoletto*, che ha la caratteristica di prevedere le due varianti di altezza minuscolo e maiuscolo anche se quest’ultima è identica al maiuscolo standard:

maiuscoletto

Esempio da Stone Soup di Jan EliotMi chiedo se ci sia un nome che descrive invece i tipi di carattere che hanno lettere uguali per maiuscole e minuscole, con l’unica eccezione della vocale I, come si può notare in buona parte dei fumetti americani e inglesi.  

Nell’esempio della vignetta la I che rappresenta il pronome personale è diversa dalla I di It a inizio frase e dalle altre I, mentre le P di Paris e di place e le altre lettere appaiono identiche. 

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Potenziale e passione

Torno sulla parola passione per aggiungere un esempio fatto qualche anno fa al convegno Tradurre: formazione e professione, dove ero intervenuta come terminologa di Microsoft.

Avevo parlato di analisi di localizzabilità con vari esempi, tra cui le valutazioni preliminari del testo usato in comunicazioni marketing e pubblicitarie per capire se possa funzionare anche nella traduzione in altre lingue e per altri mercati.

Your potential. Our passion.Avevo fatto riferimento specifico alle tagline, le frasi brevi e memorabili che sintetizzano l’essenza di un prodotto o di un marchio, con un esempio allora attuale di Microsoft:

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Forensic e forense

The IATE term of the week di questa settimana è forensic psychologist, un professionista che lavora in ambito giudiziario o penale, in italiano psicologo forense (il termine è apparso nei media in seguito al processo all’attentatore norvegese Anders Breivik).

Sarei curiosa di sapere se, incontrando i termini per la prima volta, un italiano e un inglese senza conoscenze specifiche possano dare un’interpretazione diversa dell’aggettivo.

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Starnuti e raffreddore

Domenica piovosa e umida, a dar retta alle mamme è alto il rischio di raffreddore. Per chi è rimasto in casa per evitarlo, qualche nota e suggerimento di lettura.

Blessings and Well Wishes analizza l’origine di [God] bless you, equivalente al nostro salute! come risposta agli starnuti. L’origine dell’espressione è probabilmente legata alle epidemie di peste: quando qualcuno starnutiva, la benedizione divina era invocata per evitargli la malattia o, prevedendo contagio e prossima dipartita, per raccomandarlo a Dio. Esisteva anche la credenza che uno starnuto particolarmente violento potesse espellere l’anima e l’invocazione voleva impedire che il diavolo se ne impossessasse.

Sia starnutire in italiano che sneeze in inglese avrebbero elementi di fonosimbolismo e la risposta spagnola ¡Jesús! /xe’sus/ a me ha sempre fatto pensare allo starnuto stesso. E a proposito di onomatopee, ecco un esempio di ideofoni e parole (sniff, cough, hack, snort, honk)* che in inglese possono rappresentare graficamente il raffreddore nei fumetti:

SNIFF COUGH HACK SNORT HONK

A-CHOO GAK SNIFF SNORT Phlegm COUGH

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Il doppiaggese

Il Portale Treccani parla di doppiaggio nello speciale Perdere la faccia, metterci la voce. Molto interessante Doppiaggese, filmese e lingua italiana di Fabio Rossi. Un estratto:

Lo scaricatore di porto parla come un lord

Indubbiamente il doppiaggese, vale a dire la varietà di lingua propria dei film doppiati, ha influenzato direttamente non soltanto l’intera lingua del cinema italiano (il cosiddetto filmese), ma anche l’italiano scritto e parlato tout court, e questo non tanto in virtù dei numerosi calchi, soprattutto dall’inglese, di cui son prodighi i nostri doppiatori (dacci un taglio,da cut it out, invece di piantala o finiscila; ci puoi scommettere!, da you bet!, o you can bet!, invece di senza dubbio!, naturalmente!, lo credo bene! e simili; e ancora non c’è problema invece di va bene; sono fiero invece di sono orgoglioso, mi fa piacere; tranquilli! invece di zitti!, silenzio! ecc.; dipartimento invece di ministero; realizzare invece di accorgersi, rendersi conto di; essere in condizione di fare anziché poter fare; suggestione invece di suggerimento, e tanti altri ancora), ma soprattutto per quella generale impressione di artificiosa formalità e azzeramento delle varietà tipica di quasi tutti i doppiaggi, nei quali lo scaricatore di porto parla come l’avvocato, al massimo con l’aggiunta del turpiloquio ma, ad accrescere l’inverosimiglianza dell’operazione, sempre in una dizione ineccepibile e scevra d’ogni inflessione regionale.

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Trenitalia o Trenispagna?

Trenitalia ha rinnovato il proprio sito e ora si possono acquistare biglietti solo per le Frecce: i famigerati treni regionali sono ignorati dai risultati di ricerca.

Dov’è Lugo?

Cercando un treno da Lugo (cittadina in provincia di Ravenna) a Bologna ho comunque ottenuto un risultato curioso: Trenitalia prevede una durata di 1 gg 15:24, quasi 40 ore, per quello che dovrebbe essere un tragitto di circa 50 km.

trenitalia

Eh sì, TrenITALIA presuppone che una ricerca per Lugo, fatta nella home page italiana di un sito italiano, debba per forza riguardare la città della Spagna e non della Romagna!

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2 anni: 25 parole in inglese e in italiano

Parole e valutazione dell’apprendimento del linguaggio

È di questi giorni la notizia di una ricerca relativa a un test molto semplice, ricavato da un elenco di parole di controllo (cfr. MacArthur-Bates Communicative Development Inventory, CDI), che permette di identificare potenziali problemi di apprendimento del linguaggio nei bambini di età compresa tra i 24 e i 35 mesi e prevedere quindi interventi di logopedia.

Ne parla anche il Corriere della Sera, con una notevole approssimazione. In Quelle 25 parole da sapere a 2 anni si legge, tra le altre cose:

In genere, le parole pronunciate a due anni sono fra 70 e 225, ma venticinque di queste (mamma, papà, ciao, giocattoli, cane, gatto, bambino, latte, succo di frutta, palla, sì, no, naso, occhio, banana, biscotto, macchina, caldo, grazie, bagno, scarpa, cappello, libro, andati, di più) devono comparire per forza nel vocabolario del piccolo, perché sono quelle considerate base e la loro mancata conoscenza potrebbe essere indice di qualche problema di apprendimento assai più grave di un semplice «ritardo linguistico».

Parole inglesi e parole italiane

La giornalista si è limitata a tradurre letteralmente in italiano l’elenco delle parole che dovrebbe conoscere un bambino inglese di due anni (mummy, daddy, hello, dog, cat, baby, milk, juice, ball, yes, no, nose, eye, banana, biscuit, car, hot, thank you, bath, shoe, hat, book, all gone, more, bye bye), senza verificare se l’elenco avesse senso anche per un coetaneo italiano.

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Il CAI è radical chic?

Il Club Alpino Italiano ha iniziato il 2012 convertendo le due pubblicazioni riservate ai soci in una nuova rivista cartacea, montagne360°, e in una rivista online, Lo scarpone.

imageNell’ultimo numero di montagne360° c’è un articolo che inizia così:

Ciaspole, ciaspe, craspe, ciastre, e via di seguito, a seconda delle valli e delle regioni. I radical chic delle metropoli del nord (quelli che dicono di amare il climbing, il trekking, la fitness e lo shopping) preferiscono chiamarle snow shoes. Ma sempre di racchette da neve si tratta.

Il riferimento all’itanglese mi ha fatta sorridere non solo perché vivo a Milano ma anche perché proprio nel sito di Lo scarpone campeggia la scritta l’house organ del Club Alpino Italiano.

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