Zucche, cocomeri e altri grandi frutti di Halloween!

Ormai è noto che il Grande cocomero dei Peanuts nell’originale inglese in realtà è una zucca, Great Pumpkin. Quando ho visto Grande cetriolo nella striscia tradotta in italiano mi è venuta subito la curiosità di sapere che altro frutto fosse stato usato nell’originale perché ho pensato che Great Cucumber fosse poco probabile. Ho scoperto che è un acino d’uva:

Nella striscia il nome di entità alternativa Great Grape funziona non solo perché l’uva è un altro frutto autunnale, quindi coerente con il contesto di notte di Halloween, ma anche perché è un nome immaginario in cui si riconoscono due costrutti che in inglese sono ricorrenti in giochi di parole e in nomi memorabili:

  • allitterazione, la ripetizione di una stessa consonante o sillaba in parole contigue, qui a inizio parola: grgr 
  • coppia minima: due parole di una stessa lingua che si differenziano per un solo fonema, collocato nella stessa posizione in entrambe, qui /ɡreɪt/ vs /ɡreɪp/  (altri esempi in Coppia minima per sorridere in absentia). 

Continua a leggere   >>

Punti di vista: davvero ci interessa demure?

Nelle scorse settimane avete notato il proliferare di articoli in italiano sulla parola inglese demure, tormentone su TikTok? Alcuni esempi di titoli:

Foto della tiktoker Jools Lebron con didascalia “How to be demure and modest and respectful at the work place”. Titoli italiani: 1 Cosa vuol dire demure; 2 Demure: tutto sul nuovo trend (nato su TikTok) di cui tutti parlano; 3 Cos'è questo demure di cui parlano tutti; 4 Demure, il trend di TikTok conquista tutte: da Kamala Harris a Jennifer Lopez; 5 Che cosa significa demure e perché vogliamo esserlo tutti: dal trend TikTok alla Casa Bianca
(nella foto l’influencer statunitense Jools Lebron che ha fatto diventare virale la parola demure)

Gli articoli sono molti simili: riprendono testi in inglese, tradotti più o meno letteralmente, e tutti gli esempi d’uso sono in inglese e riguardano persone americane. I titoli italiani inducono a pensare che sia un argomento che ci riguarda direttamente (tutti ne parlano… [noi] vogliamo… vorremmo…), e invece non viene fatto nessun esempio d’uso in italiano o in contesti italiani.

È un fenomeno ricorrente nei nostri media: ci viene riproposta pedissequamente qualsiasi tendenza del mondo anglofono, come se tutto ciò che è rilevante in inglese debba esserlo automaticamente anche in italiano. 

Indipendentemente dall’argomento, spesso si ha l’impressione che chi ricicla le notizie non si faccia alcuna domanda sull’effettiva rilevanza in un contesto culturale diverso e sui destinatari del testo, e quindi non cerchi di capire se nel passaggio dall’inglese alla traduzione è necessario cambiare il punto di vista e operare adattamenti al testo, ad esempio integrandolo con informazioni aggiuntive.

Continua a leggere   >>

Eriksson “primo manager inglese d’Oltremanica”

Ecco come una delle principali agenzia di stampa italiane ha dato la notizia della scomparsa del noto allenatore di calcio svedese Sven-Göran Eriksson:

Il titolo dell’articolo poi è stato modificato ma nel testo è rimasta una palese traduzione errata e incompetente dall’inglese:

Sven-Göran Eriksson, England’s first overseas manager and winner of multiple honours at club level, has died at the age of 76.

Posso immaginare la fretta di pubblicare subito una notizia rilevante, ma stupisce comunque che chi ha tradotto (no, non è traduzione automatica!) non abbia capito che England’s non significa “inglese” ma dell’Inghilterra nel senso di nazionale di calcio, e che in questo contesto calcistico manager è un falso amico: equivale a commissario tecnico (in italiano spesso chiamato informalmente mister, un altro falso amico).

Continua a leggere   >>

Paperino: giovane oca fraintesa?

tweet di Ej Dickson: In honor of Donald Duck’s 90th birthday, I’m going to explain how I learned that Italians are obsessed with him and don’t give a shit about Mickey Mouse, and it’s going to be a thread

Paperino (Donald Duck in inglese) ha appena compiuto 90 anni. Tra chi ha ricordato la ricorrenza c’è anche una giornalista americana che su Twitter / X ha voluto spiegare perché in Italia, a differenza degli Stati Uniti, Paperino viene preferito a Topolino. I suoi tweet hanno avuto grande visibilità ma alcune affermazioni malinformate hanno suscitato parecchie reazioni tra i lettori italiani.

Non entro nel merito delle considerazioni pseudoantropologiche, però prendo spunto dalle osservazioni sul nome Paperino perché dimostrano che non sempre è sufficiente rivolgersi a una qualsiasi persona di madrelingua, come l’informatore della giornalista, per ricevere informazioni adeguate e rilevanti su questioni linguistiche.

In sintesi, la giornalista ha riportato un’interpretazione letterale del nome Paperino e si è dichiarata stupita che Donald Duck, un’anatra, sia diventato un’oca non ancora giunta a maturità, un pulcino (“a baby goose”):

Continua a leggere   >>

Bing: intelligenza artificiale, domande poco reali(stiche)

Microsoft ha annunciato un aggiornamento delle funzioni di ricerca basate su intelligenza artificiale del proprio motore di ricerca Bing, che ora ricorre a GPT-4, versione più avanzata di Chat GPT.

Sarei curiosa di sapere se anche la localizzazione italiana della pagina di presentazione è opera dell’intelligenza artificiale. Ho infatti qualche perplessità su alcuni degli esempi che dovrebbero invogliare gli utenti italiani a ricorrere a Bing.

Schermata “Presentazione del nuovo Bing. Fai domande reali. Ottieni risposte complete. Chatta e crea.” con esempi: 1 Crea un gustoso menu di 3 portate; 2 Aiutami a trovare un animale di compagnia; 3 Scrivi un poema in rima; 4 Mi serve aiuto per pianificare la battuta di pesca.

Microsoft afferma “Grazie a questa serie di funzioni basate sull’intelligenza artificiale, è possibile: Fai [sic] una domanda vera e propria”. Gli esempi che ho riportato qui sopra mi sembrano invece poco realistici.

Dubito infatti che un parlante nativo italiano alla ricerca di ricette opterebbe proprio per le parole gustoso menu (scelta e posizione dell’aggettivo), o che cercherebbe un cane o un gatto, indifferentemente, descrivendolo come animale di compagnia, o che si rivolgerebbe a un bot con mi serve aiuto. E non credo che pianificare una battuta di pesca sia un’attività comune in cui ci si identifica facilmente.

Continua a leggere   >>

Novità “emojologiche” 2021

Esempi di titoli: 1 Pregnant man and multiracial handshake emojis unveiled before launch; 2 Google: aggiornate le emoji, ora sono più universali e autentiche; 3 ;icrosoft’s new 3D emoji include Clippy coming back to life in Office

Il 17 luglio è World Emoji Day e i media hanno dato risalto a notizie varie, tra cui risaltano il restyling delle emoji di Microsoft e di Google e nuove emoji che, se approvate, potremmo avere sui nostri telefoni tra qualche mese.

Il consorzio Unicode ha esaminato varie proposte di nuove emoji e ne selezionate circa 40, raccolte in Draft Emoji Candidates: ci sono faccine, persone, gesti fatti con le dita e con le mani, elementi naturali e oggetti di vario genere. Per ciascuna si può leggere il documento (proposal) con dettagli sull’ideazione e i potenziali usi.

Batterie, stampelle e una nuova ricetta 

Continua a leggere   >>

Come si chiamano i cookie dei siti inglesi?

immagine della casella di ricerca con il completamento automatico per DO BRITISH... che ha come primo suggerimento DO BRITISH WEBSITES USE BISCUITS

Qualche buontempone americano si è divertito con la funzione di completamento automatico di Google e ha fatto in modo che digitando do British… il primo suggerimento per completare la query di ricerca sia quello che si vede nell’immagine: do British websites use biscuits?

È una spiritosaggine virale che circola da molti anni e sfrutta una nota differenza alimentare tra inglese britannico e americano: i biscotti sono biscuit nel Regno Unito e cookie in America. Ovviamente tutt’altra storia per i cookie informatici: si chiamano allo stesso modo in tutte le varietà di inglese.

Continua a leggere   >>

Quanti sono i continenti? Dipende dalla lingua!

Covid: primi casi in Antartide, virus in tutti 7 continenti. 36 persone contagiate nella stazione ricerca Bernardo O’Higgins

Questa è sicuramente una notizia tradotta perché è nei paesi di lingua inglese che si contano sette continenti: Asia, Africa, North America, South America, Antarctica, Europe, Australia (si distingue tra Nordamerica e Sudamerica).

Non è così in italiano! Tradizionalmente si consideravano solo le terre abitate e si contavano cinque continenti: Africa, America, Europa, Asia, Oceania, come nella rappresentazione dei cerchi olimpici. Ora invece si include anche l’Antartide e quindi i continenti sono sei.

Continua a leggere   >>

Cuori, mascherine e traduzione

hashtag #WearAMask e #IndossaLaMascherina

Nell’interfaccia web di Twitter viene associata automaticamente un’emoji (“hashflag”) ad alcuni hashtag promozionali o ad alta visibilità. Ora tra questi c’è un’intera serie plurilingue che invita all’uso della mascherina, sul modello dell’inglese #WearAMask.

E c’è anche una sorpresa: se si segnala il proprio Mi piace “cuorando” un tweet che contiene uno di questi hashtag, nel passaggio dal cuoricino vuoto cuore bianco a quello rosso cuore rosso appare brevemente una faccina con la mascherina emoji mascherina.

#WearAMask in italiano

È una trovata simpatica che però si fa notare anche per alcuni aspetti linguistici.

Continua a leggere   >>

Storie di lupi mannari (e di traduzione)

vignetta in inglese: immagine di lupo mannaro con metodi per ammazzarlo (silver bullet, heart removal, decapitation)
Immagine via social media

Mi ricollego al silver bullet descritto in Munizioni d’argento contro il coronavirus? per un dettaglio etimologico: licantropo e lupo mannaro in italiano e werewolf in inglese e Werwolf in tedesco sono parole con origini diverse ma che condividono lo stesso significato letterale di uomo+lupo.

Licantropo deriva dal greco lykánthrōpos, composto di lýkos “lupo” e ánthrōpos “uomo”. L’aggettivo mannaro di lupo mannaro deriva dal latino volgare (lupum) *hominarium, a sua volta da homo –mĭnis. In inglese were in werewolf è riconducibile all’inglese antico wer, “uomo”, di origine germanica che si ritrova anche nel tedesco Werwolf (cfr. anche il latino vir).

Continua a leggere   >>

Il “super duper missile” di Trump

Notizia dagli Stati Uniti: alla Casa Bianca è stata presentata la bandiera della neonata Space Force e Trump ne ha approfittato per annunciare lo sviluppo di un nuovo missile:

La descrizione di Trump, I call it the super duper missile, ha suscitato innumerevoli ironie e ci offre anche un esempio di frase molto elementare che però presenta qualche difficoltà di traduzione.

Super duper

Il significato di super duper (o superduper) si descrive facilmente: vuol dire ottimo, superlativo, eccezionale, eccelso, impareggiabile. Nessuna di queste opzioni però sarebbe adeguata in una traduzione italiana perché non tiene conto delle connotazioni dell’aggettivo.

Continua a leggere   >>

Spumante e Yorkshire pudding

Su vari media italiani sono apparsi gli stessi dettagli sui festeggiamenti per il Brexit Day dello scorso 31 gennaio: 

Gli ultimi 60 minuti degli inglesi in Europa sono stati scanditi da un orologio luminoso proiettato su Downing Street, la residenza del primo ministro: all’interno, Boris Johnson e i suoi ministri brindavano con spumante inglese accompagnato dal tradizionalissimo roast beef e Yorkshire pudding.

Trovo curioso che venga spiegato cos’è Downing Street, informazione nota credo a chiunque abbia studiato inglese e/o segua la politica estera, ma non cos’è lo Yorkshire pudding.

Forse però non tutti i lettori sanno che non è un dolce, confusi dall’accezione più nota? In italiano infatti l’anglicismo pudding indica quasi esclusivamente un tipo di budino cotto a bagnomaria, un significato più ristretto che in inglese.

Continua a leggere   >>

Questioni di lessico sui media italiani

Un'italiana contro l'Oxford Dictionary per difendere il significato della parola “donna”. Una campagna online contro i sinonimi dispregiativi del termine. Ma per ora il famoso dizionario non risponde. Chi dice “donna” dice “poco di buono”, “puledra”, addirittura “cagna”. Almeno stando all'autorevole Oxford Dictionary, compilato da Oxford University Press e in parte sovvenzionato con fondi governativi.

L’immagine mostra titolo, sottotitolo e incipit di una notizia linguistica apparsa all’inizio di agosto 2019 su un noto quotidiano.

Senza procedere nella lettura, provate a riflettere sulle informazioni che ricavate sulla parola in discussione e sul dizionario in cui appare. Vi è del tutto chiaro di che lingua si tratta e in che contesto vengono usate le parole tra virgolette, oppure rilevate qualche ambiguità?  

Continua a leggere   >>

Rifiuti sull’Everest malamente quantificati

Negli articoli tradotti dall’inglese dalle redazioni di alcuni media italiani si trovano spesso errori molto visibili, come questo segnalato da @dandandin e apparso in più testate:

Everest, i volontari ripuliscono la grande montagna: tra i rifiuti spuntano 4 cadaveri. Una spedizione di pulizia sull'Everest ha rimosso 12,1 tonnellate (10,976 kg) di spazzatura e 4 cadaveri dalla montagna più alta del mondo.

Se ci si rivolge a un pubblico italiano, 12,1 tonnellate sono 12.000 kg e non poco meno di 11 kg, come invece ha scritto il maldestro giornalista che non ha tenuto conto di varie differenze tra inglese e italiano.

Tre diverse tonnellate

Continua a leggere   >>