Significato adulterato

Ho un debole per i giochi di e con le parole della striscia americana Pearls Before Swine, quasi sempre improponibili in altre lingue e culture a parte qualche eccezione:

Pig, personaggio tonto, legge il giornale e dice “this man’s leaving his wide for acting too much like an adult”; Goat guarda e dice “that’s not the meaning of adultery”

L’errore di Pig è un esempio di paretimologia, l’accostamento sul piano sincronico di due parole con etimologia diversa: adulto deriva dal latino adultus “cresciuto”, da adolescĕre “crescere”, mentre adulterio deriva dal latino adulterium, derivato di adulterare, “rendere diverso”, der. di alter “altro”, con il prefisso ad-.    

Anche questa striscia funziona con lo stesso meccanismo:

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Nuovo look per le icone di Facebook

vecchie e nuove icone icone amici in Facebook

Le icone di Facebook che rappresentano amici e gruppi sono state aggiornate: la design manager Caitlin Winner spiega come e perché in How We Changed the Facebook Friends Icon (una sintesi in italiano qui).

Sono considerazioni molto interessanti, tipiche delle valutazioni di globalizzazione, che prendono in considerazione diversi tipi di aspetti culturali in aggiunta a quelli grafici.

Il dettaglio più evidente riguarda la figura femminile: ora non è più alle spalle di quella maschile, prima prominente, ma è posizionata praticamente sullo stesso piano nell’icona degli amici (a destra) ed è invece davanti alle altre in quella dei gruppi.

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Black weekend in piena estate

foto cartello: BLACK WEEKEND VENERDÌ 3 E SABATO 4 LUGLIO. APERTURA STRAORDINARIA FINO ALLE 22.30

Qualche giorno prima che iniziassero i saldi estivi del 2015 ho notato l’enorme scritta BLACK WEEKEND sulla vetrina di un negozio italiano di abbigliamento.

Immagino che l’idea sia venuta pensando al Black Friday americano. Negli Stati Uniti è il nome dato al quarto venerdì di novembre, subito dopo Thanksgiving, ed è la giornata tradizionalmente dedicata agli acquisti grazie a offerte speciali e grandi sconti.  

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Terminologia, traduzione e DNA

immagine di DNA da In My Own TermsIn Terminology: The DNA of Translation Patricia Brenes paragona al DNA la terminologia finalizzata alla traduzione.

È una metafora efficace, in particolare per l’idea che i dati terminologici che vengono accumulati nei database terminologici senza un’analisi adeguata sono come il DNA spazzatura (junk DNA), di cui non si conosce ancora bene la funzione ma si sa che potrebbe avere un ruolo in alterazioni e mutazioni indesiderate.

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Graecum est, non legitur → It’s all Greek to me

all greek to meQuando non si capisce nulla di qualcosa o di quello che dice qualcuno, in inglese si può dire It’s (all) Greek to me. L’espressione viene fatta risalire a Shakespeare, che l’aveva usata in Giulio Cesare, ma era già apparsa anni prima nella traduzione di un’opera teatrale italiana.

Pare che la frase facesse riferimento alla difficoltà dei monaci amanuensi quando trovavano citazioni in greco all’interno dei testi in latino. La loro soluzione era sostituirle con un’annotazione che indicava che era impossibile leggerle, Graecum est, non legitur (oppure Graeca sunt, non leguntur o Graecum est; non potest legi). Altri dettagli in Is It All Greek To You? Thank Medieval Monks, And The Bard, For The Phrase.

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manager americano ≠ manager italiano

[2015] Barack Obama ha annunciato una riforma delle norme sul pagamento degli straordinari, finora garantiti solo ad alcune categorie di lavoratori: dettagli in Obama Plans to Expand Overtime Eligibility for Millions. Nella notizia riportata del corrispondente dagli Stati Uniti di un quotidiano italiano si legge:

Sino ad oggi era possibile eludere il pagamento di straordinari, inquadrando come «manager» qualunque dipendente con salario sopra i 455 dollari a settimana, o 23.660 dollari l’anno. La qualifica conferiva competenze di supervisione, spesso assai limitate, ma soprattutto l’ineleggibilità al pagamento di lavoro extra.  – F. Semprini in La Stampa

Il riferimento a manager è tra virgolette e viene indicato che si tratta di attività di supervisione, ma mi pare comunque un esempio di maledizione della conoscenza: credo che il giornalista avrebbe dovuto chiarire esplicitamente che il significato che attribuiamo alla parola manager in italiano non corrisponde a quello di manager in inglese. Inoltre, il verbo inquadrare (“organizzare i dipendenti in ruoli e organici”) fa pensare a un preciso uso amministrativo della parola manager ed è quindi probabile che i lettori abbiano qualche perplessità.

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Greferendum, Grexit, Grimbo, Gredge…

La crisi greca ha dato origine a diversi neologismi. I più noti sono parole macedonia nate in inglese e che hanno come primo elemento le due lettere iniziali di Greece.

Greferendum (in italiano anche grereferendum) è il più recente, nato come hashtag su Twitter per il referendum che avrà luogo in Grecia il 5 luglio. È stato subito adottato in più lingue, molto efficace non solo perché referendum è un internazionalismo ma anche perché fa pensare a un altro neologismo ormai notissimo, Grexit.
EXIT - GREXIT

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Defilato o difilato?

link a video con il titolo L’auto nel posto dei disabili? La “punizione” è esemplareHo apprezzato la beffa subita da un brasiliano che aveva parcheggiato abusivamente l’auto in un posto riservato ai disabili: se l’è ritrovata coperta di Post-It, con una folla che osservava divertita la sua reazione.

Un video lo mostra stizzito che libera alla bell’e meglio i vetri e poi se ne va in gran fretta. Nella didascalia si legge che è andato via defilato senza commentare.

Ho subito pensato a un malapropismo: defilato (celato, dissimulato, fatto in modo da non essere visto) anziché difilato (direttamente e velocemente).

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Anacronismi lessicali

Il linguista americano Ben Zimmer usa il termine anachronym per descrivere parole o espressioni che identificano un concetto che si è evoluto e non è più coerente con l’etimo o con la metafora di origine. Due esempi comuni a inglese e italiano sono riagganciare (il telefono) e selfie, parola recentissima ma che ha già subito uno slittamento di significato e non è più esclusivamente una foto di se stessi (self) scattata da sé.

striscia di Chris Hallbeck – maximumble.com

Potete trovare altri esempi per l’inglese in 15 common expressions younger generations won’t understand (ad es. roll, “arrotolare”, per alzare e abbassare i finestrini delle auto, broken record, il disco incantato/rotto metafora per chi ripete la stessa cosa, il verbo tape per registrare audio o video anche se non si usa alcun nastro).

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Non è Paris, Texas

Che lettore tipico avrà avuto in mente chi ha scritto questo titolo in un sito di notizie?

Testo del titolo: “La città di Parigi, la capitale della Francia, ha formalizzato la sua candidatura alle Olimpiadi del 2024”

Specificare che Parigi è una città e che è la capitale della Francia ha senso in un contesto non europeo, ma è ridondante se il lettore è italiano: sono informazioni che fanno parte delle conoscenze enciclopediche di chiunque abbia fatto la scuola dell’obbligo.

Sicuramente si tratta di un titolo tradotto, ma anche le traduzioni più banali possono richiedere interventi di adattamento.


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Bomber e altri (pseudo)anglicismi

immagine dell'articolo

Ieri The Times ha pubblicato Italians resist an English invasion on the language front (con paywall, ma si può leggere qui).

L’articolo afferma che oggi l’Accademia della Crusca, descritta come la linguistic elite italiana, terrà un emergency summit per fermare l’invasione di anglicismi che sta minacciando la nostra cultura. Verrà istituita una commissione di risposta rapida che dia la caccia a politici, burocrati e giornalisti che introducono parole inglesi per fornire loro alternative italiane.

Il pezzo è brillante ma le preoccupazioni e alcune affermazioni attribuite ai linguisti italiani mi sembrano romanzate: lo scorso febbraio ero al convegno dell’Accademia della Crusca dove erano state annunciate iniziative sugli anglicismi, riassunte da Annamaria Testa in #dilloinitaliano: quello che è successo, e non ricordo allarmismi estremi.   

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Terminologia per la Giornata mondiale del rifugiato


Aggiornamento – Le informazioni che seguono fanno riferimento ai documenti consultabili nel 2015. Il glossario dell’European Migration Network è stato in seguito aggiornato e da maggio 2018 è disponibile nella versione 6.0 sia in inglese che in italiano.


Oggi 20 giugno [2015] è la Giornata mondiale del rifugiato (World Refugee Day), istituita dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e descritta anche con altri nomi: del rifugiato e del migrante / del migrante e del rifugiato / dei rifugiati / dei profughi ecc.

Le varianti sono sintomatiche di una certa confusione terminologica su questi temi: nell’ambito delle organizzazioni internazionali che se ne occupano, rifugiato, migrante e profugo non sono termini equivalenti ma identificano concetti diversi, e si notano anche differenze d’uso tra le diverse organizzazioni.  

Asylum and Migration Glossary 3.0 – European Migration Network

Glossario sull’asilo e la migrazione dell’EMN

Una risorsa molto utile per risolvere le ambiguità è il glossario multilingue curato dall’European Migration Network. Nella versione 3.0 (2014), disponibile solo in inglese ma con indice anche in italiano, ogni termine inglese viene definito in contesto UE e il concetto che identifica viene confrontato, se diverso, con quelli in altri contesti globali o di altre organizzazioni.

Per ciascuna voce sono indicati i termini corrispondenti in tutte le lingue ufficiali dell’UE e in norvegese, come si può vedere in questo esempio per refugee:

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Migrazione: reinsediamento e ricollocazione

Due termini chiave all’interno dell’Agenda europea sulla migrazione sono reinsediamento e ricollocazione.

Reinsediamento

resettlement

Nel contesto dell’Unione europea, il reinsediamento è “il trasferimento di cittadini di paesi terzi o apolidi, riconosciuti bisognosi di protezione internazionale, in uno Stato membro dell’UE in cui sono ammessi per motivi umanitari o come rifugiati” (freccia282 verso l’UE).

Corrisponde  al concetto che in inglese è identificato come resettlement anche da altre organizzazioni e agenzie internazionali, cfr. glossari UNHCR e IOM.

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