Trend(ing) topics, nuove “tendenze”

Sui social media gli argomenti che in uno specifico momento godono di maggiore popolarità si chiamano trending topics, in forma abbreviata TT.

grafico che mostra le occorrenze di trend topic vs trending topic trend topic vs trending topic nei tre principali quotidiani italianHo notato che in Italia molti li chiamano invece trend topics, probabilmente perché non hanno interpretato correttamente la locuzione inglese.

La parola trending in trending topic è un aggettivo. Deriva dal verbo trend, che ha come significato primario “tendere” nel senso di “volgersi in una direzione”, ma che ultimamente ha acquisito una nuova accezione, specifica del web, descritta nella definizione di Oxford Dictionaries:

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Terminologia svizzera: il concubinato

Titolo di una notizia della Radiotelevisione Svizzera:

Svizzera, primo via libera all'adozione del configlio – Per il Consiglio degli Stati, anche omosessuali e i concubini dovrebbero poter adottare il figliastro, per dare maggior protezione giuridica ai bambini

Mi ha colpita l’uso delle tre parole evidenziate, per motivi diversi.

Configlio – Dopo un breve interesse iniziale, mi pare che nei media italiani sia già scomparso il neologismo configlio, proposto recentemente da Francesco Sabatini. Sono sorpresa di vederlo già acclimatato in Svizzera, ma è una conferma che la parola ha tutti i requisiti per potersi affermare anche in Italia.   

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A Treviglio, caos da kiss & ride!

Una notizia del Corriere della Sera segnalata da un lettore del blog:

Treviglio – Corsie, pensiline e scritte in inglese. Caos nel piazzale della stazione. La scritta «kiss & ride» indica la sosta breve, ma molti automobilisti non conoscono il significato.

A Treviglio (BG) il comune ha modificato la viabilità nel piazzale della stazione e tra le novità c’è un’area kiss & ride che ha causato molta confusione: “…in particolare i 14 posti auto rimasti nel piazzale sono stati presi d’assalto dai pendolari senza sapere che in teoria sono quelli del «kiss & ride», la sosta veloce di 15 minuti. A indicarlo al momento solo la corsia d’accesso con la dicitura in inglese, che, però, per i non anglofoni, è risultata un mistero.”

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#8marzo itanglese e un po’ farlocco

Date un’occhiata a queste locandine di iniziative italiane per l’8 marzo raccolte da Innovazione e digitale. Gli eventi per la Festa della Donna.

collage di locandine per la festa della donna

L’inglese è la lingua di scienza e tecnologia ma qui non c’entra: si tratta piuttosto di itanglese o addirittura di inglese farlocco e non sempre la comunicazione ne giova. Vediamo qualche esempio, con l’esclusione di HeForShe perché è il nome di una campagna internazionale.

Yes WE_STEM

In Anglicismi governativi: STEM ho già descritto l’acronimo culturalmente americano e poco trasparente al centro del Mese delle STEM promosso dal MIUR. Lo ritroviamo nell’iniziativa Yes WE_STEM. Women Empowerment for STEM. Che interpretazione le date?

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Non solo alla RAI: emotainment e altri –tainment

word cloud con diversi tipi di intrattenimento

In un’intervista il direttore generale della RAI ha annunciato la fine dell’emotainment a Rai1:

A cos’altro rinuncerà? «Non rivedrete più su Rai1 programmi di “emotainment”, come lo chiamiamo in gergo. Non ci saranno Il dono, Così vicini così lontani o, su un altro fronte, Ti lascio una canzone».

Emotainment (emotional entertainment) è un tipo di intrattenimento, soprattutto televisivo, con forte contenuto emotivo. Nell’ambito specialistico dell’industria dello spettacolo va considerato un anglicismo utile perché è associabile ad altri termini simili che identificano particolari tipi di programma con “ibridizzazione” di due generi diversi.

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L’idioma dei giornalisti

GIORNALISTA

Alcune frasi recenti da quotidiani italiani:

Lo studio degli idiomi va incoraggiato A Cupertino si sente spesso parlare il nostro idioma La funzionalità introdotta da Google ora funziona anche nel nostro idioma Padroneggiare due idiomi aumenta la quantità di sostanza grigia nel cervello Rivolgendosi al tedesco Weber, il presidente della Commissione ha mutato idioma.

È da un po’ di tempo che ci faccio caso: se si escludono gli usi ironici, letterari o aulici, raramente c’è chi dice idioma al posto di lingua, come invece fanno i giornalisti. È un esempio della “priorità variazione” che impedisce di usare la stessa parola due volte, anche a scapito della chiarezza: l’ho descritta in Variazione e ripetizione (con partita Iva e tweet).

Lingua e idioma possono essere sinonimi, ma idioma ha connotazioni di peculiarità* e quindi non è una parola adatta a tutti i contesti e registri come invece lingua. A volte la preferenza per idioma sfiora il ridicolo, come in questo esempio di idioma madre:

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Link corrotti: di chi è la colpa?

Purtroppo questa pagina non è disponibile. È possibile che il link che hai seguito sia corrotto o che la pagina sia stata rimossa.

Questo messaggio di errore di Facebook è apparso su Italians sotto il titolo Facebook e il link “corrotto” con un commento divertente di Fabio Zilberstein:

  «La corruzione dilaga anche nei social network. Persino Facebook con i suoi mezzi non puo’ fare a meno dei traduttori automatici. Con il risultato che vedete: “Corrupted link” diventa “link corrotto” (invece che: danneggiato, non corretto…). O forse oggi dovremmo dire link corrott-oso? Sarà colpa del bisestile: anno bisesto, link funesto»

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Narcisi, porri e asfodeli

Il primo marzo nel Galles è St. David’s Day, festa del santo patrono. Il paese britannico ha la peculiarità di avere due simboli, il porro (leek) e il narciso (daffodil), e il motivo è linguistico: in gallese le due piante hanno nomi simili, cennin e cennin Pedr (“porro di san Pietro”), da cui la confusione e il doppio simbolo.

Etimologia di daffodil

asfodelo nel Parco della SilaIl nome inglese daffodil ha un’etimologia curiosa: fino al XVI secolo si chiamava affodil, a cui poi è stata aggiunta una d iniziale di cui non è ben chiara l’origine.

Affodil, dal latino affodilus, variante di asphodĕlus dal greco, era entrato in inglese come nome dell’asfodelo – in inglese moderno asphodel – ma poi era stato erroneamente attribuito al fiore noto anche come narcissus.

Le due piante però non si assomigliano: il daffodil che cresce spontaneo nel Regno Unito infatti è il trombone (Narcissus pseudonarcissus) con fiori gialli campanulati, mentre l’asfodelo ha fiori bianchi in racemi.

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La censura petalosa di Facebook

vignetta Andrea NicolucciLa storia di petaloso ha avuto anche risvolti sgradevoli: fraintendimenti, pregiudizi e commenti negativi di ogni genere, come spesso succede sui social network.

Torno sull’argomento perché Facebook ha censurato* l’analisi postata da Vera Gheno, la sociolinguista che cura il profilo Twitter dell’Accademia della Crusca.

Una vicenda assurda raccontata da Michele Cortelazzo in Le bufale su petaloso, dove trovate anche il testo oscurato. Vi consiglio di leggerlo perché è molto arguto, anche se è sconsolante constatare tali livelli di ignoranza e incapacità di comprendere correttamente un testo, unite a maleducazione, animosità e smania di apparire a tutti i costi.

Ricorre ad esempio una convinzione distorta sulle finalità dei vocabolari moderni, che non legittimano l’uso delle parole perché non sono prescrittivi ma descrittivi. È un equivoco in cui è caduto anche il ministro Alfano qualche tempo fa, cfr. Polemiche di ferragosto: vu cumprà e vocabolari.

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Facebook: reazioni internazionali

Facebook ha introdotto alcune nuove funzioni che si aggiungono al pulsante Mi piace (Like) per interagire in modo più specifico con i contenuti altrui. Nella versione italiana si chiamano reazioni ma nelle discussioni prevale il nome inglese reactions, chissà perché.

Se si confrontano in nomi delle reazioni nelle principali lingue europee, si possono notare scelte diverse di localizzazione:

reazione inglese italiano spagnolo francese tedesco
Like Facebook Like Mi piace Me gusta J’aime Gefällt mir
Love Facebook Love Love Me encanta J’adore Love
Haha Facebook Haha Ahah Me divierte Haha Haha
Wow Facebook Wow Wow Me asombra Wouah Wow
Sad Facebook Sad Sigh Me entristece Triste Traurig
Angry Facebook Angry Grrr Me enfada (E)
Me enoja (int.)
Grrr Wütend

Quasi tutte le lingue usano un insolito mix di forme verbali, aggettivi e ideofoni, con l’eccezione dello spagnolo che mostra scelte formalmente più coerenti. 

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Petaloso

Una storia molto carina: Il piccolo Matteo inventa la parola “petaloso” e la Crusca risponde.

narciso Rip Van WinkleLa redazione Consulenza linguistica dell’Accademia della Crusca ha spiegato a Matteo che petaloso è una parola ben formata: è un aggettivo denominale, da petalo + oso, con il significato di “pieno di petali”, “con tanti petali”.

Per far entrare la parola nel vocabolario bisogna però che la usino in molti. Per diffonderla, l’autore dell’articolo ha lanciato l’hashtag #petaloso.

Petaloso mi pare l’aggettivo perfetto per il descrivere il narciso Rip Van Winkle della foto!

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Plumbago, un’app non floreale

Ho trovato insolita ma efficace la scelta di chiamare Plumbago un’app Microsoft per tablet che si usa come un bloc notes digitale per prendere appunti e fare schizzi usando uno stilo (ma anche le dita oppure il mouse).

Plumbago n. 1 old-fashioned term for graphite 2 an evergreen flowering schrub [sic] or climber which is widely distributed in warm regions. Also called leadwort.

Mi piacciono molto i fiori celesti del Plumbago ma non sapevo che in inglese fosse anche il nome ormai obsoleto della grafite, il minerale che consente di scrivere e disegnare con le matite e che chiarisce la scelta del nome dell’app.

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