Inglese farlocco per le scuole: *bulloff

Questa immagine riassume le 10 azioni del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyber-bullismo a scuola 2016/2017 del Ministero dell’Istruzione: 

1 Un Nodo blu contro il bullismo: Giornata nazionale contro il bullismo a scuola 2 Generazioni Connesse 3 Formazione dei docenti 4 Il MIUR e la Polizia di Stato 5 MIUR e SoS il Telefono Azzurro 6 Format tv maipiubullismo 7 Verso una scuola amica – “bullo¬” 8 No hate speech 9 Il Tour “Un Bacio Experience” 10 I Protocolli d’Intesa

La settima azione è denominata Verso una scuola amica “bulloff”. Nel piano non c’è alcuna spiegazione di cosa si intenda ma immagino che chi non sa l’inglese interpreti bulloff come “repellente per bulli”, magari grazie all’associazione con la lozione antizanzare Off!

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#GiornataProGrammatica

logo giornata

Segnatevi la data: mercoledì 19 ottobre si terrà la quarta Giornata ProGrammatica, realizzata dalla trasmissione La lingua batte di Radio 3 Rai, a cura di Cristina Faloci e condotta da Giuseppe Antonelli.

Il tema di quest’anno è L’italiano e la creatività: marchi e costumi, moda e design e coinvolgerà stilisti, designer, architetti, art director, cantanti e ovviamente linguisti che parteciperanno ai programmi della giornata.

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Italiano-napoletano e italiano-siciliano

titoli questionario UK

Sicuramente avete saputo della polemica sui questionari di alcune scuole superiori del Regno Unito che discriminerebbero etnicamente gli italiani, costringendoli a identificarsi come Italian (Napoletan), Italian (Sicilian) o Italian (Any Other).

In realtà si tratterebbe di una classificazione linguistica per poter fornire eventuale supporto a parlanti stranieri, quindi non c’entrano né il razzismo né la Brexit. Pare anche che in seguito alla protesta dell’ambasciatore italiano a Londra i Language codes incriminati, esistenti da tempo, verranno eliminati, cfr. UK Apologises To Italians Over School Admission Forms Error.

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La differenza tra tweet storm e Twitter storm

Trump's tweet storm by Matt Bors

Donald Trump, come molti politici, fa un grande uso di Twitter, anche nel cuore della notte. Ieri ad esempio si è scagliato contro gli esponenti del partito repubblicano (Grand Old Party): Trump unleashes angry tweetstorm against ‘disloyal’ GOP.

In inglese una serie di tweet mandati da una singola persona in rapida successione su un argomento specifico o rivolti a qualcuno in particolare è descritta come tweetstorm (tweet storm), una “tempesta” di tweet. È un’espressione ricorrente nei media americani in questo periodo.

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Data scientist e data artist

Fancy term for ‘programmer’ 1976: Software Analyst 1986: Software Engineer 1996: Software Architect 2006: Software Developer 2016: Data Scientist Data Scientist (n.): A person who is better at statistics than any software engineers, and better at software engineering than any statisticians.

Queste due facezie in inglese mi hanno fatta sorridere perché data scientist è un anglicismo ormai molto diffuso anche in alcuni contesti professionali italiani.

Semplificando, nell’ambito della scienza dei dati chi lavora nel ruolo di data scientist acquisisce, rappresenta, manipola, analizza, interpreta, modella,  archivia e presenta dati complessi (cfr. big data). Si avvale di metodologie e di strumenti informatici e statistici.

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WhatsApp, le donne e l’evoluzione delle emoji

Una storiella divertente che sta circolando in questi giorni su WhatsApp:

Vi siete resi conto che tutti gli uomini, animali, veicoli e perfino le statue del Whatsapp vanno nella stessa direzione? Soltanto una va contro. Conclusione: nemmeno whatsapp riesce a capire le donne…!

Le battute sull’incomprensibilità delle donne funzionano sempre 😉 ma in questo caso aiuta che in WhatsApp non siano state ancora implementate tutte le nuove emoji di Unicode 9.0 annunciate lo scorso giugno. Manca infatti l’emoji dell’uomo che si muove nella stessa direzione della donna, presente invece in altri sistemi:

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Un falso circolo vizioso

a vicious circle

Gli aggettivi vicious in inglese e vizioso in italiano sono quasi sempre falsi amici, a parte alcune eccezioni come vicious circlecircolo vizioso.

In italiano vizioso vuol dire A pieno di vizi o schiavo del vizio oppure B difettoso, imperfetto, irregolare. Il circolo vizioso è quindi un “difetto di ragionamento che dà come prova ciò che è da provare” e, nel senso figurato più comune e generico, “una situazione in cui la soluzione di un problema dà luogo a un altro problema, la cui soluzione riconduce al punto di partenza”.

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Bucket list: cose da fare

Autumn Bucket list

Alcune parole ed espressioni si diffondono e si evolvono molto velocemente, come bucket list in inglese: esiste da pochi anni ma si contano già decine di milioni di occorrenze. 

Bucket list, un’origine cinematografica

La locuzione bucket list indica una lista di esperienze da fare prima di morire. Da qualche anno però viene usata anche nel senso più generico di cose che si vogliono fare prima o poi nella vita oppure entro un periodo specifico, ad es. una summer bucket list è una lista di attività da fare entro la fine dell’estate, di solito per bambini durante le vacanze.

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“Brexit significa Brexit”

“Brexit means Brexitè una tautologia che il primo ministro britannico Theresa May ha ripetuto più volte nel corso del 2016, senza però mai fornire alcun dettaglio.

vignetta di Christian Adams  Vignetta: Christian Adams

In realtà nessuno sa ancora cosa comporterà veramente l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. L’unica certezza è il nome Brexit, da subito un internazionalismo e sicuramente una delle parole dell’anno 2016.

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In inglese “nonno” è anche un verbo

Ho scoperto ieri che il 2 ottobre è la Festa dei nonni, ma solo in Italia. In altri paesi ricorre infatti in altre date, ad esempio negli Stati Uniti National Grandparents’ Day cade la prima domenica di settembre dopo il Labor Day (a sua volta il primo lunedì di settembre). 

Ha origine americana anche il verbo inglese grandfather, ricorrente nelle ipotesi su come verrà attuata l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

Immagine da “Exit before Brexit: The ‘unwelcome’ EU citizens eying their escape” – CNN 

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Accometaggio: parola “meteora” o “cometa”?

Rosetta prossima all’accometaggio

Il 30 settembre 2016 la sonda Rosetta termina la sua missione entrando in collisione con la cometa 7P/Churyumov-Gerasimenko. Si può seguire l’evento sul sito dell’European Space Agency e su Rai Scuola.

In questa occasione nei media è ricomparsa la parola accometaggio, una reinterpretazione arbitraria di atterraggio usata per la prima volta nel 2014 per il lander Philae. Stavolta però pare un eufemismo che lascia solo intuire che quello di Rosetta sarà uno schianto.

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Censimento delle “parole per ferire”

immagine che illustra l’articolo di De Mauro

Una lettura molto istruttiva: Le parole per ferire, un dettagliatissimo articolo di Tullio De Mauro che propone una classificazione delle parole associate alle manifestazioni di intolleranza, xenofobia, razzismo e incitamento all’odio (cfr. hate words e hate speech in inglese) di cui si sta occupando un’apposita commissione parlamentare. 

De Mauro indica finalità, difficoltà, criteri e fonti usati per la classificazione, che va oltre la tipica bipartizione tra 1) insulti volgari e male parole legate a escrementi e attività sessuali tabuate e 2) parole insultanti verso categorie deboli o ritenute tali, portate all’attenzione dal politicamente corretto.

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Mancia del 20%, a meno che…

Da un articolo tradotto dall’inglese sulla percentuale del conto da lasciare in mancia nei ristoranti americani:

Il critico enogastronomico del Washington Post Tom Sietsema ha affrontato la questione nella chat che tiene ogni settimana con i lettori: «Al momento lo standard accettato è il 20 per cento, a meno che il servizio non sia adeguato», ha scritto.

La locuzione congiuntiva a meno che introduce una proposizione eccettuativa. Vuol dire che subito dopo la locuzione ci si aspetta una restrizione, un condizionamento o un’eccezione.

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