Il viaggio in Italia di Mark Zuckerberg è seguito con attenzione dai media italiani, che però spesso traducono frettolosamente i brevi resoconti che lui pubblica su Facebook. Esempio:
Terminologia, localizzazione, traduzione e altre considerazioni linguistiche
Il viaggio in Italia di Mark Zuckerberg è seguito con attenzione dai media italiani, che però spesso traducono frettolosamente i brevi resoconti che lui pubblica su Facebook. Esempio:
29 agosto 2016: sui social ieri è diventata virale la parola webete, usata da Enrico Mentana in risposta a uno dei numerosi individui che impestano il web:
Webete è una parola macedonia davvero efficace, per diversi motivi:
Due anni fa in Dati e stime nei tweet di INGV sui terremoti avevo descritto un servizio sperimentale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il formato è stato aggiornato, come mostra il tweet sul terremoto avvenuto alle 3:36 del 24 agosto 2016 in Italia centrale:
#terremoto ML:6.0 2016-08-24 01:36:32 UTC Lat=42.71 Lon=13.22 Prof=4Km Zona=Rieti. https://t.co/JCGIOXnUKD
— INGVterremoti (@INGVterremoti) August 24, 2016
Il nuovo formato è ulteriormente migliorato e mi pare efficace anche per chi dovesse vedere questo tipo di tweet per la prima volta.
Premessa: non ho guardato nessuna gara delle Olimpiadi 2016 a Rio ma ho comunque notato varie espressioni ricorrenti nei principali media e nei tweet.
Ho già descritto cupping e tripla tripla. Aggiungo altre parole o annotazioni lessicali che nelle scorse settimane hanno attirato la mia attenzione, sia in inglese che in italiano.
GOAT
Nell’inglese americano c’è stato un grande uso dell’acronimo GOAT associato ai nomi di atleti pluripremiati come Michael Phelps, Usain Bolt e Simone Biles (esempi). GOAT è l’acronimo di Greatest Of All Times e inizialmente indicava Muhammad Ali, che si autodefiniva il più grande di tutti i tempi.
Lo ammetto: ho un debole per le descrizioni inusuali dei volantini del supermercato LIDL. Ecco qualche esempio recente:
Me lo sono già chiesta in Cibi corretti: perché mai LIDL privilegia parole ed espressioni come stantio ed eccessi di unto, che evocano caratteristiche negative, come se fosse quella l’aspettativa per i propri prodotti?
Le 9 medaglie d’oro di Usain Bolt (vittoria negli stessi 3 eventi in 3 diverse olimpiadi) sono state descritte in vari modi dai media italiani. Ho notato che è ricorrente tripla tripla, un calco dell’inglese triple triple che mi pare non abbia molto senso in italiano, neppure se usato tra virgolette, e metta invece in evidenza gli ennesimi falsi amici.
Curioso mix di parole italiane nella pubblicità di un ristorante italiano in Giappone, via @FabioMassi:
Tra i vari errori si nota che la parola pasta appare sia nella grafia originale che come viene scritta in giapponese, “pasuta” (パスタ).
In questo titolo c’è un falso amico comune nelle notizie tradotte dall’inglese:
Esempio della stessa notizia in inglese:
Un anglicismo ricorrente in molti media italiani in questi primi giorni di olimpiadi è cupping. Qualche titolo:
La notizia dei lividi circolari rossastri e violacei sul corpo di vari nuotatori, soprattutto statunitensi, è apparsa inizialmente sui media di lingua inglese che hanno spiegato che cupping è una pratica di medicina alternativa.
Vignetta “vintage” vista in mike’s web log.
È usata per illustrare la parola faxlore, modellata su folklore, che identifica vignette, storielle e testi umoristici che prima dell’avvento di email e poi dei social media venivano fatti circolare via fax o con fotocopie.
Il nome sardina deriva da sarda, “della Sardegna”, isola i cui mari erano particolarmente ricchi di questo pesce.
Forse è meno noto che anche l’aggettivo sardonico condivide lo stesso etimo. Ci arriva dal latino (risus) sardonĭcus, il riso convulsivo provocato dalla sardonia (Ranunculus sceleratus), pianta erbacea velenosa nota in antichità come (herba) sardonia, dal greco sardōnía “della Sardegna”.
Avete mai provato le barrette BIObreak? Come ha evidenziato @TheRestOfItaly, questo prodotto italiano dal nome apparentemente inglese non avrebbe molto successo in America: take a bio break (o biobreak) infatti è un eufemismo per andare in bagno.
Biobreak è un esempio di inglese farlocco: per il consumatore italiano è chiaro che si tratta di uno spuntino a base di ingredienti biologici ma in inglese il messaggio è tutt’altro.
Forse avete già visto Two Views, una vignetta di Joe Heller con protagonisti Donald Trump e Hillary Clinton:
È molto ingegnosa: il testo letto dall’alto verso il basso esprime il punto di vista di Trump, dal basso verso l’alto quello opposto di Hillary Clinton.
Non so se ci sia un nome per questo particolare gioco di parole, a cui accenna genericamente Stefano Bartezzaghi in palindromi: “Ancor più raramente si sono dati giochi in cui uno scritto inverte il suo significato se viene letto dal basso verso l’alto, riga per riga”.