Giochi di parole al Fuorisalone 2017

In questi giorni a Milano c’è la Design Week e quasi ovunque ci sono eventi, esposizioni e installazioni per il Fuorisalone. Peccato avere avuto poco tempo per curiosare in giro perché ci sono molti dettagli che attirano l’attenzione.

FUORISALMONE
logo
Fuorisalmone

La comunicazione è quasi esclusivamente in inglese ed è per questo che ho notato le borse di tela con scritte in italiano di Mani in pasta, un’idea non nuova per chi conosce le pubblicità del supermercato Esselunga ma che fa sorridere grazie a giochi di parole alimentari:

SENSO DI POLPA –  ANDIAMO A MORE – TETTE BISCOTTATE – RICOTTATI DI ME – CHE FRIGO!

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Tautogrammi “cinematografici”

Il tautogramma è una frase formata con parole che iniziano tutte per la stessa lettera e composta soprattutto con intento ludico. Un esempio molto noto è una riscrittura di Pinocchio di Umberto Eco che inizia con Povero Papà (Peppe). Palesemente provato penuria, prende prestito polveroso pezzo pino poi, perfettamente preparatolo, pressatolo, pialla pialla, progetta, prefabbricane pagliaccetto. […]

(more) alliterative film synopses
vignetta di Wrong Hands

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Bixby, questioni di pronuncia?

Bixby è il nuovo assistente vocale per i dispositivi Galaxy S8 e S8+ del produttore coreano Samsung, per ora [2017] disponibile solo per quattro lingue: coreano, cinese e varietà di inglese e spagnolo parlate negli Stati Uniti.

Bixby logo

Il nome, che dovrebbe essere anche la hotword da pronunciare per attivare le funzionalità vocali, è sicuramente distintivo però ha anche suscitato alcune perplessità, descritte in Why Samsung’s name for its personal assistant may twist quite a few tongues*.

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Nuovi saluti: buonsalve e buonciao

Grazie a un commento di Martina a Buona giornatona a tutti! ho saputo che esiste il saluto buonsalve, “sempre più diffuso nei blog e nei forum online, così come tra gli youtuber”. Cercando qualche esempio ho scoperto che c’è anche buonciao.

BUONSALVE! BUONCIAO!

Sia buonsalve che buonciao sono davvero molto usati nei forum, mi pare di capire soprattutto per presentarsi quando si partecipa per la prima volta. Ho trovato vari esempi di questo tipo che risalgono al 2010, quindi esistono ormai da parecchi anni.

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Inglese farlocco: job on call

In una notizia alla radio sull’abolizione dei voucher per il lavoro occasionale ho sentito dire più volte “giòbbon col”, senza alcuna spiegazione. Ho dovuto riflettere per capire che era una sequenza per me insolita di tre parole inglesi, job on call.

JOB ON CALL

Definizione di job on call dal sito dell’INPS: “contratto di lavoro subordinato con il quale il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro per svolgere prestazioni di carattere discontinuo o intermittente”. L’INPS specifica anche che job on call è sinonimo di lavoro a chiamata e di lavoro intermittente.

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Rilascio e release del software

Una rappresentazione schematica del ciclo di vita di un prodotto software commerciale tradizionale:

Ciclo di vita del software: 1 Ricerca 2 Progettazione 3 Sviluppo 4 Test 5 Manutenzione e supporto

In ambito informatico la conclusione della fase 4 è nota come rilascio: il software viene rilasciato, e cioè reso disponibile per l’uso o la distribuzione. È un calco di release, parola che in inglese è usata non solo per il software ma anche per film, album, video e prodotti simili che escono o sono lanciati sul mercato.

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Brexit al via: di grilletti e torte!

BREXIT: PULL THE TRIGGER
Vignetta: Peter Brookes

Oggi 29 marzo 2017 Il Regno Unito ha iniziato formalmente la procedura di uscita dall’Unione europea. In inglese il verbo più usato è trigger (ad es. Theresa May triggered Article 50) che vuol dire “dare il via” o “dare avvio” ma ha anche il significato letterale di premere il grilletto.

OK… I’M TRIGGERING THIS THING…
Vignetta: Blandan Reynolds

L’espressione shoot oneself in the foot* invece equivale a “darsi la zappa sui piedi”.

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Bestiario immaginario

Bestiario immaginario di Roger McGough tradotto da Franco NasiUn regalo che ho gradito molto: Bestiario immaginario di Roger McGough, tradotto da Franco Nasi con testo originale inglese a fronte.

Sono poesie su animali immaginari frutto di “giochi di prestigio verbali” che spesso hanno portato a un rifacimento* con animali diversi e nuovi disegni di McGough per la versione italiana.

Sono traduzioni aperte che Nasi racconta in alcune note introduttive e osservazioni finali sugli animali: lasciano spazio a versioni alternative e il lettore è invitato a usare il suo orecchio e la sua fantasia per continuare il gioco.

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Le origini asiatiche dell’attentatore di Londra

I media italiani hanno descritto l’attentatore di Londra, Khalid Masood, come cittadino britannico di origini asiatiche. C’è chi ha riportato anche che “aveva una moglie, una giovane donna asiatica”, traduzione letterale di questa frase da The Guardian:

He had a wife, a young Asian woman, and a small child who went to school.

Sono esempi che evidenziano una differenza d’uso tra inglese britannico e americano e anche dei potenziali falsi amici.

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Informazioni classificate

Mi ricollego alla notizia citata in I falsi amici della candida Ivanka per alcune riflessioni su una distinzione rilevante per il lavoro terminologico: quella tra parole, il lessico che descrive concetti generici usati in qualsiasi varietà linguistica, e termini, il lessico che identifica concetti specifici usati in ambiti specialistici.

Vari media italiani hanno riportato che Ivanka Trump avrà accesso “alle informazioni classificate”. Esempio:

Un ufficio alla Casa Bianca per Ivanka Trump. La figlia di Donald Trump avrà accesso alle informazioni classificate

Informazioni classificate è la traduzione letterale della locuzione inglese classified information (“designated as officially secret and accessible only to authorized people”).

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I falsi amici della candida Ivanka

Alcune dichiarazioni di Ivanka Trump, riportate da un articolo americano sul ruolo sempre più rilevante della figlia del presidente americano, sono state riprese anche da alcuni noti media italiani che però sono incorsi in un vistoso falso amico

Dichiarazione della figlia di Donald Trump: “I will continue to offer my father my candid advice and counsel, as I have for my entire life” – Traduzione italiana: “continuerò ad offrire a mio padre i miei candidi consigli e suggerimenti come ho fatto per tutta la mia vita”

candid ≠ candido

In riferimento ai comportamenti e agli atteggiamenti di una persona:
in italiano candido vuol dire semplice, ingenuo, innocente
in inglese invece candid significa franco, esplicito, schietto.

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Nuove emoji: la sirena è caduta nella rete…

Con la versione 10.0 di Unicode verranno rilasciate circa 60 nuove emoji. Tra queste c’è quella della sirena, che in inglese è mermaid ma che nell’elenco di Unicode è diventata merperson.

merperson

È una scelta che fa pensare che in inglese mermaid sia caduta nella rete del politicamente corretto, forse per un’interpretazione impropria della sua etimologia.

Mermaid deriva infatti da mer, parola ora desueta per mare, e maid, che nell’inglese contemporaneo vuol dire domestica, cameriera, ma in quello arcaico e letterario aveva invece il significato diverso di fanciulla, vergine.

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Non è “porn food” (e neppure “nazi grammar”)

In questi titoli c’è un esempio di anglicismo scopiazzato male:

Porn food. Sapete cos’è? – Comfort food e porn food, “siamo quello che mangiamo” – Porn Food. Quando il cibo seduce – Cos’è il porn food e come mai impazza sui social network

Chi li ha scritti ha fatto confusione tra porn food, “cibo pornografico”, e food porn, una locuzione informale inglese che non ha connotazioni sessuali ma indica una o più immagini che ritraggono cibo in modo particolarmente appetitoso o esteticamente allettante.

foodporn 2

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