Oh deer…

cervo con guantoni a forma di zampe d’orso, rivolto a un orso: “I’LL FIGHT YOU WITH MY BARE HANDS” Risposta dell’orso con occhi alzati al cielo: “OH DEER”

Questa vignetta di cui ignoro l’autore mi ha divertita perché ho un debole per i giochi di parole con omofonia, qui bear – bare e deerdear.

Oh dear! è un’espressione che esprime stupore, sbigottimento, irritazione ecc. in reazione a qualcosa di spiacevole o di negativo, spesso imprevisto (cfr. poveri noi!, ah, povero me!).

La parola deer evidenzia un’asimmetria tra inglese e italiano (anisomorfismo): nel lessico comune inglese deer può indicare genericamente più animali dei cervidi che invece in italiano distinguiamo con nomi diversi: cervo, cerbiatto (Bambi nel cartone animato Disney è un white-tailed deer), capriolo (roe deer o roe, se maschio roebuck), daino (fallow deer), renna (reindeer)… Un’ulteriore differenza è che per alcuni di questi animali in inglese si possono usare nomi diversi in base al sesso: stag se maschio e doe se femmina.

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*traccie e altri tipi di errori

Notiziola dal Corriere della Sera:

Traccie con la «i» sul sito del Miur   Sfottò in Rete per il ministero. Errore blu di ortografia sul sito del ministero dell’Istruzione proprio alla vigilia della Maturità. La «svista» ha fatto subito il giro dei social network. Le scuse del ministero

Il Ministero ha poi corretto *traccie in tracce e ha diffuso una  nota in cui si legge: «Abbiamo visto il refuso sul sito degli Esami di Stato e siamo subito intervenuti per farlo correggere. Si tratta di un errore di battitura, di un errore materiale […]».

Le parole che ho evidenziato – errore di ortografia, svista, refuso, errore di battitura, errore materiale – sono veramente sinonimi intercambiabili?

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Rete REI: la narrazione dell’UE e sull’UE

Lunedì 19 giugno 2017 a Roma c’è un convegno organizzato dalla Rete per l’eccellenza dell’italiano istituzionale (REI) per il 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma.

La narrazione dell’UE e sull’UE a 60 anni dai  Trattati di Roma: dall’utopia realizzata alla disillusione?

Il tema è la La narrazione dell’UE e sull’UE, raccontata da due punti di vista: delle istituzioni europee e dei media. Si possono seguire gli interventi in streaming dalle ore 9:30. 

Spero si discuta anche di terminologia: nelle notizie sull’UE si notano spesso incongruenze tra termini usati dalle istituzioni europee e quelli per cui optano invece i giornalisti, ad esempio anglicismi assenti dai testi ufficiali come il famigerato hotspot.

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Divieti fatti con i piedi

Ci sono sviluppi sulla frase descritta ieri in Francese in stazione: peu importe: pare c’entri la compagnia teatrale francese CombatsAbsurde che chissà come è riuscita a far apparire la propria tagline sui cartelli delle scale mobili della stazione di Bologna Centrale.

CombatsAbsurde. Ou l’inverse, Peu importe.  

Vietato strusciareDettagli nei commenti, dove trovate anche alcune osservazioni sul divieto caratterizzato da una scarpa sospesa a mezz’aria:

Un lettore si domanda cosa voglia dire: non si può stare in punta di piedi? non si possono dare calci ai gradini? non si possono abbandonare le scarpe sulle scale mobili?

Senza descrizione è difficile capire cosa vieti. È l’ennesimo esempio di Simbolo arbitrario, concetto poco chiaro.

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Francese in stazione: peu importe!

Nel 2017 ai lati delle scale mobili in un sottopassaggio della stazione di Bologna sono apparsi nuovi cartelli alti e stretti con 4 segnali di obbligo e 8 di divieto. La novità è che in aggiunta alle solite scritte in italiano e in inglese – in questo caso Obbligatorio / Mandatory e Vietato / Forbidden – stavolta in mezzo ai divieti c’è anche una frase in francese:

Ou l’inverse. Peu importe
(fare clic sull’immagine per vedere i dettagli)

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Open data a rischio openwashing

Ultimamente si discute molto di open data, i dati resi disponibili gratuitamente in formati aperti con una licenza che consente di riutilizzarli, modificarli e condividerli liberamente, cfr. Open data per la pubblica amministrazione.

Si sta diffondendo anche il neologismo openwashing (grafia alternativa open washing), che nel contesto open data indica l’azione di presentare come “aperti” dati che in realtà non lo sono perché incompleti, non sufficientemente dettagliati, non facilmente riutilizzabili, con particolari restrizioni d’uso ecc.

“Open-washing” – The difference between opening your data and simply making them available

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Grazie!

Anche quest’anno un ottimo risultato per il mio blog al concorso Top Language Lovers.

Il parlamento UK in stallo ma non “appeso”

vignetta con i principali leader politici britannici appesi a un filo del bucato

Nel Regno Unito le elezioni dell’8 giugno 2017 non hanno dato la maggioranza sperata a Theresa May e il paese si ritrova con un hung parliament, lo scenario in cui nessun partito ottiene la maggioranza assoluta per poter governare da solo.

È corretto descrivere questa situazione come “parlamento appeso”, come fanno molti commentatori italiani? No.

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Trump, Comey e le richieste di “lealtà”

Negli Stati Uniti ieri è stato dato grande rilievo alla testimonianza scritta di James Comey, ex capo dell’FBI, sugli incontri che ha avuto con Trump. In evidenza in tutti i titoli la parola loyalty perché al centro di una richiesta inaccettabile di Trump a Comey. Esempio dal Washington Post:   

‘I expect loyalty,’ Trump told Comey, according to written testimony

I media italiani hanno dato la notizia traducendo letteralmente loyalty con lealtà, una soluzione che ritengo inadeguata perché le due parole possono essere falsi amici. Qualche esempio:

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HomePod è davvero un brutto nome?

presentazione HomePod

Apple ha presentato HomePod, un nuovo prodotto che uscirà il prossimo dicembre. È uno smart speaker, un altoparlante per la riproduzione di musica con funzionalità aggiuntive come l’interazione con l’assistente vocale Siri. Prodotti simili già sul mercato sono Google Home e Amazon Echo.

Perché proprio HomePod?

Il nome HomePod ha suscitato parecchie perplessità tra appassionati e potenziali utenti. Per molti di loro è poco accattivante e sarebbero state preferibili alternative come AppleSpeaker o iSpeaker oppure AppleHome o iHome.

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Canapè e zanzare

foto di canapè (antipasti)

Se fa una ricerca per immagini con la parola canapè si ottengono quasi esclusivamente foto di antipasti: sono fettine di pane senza crosta, di solito di pane in cassetta, che vengono tagliate in forme diverse, spalmate con composti vari e poi guarnite.

Non tutti sanno che il canapè è anche un divanetto imbottito fornito di braccioli e spalliera e in Romagna può voler dire anche letto singolo. Ma cosa lega mobili e tartine?

Le zanzare! È una questione di etimologia:

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Inglese farlocco: free vax

Post aggiornato con neologismi “pandemici” (2021)

L’Italia del “free vax” in piazza: da Cagliari a Torino si manifesta per chiedere libertà di scelta
Immagine: schermata dalla home page di Repubblica del 4 giugno 2017

Repubblica e Corriere della Sera riferiscono che in una manifestazione antivaccinista del 4 giugno 2017 a Bologna è stata usata la locuzione free vax, già condivisa su Facebook e apparsa poi anche come hashtag #freevax in alcuni tweet (esempi qui, qui e qui).

Noi free vax. Centinaia in piazza contro i vaccini obbligatori

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