Colori di gusci di uova, in inglese

The Queen has appeared in the famous front row at London Fashion Week for the first time. Wearing a duck egg blue dress and jacket, she sat alongside Dame Anna Wintour, Vogue's editor-in-chief.

Il colore dell’abito della regina Elisabetta di questa foto è stato descritto da vari media britannici come duck egg blue.

È un esempio che ci ricorda che non c’è piena corrispondenza tra il colore inglese blue e quello italiano blu, un caso di anisomorfismo. In inglese blue indica infatti anche tonalità molto chiare che noi invece identifichiamo come azzurro o celeste, un’importante differenza linguistica e culturale già discussa in #TheDress: era proprio blu? con altri riferimenti.

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Interferenze percepite

Frase di un giornalista italiano sulla situazione politica italiana:

Centinaia di migliaia di italiani hanno percepito la loro situazione migliorare e la loro fiducia crescere.

Immagino che l’autore abbia spesso a che fare con l’inglese perché si notano alcune interferenze anche se il suo è un testo originale e non tradotto.

Si riconosce come modello il verbo inglese perceive nella costruzione perceive x to <verbo all’infinito> che in questa accezione* significa ritenere, considerare. Esempio: they perceive the economy to be improving.

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Da NoLo all’East Side: è Milano!

graffito con la scritta Lambrooklyn

Lambrooklyn è il nome con cui viene chiamata una pista di skateboard a Milano Lambrate ma non mi stupirei se qualcuno decidesse di usarlo, senza ironia, anche per ribattezzare qualche nuova area residenziale nella zona est della città [aggiornamenti più sotto].

Da vari anni infatti a Milano c’è la tendenza a denominare in inglese zone e quartieri. D’altronde questa è la capitale dell’itanglese!

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La lezione di Samantha Cristoforetti

Samantha Cristoforetti

Forse conoscete già la vicenda: un periodico online ha pubblicato un’intervista a Samantha Cristoforetti che lei non aveva mai concesso. Ha quindi rimosso la falsa intervista anziché aggiungere un paragrafo introduttivo di spiegazione e scuse ai lettori, come richiesto dall’astronauta.

Cristoforetti ha quindi deciso di spiegare pubblicamente perché questi errori vanno riconosciuti e perché è grave che a qualcuno si attribuiscano parole mai dette.  

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Lo *spoil system promesso da FdI è un errore

Se avete seguito la polemica sul Museo Egizio fatta da Giorgia Meloni, che nel confronto con il direttore Christian Greco ha rimediato una pessima figura, saprete anche che il responsabile della comunicazione di Fratelli D’Italia ha poi emesso un comunicato che si conclude con questa frase: Stiano tranquilli il direttore Greco e gli estensori dell’anacronistico appello: una volta al governo Fratelli d’Italia realizzerà uno dei punti qualificanti del proprio programma culturale che prevede uno spoil system automatico al cambio del Ministro della Cultura per tutti i ruoli di nomina, in modo da garantire la trasparenza e il merito, non l’appartenenza ideologica

Si nota subito un errore di ortografia, spoil system. La forma corretta della locuzione inglese infatti è spoils system.

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Eufemismi e colloquialismi per bisogni spaziali!

pannolone spaziale

L’oggetto n. 2 della foto è il pannolone usato dagli astronauti degli Space Shuttle, esposto in una mostra sull’uomo nello spazio ideata dalla NASA. Il dettaglio che mi ha incuriosita è la descrizione sull’etichetta, Disposable Absorption Containment Trunk (DACT), traducibile approssimativamente con calzoncini di contenimento (e) assorbimento usa e getta.

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Tanti hacker: buoni, cattivi, etici, “maliziosi”…

immagine di ragazzo con felpa con cappuccio, al computer, ed esempio di messaggio di hacker sul profilo Facebook di Matteo Salvini: “Sono gay #AnonPlus”

La parola hacker è ormai ricorrente nella politica italiana: diversi siti di partiti e politici hanno subito attacchi e intrusioni e ieri 8 febbraio 2018 sono stati hackerati il sito e il profilo Facebook del segretario della Lega Matteo Salvini.

Hacker, una parola ambigua

Nell’uso comune hacker ha connotazioni negative: è il pirata informatico che penetra abusivamente in un sistema per accedere a dati riservati o per sabotarlo, ad es. rendendo un sito inaccessibile o sostituendone il contenuto (cfr. defacing, letteralmente “sfregiare, sfigurare”).

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Nello spazio, DON’T PANIC! Miur, #sapevatelo

immagine della Tesla nello spazio

Il lancio del razzo Falcon Heavy ha fatto notizia non solo per i progressi tecnologici che rappresenta ma anche perché ha portato un’auto nello spazio. È una Tesla Roadster guidata da Starman, un manichino in tuta spaziale che prende il nome dall’omonima canzone di David Bowie (l’autoradio trasmette un’altra canzone di Bowie, Life on Mars).

DON’T PANIC!Sul cruscotto dell’auto c’è un display con la scritta DON’T PANIC!, un riferimento al libro The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy di Douglas Adam che ha queste parole sulla copertina. C’è anche una copia del libro nel vano portaoggetti della Tesla!

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Storie di termini: i 20 anni di Open Source

Immagine con badge e la scritta HELLO my name is OPEN SOURCE

Anche chi non opera in ambito informatico sa che la locuzione open source fa riferimento principalmente a software il cui codice sorgente è “aperto”: chiunque può analizzarlo, modificarlo e migliorarlo liberamente. 

In questi giorni si festeggiano i 20 anni della locuzione, ideata da Christine Peterson che ne ha raccontato la storia in How I coined the term ‘open source’. Ho apprezzato il dietro le quinte e in particolare la rilevanza data ad alcuni fattori che possono condizionare la scelta e l’adozione di nuovi termini.

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Frida Kahlo e gli inesistenti biscotti “al bourbon”

immagine di Frida Kahlo con la frase SCEGLI UN AMANTE CHE TI GUARDI COME SE FOSSI UN BISCOTTO AL BOURBON - tweet da Sabrina Garau: ovviamente il Bourbon biscuit non è al bourbon, ma non lo si sa finchè non se ne assaggia uno!

Questa immagine in circolazione sui social, forse legata alla mostra su Frida Kahlo inaugurata ieri al Mudec, riporta una traduzione maldestra della frase apocrifa* Take a lover who looks at you like maybe you are a bourbon biscuit.

Biscotti inglesi

Un bourbon biscuit però non fa inebriare: non contiene whisky ma è invece un biscotto al cioccolato farcito con crema al cioccolato.

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Spamouflage (metaforico e letterale)

tweet di @dontattempt: SPAMOUFLAGE - tactics used by junk mailers to make their mail seem legitimate. #neologism

Spamouflage è una parola macedonia, formata da spam+camouflage, che descrive gli stratagemmi usati dagli spammer per camuffare (mascherare) i messaggi indesiderati, farli sembrare attendibili e riuscire così a eludere i filtri antispam della posta elettronica.

È una parola gergale poco nota ma non è un neologismo. Si trovano infatti occorrenze già nel secolo scorso, come queste definizioni del 1997: 

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IKEA e brugola, un binomio internazionale!

vignetta con brugola alata, con scritta IKEA, che vola in cielo
vignetta: Kostas Koufogiorgos 

La scomparsa del fondatore dell’IKEA, Ingvar Kamprad, è stata commentata sui social con riferimenti ricorrenti alla brugola, lo strumento a forma di L con le estremità esagonali che è raffigurato nella vignetta. È così familiare a tutti quelli che hanno montato mobili IKEA che è diventato un simbolo informale dell’azienda svedese. Qualche esempio visto su Twitter:

esempi di tweet: “Ikea, morto il fondatore Ingvar Kamprad. Al posto della croce una #brugola” “Kamprad […] andrà nel Paradiso della Brugola” “Nel testamento le istruzioni per la costruzione della bara e una brugola”  “Ma per montare la bara quale brugola dovrà usare?”

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