Nomi divertenti: Avozilla

Avete già sentito parlare di avozilla, l’avocado gigante che pesa più di un chilo?

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Avozilla è formato da avocado + –zilla, un elemento suffissale del tipo libfix che ha origine dal nome Godzilla ed è usato per descrivere qualcosa di mostruoso per dimensioni o effetti, come snowzilla, una tempesta di neve disastrosa. 

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Trump, blimp e altri palloni gonfiati

Trump baby blimp is being inflated ready for the flesh version’s arrival

Oggi 13 luglio in Gran Bretagna sono previste manifestazioni anti-Trump e a Londra dovrebbe volare anche il famigerato pallone che lo raffigura come neonato arrabbiato.

In inglese l’oggetto volante è descritto sia come balloon che come blimp, una parola divertente che mi ha incuriosita. Ne ho cercato l’origine e ho scoperto che l’etimologia è incerta e le definizioni dei dizionari sono discordanti.

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Hooyah!!! E se lo dicono i Navy SEAL…

Hooyah! Mission accomplished (esempi di uso e vignette)

Chi ha seguito il salvataggio dei ragazzini intrappolati nella grotta thailandese avrà sicuramente visto più volte l’esclamazione hooyah!

Inizialmente è stata usata per sottolineato l’evoluzione positiva dell’operazione negli aggiornamenti dei Thai Navy SEAL, le forze speciali della marina thailandese, ed è stata subito adottata anche dai media e nei social: esempi in ‘Hooyah!’: how the Thai rescuers’ catchcry became a global phenomenon.

Origine di hooyah

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Artigiani delle parole, attenzione alle interferenze!

artigiani delle parole

Il prossimo 13 ottobre a Milano sarò ad Artigiani delle parole, una giornata organizzata da Langue&Parole per chi è interessato alla lingua e alle lingue e in particolare per chi usa la scrittura per lavoro.

Il programma è molto vario e spazia dalla presenza sui social alla traduzione: parteciperanno, tra gli altri, Mafe De Baggis, Silvia Pareschi con Gioia Guerzoni e Isabella Massardo. Il mio intervento riguarderà le interferenze dell’inglese nella comunicazione, analizzate da punti di vista diversi.

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Idee diverse sul trekking

silenzio e trekking

Cosa ne pensate della foto scelta per illustrare un articolo che nel titolo ha trekking tra le parole chiave? L’ho vista nel sito di un quotidiano e l’ho trovata piuttosto incongrua.

Mi fa pensare a una breve escursione, ad esempio una scampagnata per famiglie o una gita in un luogo di interesse naturalistico facilmente raggiungibile a piedi, che è un tipo di attività che non descriverei mai come fare trekking.

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Inglese farlocco: We lunch you

Dettaglio della vetrina di un ristorante di una catena con vari locali a Milano, visto da @LuciGola:

tweet di @LuciGola: “E questo? Quale sarà stata l’intenzione comunicativa?” foto della vetrina di Panino Giusto a Milano con la scritta WE LUNCH YOU

È un esempio di inglese farlocco, brevi comunicazioni in inglese pensate da italiani per italiani, facilmente comprensibili da chi ha conoscenze solo superficiali della lingua perché “assemblate” ricorrendo a lessico di base, ma che in inglese hanno tutt’altro significato o sono errate.

We lunch you è un gioco di parole riconducibile subito a we love you. Immagino voglia comunicare “abbiamo pensato noi al vostro pranzo” con il messaggio sottinteso “con amore”. Lo conferma l’immagine che descrive l’offerta, con lo slogan all’interno di un cuore: 

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La distorsione delle parole sulla migrazione

Soccorso s.m. [der. di soccorrere]. 1 Aiuto prestato a chi ha bisogno o achi è in pericolo: dare, chiedere s., andare, venire in s., soccorso marittimo e s. aeronautico, assistenza a imbarcazioni e aeromobili, persone o cose in pericolo di perdersi in mare o in regioni desertiche (v. anche salvataggio)

L’Associazione Carta di Roma, impegnata nella diffusione del protocollo deontologico per un’informazione corretta sui temi dell’immigrazione, ha pubblicato Dodici cartoline contro l’odio.

12 foto di Roberto Salomone illustrano 12 parole che dai politici e dai media sono spesso usate impropriamente o caricate di accezioni spregiative o sarcastiche finora inesistenti. Questa alterazione aiuta a diffondere una narrazione negativa sui migranti che amplifica i luoghi comuni e gli stereotipi e distorce la percezione del fenomeno.

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Di lingue, segni e gorilla

Koko, the gorilla that learned to communicate using sign language, has died - È morta Koko, la gorilla che imparò il linguaggio dei segni

È morto Koko, un gorilla molto famoso perché era riuscito ad imparare circa 1100 segni di una versione modificata dell’American Sign Language e a usarli per comunicare.

Language: lingua e linguaggio

Ne hanno dato notizia anche vari media italiani con traduzioni molto superficiali che non tengono conto che in inglese viene usata un’unica parola, language, per esprimere alcuni concetti che invece in italiano sono identificati da parole diverse e non intercambiabili, lingua e linguaggio. Un esempio:

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rider ≠ raider

Mi riaggancio a Rider? Meglio in italiano! perché ho notato che nelle discussioni sulle iniziative del ministro del lavoro c’è chi ha fatto confusione tra rider e raider, parola resa familiare da videogiochi e film di azione come Tomb* Raider.

Rider /ˈraɪdə/ è chi cavalca un animale o un mezzo di trasporto, raider /ˈreɪdə/ invece è un predatore (cfr. il sostantivo raid, incursione, assalto, attacco, irruzione…). 

immagine 1 Harrison Ford e altri motociclisti, immagine 2 locandina americana del film Indiana Jones e i predatori i predatori dell’arca perduta (raiders of the lost ark)

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Anglicismi: al plurale senza la s finale!

faccina pensierosa che osserva la rase I BLOGGERS SCRIVONO POSTS NEI BLOGS?

I forestierismi non adattati entrati nel lessico italiano rimangono invariati al plurale: si dice le omelette, i croissant, i leitmotiv, i sudoku, i manga, i golpe, gli sport, i quiz, i rider

Eppure molte persone sono convinte che per indicare il plurale degli anglicismi sia preferibile aggiungere una s finale. Quasi sempre è un’imprecisione dovuta non solo al desiderio di dimostrare di avere familiarità con l’inglese ma anche ad alcuni equivoci sui meccanismi di formazione del plurale. 

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Un cartello molto americano

Negli Stati Uniti l’amministrazione Trump sta togliendo i bambini ai migranti che cercano di superare il confine. Una delle numerose vignette in tema:

vignetta Vignetta Rob Rogers

Prendo spunto dalla vignetta per ricordare il concetto di conoscenze enciclopediche, le informazioni extralinguistiche di conoscenza del mondo condivise da chi appartiene a una cultura specifica. Sono usate per formulare inferenze sul “non detto” nell’interpretazione di un testo, di un’immagine o di una situazione.

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Rider? Meglio in italiano!

Il ministro del lavoro Luigi Di Maio ha dichiarato che una delle sue priorità sono i rider, chi usa la propria bicicletta o altro mezzo per fare consegne a domicilio, in particolare di pasti pronti ordinati attraverso apposite piattaforme o app dedicate.

Se ne discuterà parecchio e forse c’è anche chi si chiede se rider è un anglicismo insostituibile, utile o superfluo

RIDER BENE CHI RIDER ULTIMO – Sportello sindacale per i diritti dei fattorini della gig economy

Nella foto, il cartello dello sportello sindacale che tutela i diritti di questi lavoratori si fa notare non solo per il gioco di parole ibrido ma anche perché ci dà già una risposta.

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