Il nuovo governo è pentaleghista o legastellato?

Titoli del primo giugno 2018:

Ministri governo Salvini-Di Maio: tutti i nomi del nuovo esecutivo pentaleghista – Ecco il governo legastellato – Nasce il governo #legastellato: Conte premier e 18 ministri – Nasce il governo Conte, Salvini e Di Maio vice. Ecco i ministri dell’esecutivo Legastellato

Che aggettivo si affermerà per descrivere il nuovo governo italiano, pentaleghista o legastellato? Nelle cronache politiche al momento sono usati entrambi, assieme a gialloverde / gialloblu, ma dubito che continueranno a coesistere. 

Da un punto di vista lessicale, pentaleghista e legastellato sono due parole apparentemente simili ma che rivelano meccanismi di formazione dei neologismi diversi. Per analizzarli bisogna fare riferimento a una parola preesistente, pentastellato.

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Cieli a pecorelle e cieli sgombri

vignetta con pecore che stanno pascolando. Guardando il cielo pieno di nuvolette una chiede all’altra “remind you of anybody?”
Vignetta: Moderately Confused 

La vignetta americana che evidenzia la somiglianza tra nuvole e pecore ci appare poco originale, ma in inglese il cielo non è mai associato agli ovini, come invece in italiano e in altre lingue (cfr. tedesco Schäfchenwolken e francese ciel moutonné). Si dice però fleecy clouds, nuvole soffici e batuffolose, oppure si paragona il cielo a tutt’altro animale, un pesce.

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Lessico di Twitter: bot off

In informatica il significato di bot (da robot) si è evoluto nel tempo. Inizialmente indicava soprattutto software usato per svolgere automaticamente attività ripetitive su una rete, ad es. un mailbot risponde con messaggi automatici a email inviati a uno specifico indirizzo di posta elettronica e uno spambot bersaglia con messaggi indesiderati.

Ora invece bot descrive anche programmi che possono interagire autonomamente con sistemi o utenti, come ad es. vari chatbot che sui social simulano persone reali per fornire assistenza o informazioni su prodotti o servizi.

“On the Internet, nobody knows you’re a bot.”
Vignetta: ia.net (cfr. On the Internet, nobody knows you’re a dog)

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Impicci e impacci dell’impeachment

Alcuni titoli del 27 maggio 2018, quando il presidente incaricato Conte ha rimesso a Mattarella il mandato di formare un governo:

 Di Maio: impeachment di  Mattarella per evitare reazione popolazione – Di Maio e Di Battista annunciano la richiesta di impeachment nei confronti di Mattarella – Berlusconi (e Lega) si smarcano dall’impeachment a Mattarella: M5S irresponsabile.

In questi e altri titoli appare l’anglicismo impeachment. Anche a due telegiornali ieri sera ho sentito dire più volte “impicc(i)ment”, senza però che ne venisse spiegato il significato. Sarà davvero una parola riconosciuta da tutti gli ascoltatori?

Trovo assurdo che media e politici parlino di impeachment per un concetto che in italiano ha già un proprio nome: è la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica, prevista dall’articolo 90 della Costituzione solo in due casi, alto tradimento o attentato alla Costituzione:

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Inglese farlocco: no smoking be happy

contro il fumo: no smoking be happy

In occasione della Giornata mondiale senza tabacco (31 maggio) la Fondazione Veronesi rilancia No smoking be happy, un progetto di lotta contro il fumo nato nel 2008.

È un tipico esempio di inglese farlocco: brevi comunicazioni o nomi pensati da italiani per italiani, scritti in inglese poco idiomatico o addirittura errato ma comprensibile anche da chi ha solo conoscenze rudimentali della lingua.

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Tutto ha posto – Thé best

In questo periodo in giro si vedono due pubblicità che mi piacciono perché fanno risaltare alcuni meccanismi lessicali e ortografici.

IKEA, tutto ha posto

foto di un letto e un armadio con lo slogan “In camera, tutto ha posto”

Una collocazione è una combinazione o co-occorrenza di due o più parole che tendono a presentarsi insieme più spesso di quanto si potrebbe prevedere, e al cui interno i sinonimi non possono essere sostituiti liberamente. Ad esempio, diciamo lavarsi i denti ma non *spazzolarsi i denti come in inglese o *pulirsi i denti come in tedesco. Le collocazioni subiscono inoltre restrizioni di carattere sintattico e grammaticale.   

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Fenomeni vulcanici: laze, vog e spatter

foto di laze

L’eruzione del vulcano hawaiano Kīlauea sta causando un fenomeno molto pericoloso per gli esseri viventi che in inglese è chiamato laze, parola macedonia formata da lava + haze (caligine).

Avviene quando la lava entra in contatto con acqua marina: si verificano reazioni chimiche che creano nubi composte da vapore acqueo, acido cloridrico e frammenti di vetro vulcanico. Il laze ha un potere corrosivo potenzialmente molto nocivo se il vento lo spinge verso terra.

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Vi piacciono le bibite sleek?

BIBITE SLEEK - VARI GUSTI

Quando ho visto bibite sleek in un volantino di offerte speciali di un supermercato non sono riuscita a capire cosa volesse dire sleek riferito a delle bevande.

In inglese sleek è un aggettivo che si usa per descrivere capelli o pelo di animali particolarmente lisci e lucenti, oppure una persona elegante, che si presenta molto bene, ma può avere connotazioni negative di comportamento poco sincero, untuoso. Se riferito a oggetti, sleek descrive linee pulite, eleganti, aerodinamiche.

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Aggettivi di colore composti: giallo-verde

Dialogo tra due uomini: “Lo chiamano governo gialloverde” “Eppure mi sa che ne vedremo di tutti i colori”
Vignetta: Claudio Cadei*

Maggio 2018: nelle cronache politiche sul potenziale accordo di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega sono molto frequenti le locuzioni governo giallo-verde e premier giallo-verde, con riferimento ai colori che rappresentano i due partiti coinvolti. Si trovano migliaia di occorrenze di giallo-verde, mentre sono alquanto ridotte quelle nell’ordine opposto, verde-giallo.

Ordine dei colori

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Questioni (anche) di genere: modest ≠ modesto

MODESTO Towel holder – “Cover up lad! Modesto will hold your hand towel in place so it is just where you need it”. Design Hagai Zakai

Modesto è un appendino per strofinacci dell’azienda israeliana Monkey Business, specializzata in piccoli oggetti di design molto spiritosi. I nomi dei prodotti, in maggior parte in inglese ma alcuni anche in italiano o italianeggianti, giocano con riferimenti linguistici e culturali che fanno parte delle conoscenze enciclopediche del consumatore “globale”.

Il nome Modesto è divertente e, anche se non mi convince del tutto, mi piace perché fa riflettere su alcuni meccanismi linguistici che diventano più evidenti nel confronto tra lingue.

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Un uomo e 24 pallini: divieto di…?

All’ingresso del Parco Naturale di Porto Conte (Alghero) ci sono due pannelli con istruzioni per i visitatori. Non avevo mai visto prima questo simbolo di divieto:

 cartello con uomo stilizzato dietro cui, all’altezza della vita, pare uscire una nuvola di pallini che arrivano fino a terra. Il simbolo è barrato diagonalmente da una linea rossa.

Appariva senza didascalia in una fila di altri divieti standard o comunque facilmente interpretabili (vietato accendere fuochi, vietato raccogliere fiori, vietato rovinare le piante, vietato giocare a palla ecc.).

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Anglicismi, che passione!?

esempi di anglicismi superflui: train to be cool, a concrete food, no panic, ogni pausa ha il suo lato healthy, back to school con il giusto outfit, area street food

Chi mi segue qui sul blog e su Twitter sa cosa penso dell’itanglese: sono alquanto infastidita dagli anglicismi superflui e non perdo occasione per mettere in discussione l’uso che ne fanno media, aziende e istituzioni.

Proprio per questo sono piuttosto divertita di essere finita nella categoria “voi anglopuristi [che] preferite parlare l’itanglese, ingessare l’italiano a lingua dei morti e spacciare per prestito di necessità tutto quel che potete”.

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