Giochi di parole con lingue altrui: Tapiss

Un marchio italiano di tappetini igienici per cani visto da @ScaryItalian:

Immagine del prodotto TAPISS, tappetini igienici per cani con angoli adesivi

Tapiss è una parola macedonia ibrida che si direbbe formata dalla parola italiana tappetino e dalla parola inglese piss, richiamata sia dal colore della confezione che dall’immagine stilizzata del cane con zampa posteriore alzata. In alternativa, il primo elemento potrebbe anche essere la parola francese tapis, tappeto, combinata con la parola inglese piss

Il cane che fa l’occhiolino fa supporre che il nome Tapiss voglia essere ironico. Mi chiedo però se chi l’ha ideato si renda conto che in inglese piss è una parola volgare, inadatta per un marchionimo: sarebbe come se all’interno di un nome italiano si usasse la parola piscio.

Continua a leggere   >>

Inglese farlocco con zeppa: Hippodrhome

Immagine della statua nota come “cavallo di Leonardo” dal sito Hippodrhome.it con descrizione “Hippodrhome sorgerà proprio accanto a un vero tempio, l’Ippodromo del Galoppo di San Siro. Un’area verde dedicata interamente agli appassionati di equitazione di ogni età, per sentirsi ancora più vicini alle proprie passioni”.

Dubito che chi ha ideato il nome Hippodrhome per un nuovo complesso residenziale a Milano sia consapevole che ippodromo nel senso di impianto in cui si svolgono le corse ippiche in inglese non si dice hippodrome: sono falsi amici. L’ippodromo di San Siro si descrive come racecourse in inglese britannico e racetrack in inglese americano.

In inglese la parola hippodrome esiste ma condivide con l’italiano solo l’accezione storica e archeologica di luogo destinato alle corse dei cavalli e dei carri dell’antica Grecia ma anche del mondo latino. In contesti moderni hippodrome può far parte del nome di teatri di varietà, arene o altri luoghi di intrattenimento (come ad es. a Londra il casinò The Hippodrome di Leicester Square).

Continua a leggere   >>

Boppone fa rima con copione!

Nei commenti dei social sulle canzoni del festival di Sanremo 2024 imperversa la parola informale boppone. Ne ho già descritto significato e origine in un post del 2023 che solo ieri ha avuto più di 9000 visualizzazioni!

link al post Bopponi incredibili di maggio 2023

La mia definizione di boppone: una canzone “che spacca”, orecchiabile, molto accattivante, che colpisce fin dal primo ascolto, con un ritmo che invoglia a ballare.

Adesso anche i media generalisti hanno scoperto il neologismo e per spiegarlo che c’è chi attinge al mio post ma senza citare la fonte. Esempio:

Titolo del Corriere della Sera, Redazione Login: “Boppone, il significato della parola usata sui social per commentare le canzoni di Sanremo”. Sottotitolo: “ Su X in tanti scrivono «Questa canzone è un Bop!», «Hai fatto un boppone». Cosa significa?”

Notate anche voi qualche somiglianza in questi esempi di frasi a confronto?

Continua a leggere   >>

Hamamelis, una pianta “stregata”

foto di fiori gialli e arancione di amamelide

Tra le piante che fioriscono in inverno c’è l’amamelide (nella foto hamamelis x intermedia), un arbusto di origine americana che mi affascina per i fiori con petali nastriformi che si aprono srotolandosi, come minuscole lingue di suocera. 

In inglese l’amamelide si chiama witch hazel, un nome che rimanda al nocciolo (hazel) perché le foglie sono simili, e che potrebbe far pensare che un tempo la pianta venisse usata dalle streghe (witch) per qualche pozione, anche perché l’amamelide è effettivamente usata in erboristeria. Ma non è così.

Continua a leggere   >>

Virgolettati che impongono “italiani”

In Virgolettati fantasiosi (e “fumosi”) ho descritto l’abitudine dei media italiani di non riportare fedelmente le parole altrui, come ci si aspetterebbe quando sono racchiuse tra virgolette, ma di darne interpretazioni arbitrarie.

Non sempre è facile verificare se la citazione è corretta, ma in questo esempio di un tweet del TG1 RAI con video associato è palese che il virgolettato non corrisponde a quanto effettivamente pronunciato:

Continua a leggere   >>

IT-Alert: simulando incidenti, trascurando la comunicazione

Il 22 gennaio 2024 è iniziata la seconda fase di test del Sistema nazionale di allarme pubblico IT-alert con un messaggio inviato a Torino e dintorni:

tweet di @Italertgov del 22 gennaio 2024: “In programma oggi un test #ITalert per rischio incidente nucleare. Se ti troverai nel territorio della Città metropolitana di Torino nelle aree limitrofe riceverai sul tuo cellulare questo messaggio: TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente nucleare vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Dopo aver letto il testo del messaggio non posso che ripetere quanto ho osservato lo scorso giugno in IT-alert, aspetti linguistici migliorabili a proposito dei messaggi della prima fase:

È davvero la formulazione più efficace per una comunicazione di emergenza rivolta a tutti i cittadini, o si potrebbe migliorare?

Va considerato che questo tipo di messaggio viene ricevuto anche persone con bassa scolarizzazione, con difficoltà cognitive e da stranieri che non padroneggiano perfettamente l’italiano. Il testo dovrebbe quindi essere il più possibile semplice e facilmente comprensibile, ma non mi pare che il messaggio di oggi lo sia del tutto.

Simulando la comprensione…

Dubito che chi ha formulato il messaggio abbia riflettuto sulla sua effettiva comprensibilità: non si spiega altrimenti la scelta di una frase poco lineare, con formulazioni tipiche del burocratese e parole potenzialmente ambigue come sito (potrebbe essere confuso con il sostantivo!):

Continua a leggere   >>

I segnali discorsivi di Sinner (senza onestà!)

Dal mondo del tennis, uno scambio di battute tra un divertito ma imbarazzato Jannik Sinner e l’intervistatore Jim Courier che gli aveva chiesto insistentemente cos’avesse di speciale la sua racchetta:

Foto di Courier e Sinner con fumetti: 1 Sinner: “honestly many players ask me what racket I play with. I think it’s a really normal racket… to be honest. Honestly, if I’m honest with you…” 2 Courier: “You keep saying ‘honest’ which tells me you’re lying… Come clean man.”  3 Sinner:  “I don’t really know the stats of the racket … to be honest”
fotogramma da Jannik Sinner On-Court Interview | Australian Open 2024 Third Round

Sinner parla correntemente inglese e qui premette ciò che sta per dire ricorrendo alle espressioni honestly e to be honest, paragonabili in italiano a “davvero”, “a dire il vero”, “a essere sincero”, “in tutta sincerità”.

In entrambe le lingue questi elementi sono segnali discorsivi, parole o locuzioni tipiche della lingua parlata che hanno valore pragmatico ma scarso contenuto informativo: possono essere eliminati senza che ne risenta il senso della comunicazione. I segnali discorsivi possono avere vari tipi di funzione, ad esempio modale (servono a esprimere atteggiamenti, sensazioni o stati psicologici del parlante) e fàtica (servono a stabilire e mantenere contatto con l’interlocutore), e possono anche variare in base al contesto, alla posizione nella frase, a come vengono pronunciati ecc.

Continua a leggere   >>

Trattamenti delle reali condizioni benigne

L’attenzione dei media italiani per la salute dei reali britannici è inversamente proporzionale a quella per l’accuratezza delle traduzioni. Abbondano infatti calchi e falsi amici, come in questo esempio:

Per Carlo le preoccupazioni appaiono limitate, stando alle nota di Buckingham Palace. “Come è comune a migliaia di uomini (over 50) ogni anno, il Re - vi si legge - verrà sottoposto a un trattamento della prostata ingrossata”. “La condizione di Sua Maestà è benigna - recita poi il testo, con una precisazione non contenuta nel comunicato sul ricovero della principessa di Galles - ed egli sarà ammesso in ospedale la settimana prossima per una procedura correttiva”.

Trattamento della prostata ingrossata: in ambito medico il calco trattamento [inglese: treatment] è così frequente che non può essere considerato un errore, ma nel senso di terapia, cura o cure va seguito dalla preposizione per.

Condizione [inglese: condition] anziché patologia, disturbo, affezione ecc. è un falso amico che ho già descritto in Causa del decesso: “condizione medica”.

Continua a leggere   >>

IT-Wallet? C’è già portafoglio digitale

La terminologia fa notizia! Alcuni titoli del 15 gennaio 2024:

Accademia della Crusca, “It Wallet? Meglio chiamarlo Portafoglio It” - Gli esperti della lingua italiana: “Nome inopportuno, aggiunge un inutile anglismo alla serie già troppo numerosa che pervade la nostra vita sociale”; 2 L’Accademia della Crusca bacchetta il governo: meglio Portafoglio It; 3 Crusca, "It Wallet? Meglio Idit - Portafoglio italiano"; 4 Sos lingua italiana, ma che “Wallet”, meglio “Portafoglio IT”: dalla Crusca avviso ai naviganti e agli anglofoni incalliti

Il riferimento è a Gruppo Incipit, comunicato n. 23: Wallet? No, meglio IDIT – Il Portafoglio Italiano! (Accademia della Crusca) in cui viene criticata la scelta dello pseudoanglicismo IT Wallet con cui il governo avrebbe deciso di denominare il “portafoglio digitale che conterrà i documenti personali digitalizzati come la patente e la tessera sanitaria”.

Sono del tutto d’accordo con l’affermazione del Gruppo Incipit che “è invece utile battezzare il nuovo strumento in italiano, visto che ci si rivolge a tutti i cittadini, non solo agli esperti informatici”. È un nome inadatto alla comunicazione istituzionale, soprattutto per uno strumento che si prevede estremamente rilevante: non ci si può aspettare che tutti conoscano il significato della parola inglese wallet e della sua accezione digitale.

È anche potenzialmente ambiguo: le due lettere IT in questo caso vanno interpretate come Italian o Italy, e non Information Technology, come in inglese. Si tratta infatti dell’implementazione italiana di un progetto europeo, l’Identità digitale europea, di cui a quanto pare non si è tenuto conto nella scelta del nome:

Continua a leggere   >>

IA con rigurgiti: falsi amici vs pappagalli!

Spunto per una discussione sul neologismo semantico inglese regurgitation nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa:

tweet da Ivo Silvestro: Un dubbio per @terminologia: come traduciamo “regurgitation” (quando una IA generativa ripropone tale e quale un contenuto su cui è stata addestrata), usato ad esempio da OpenAI nella loro presa di posizione?

Il riferimento è alle accuse del New York Times che ChatGPT, prodotto di OpenAI, anziché generare contenuti ad hoc darebbe risposte che riproducono letteralmente testo da articoli del NYT protetti da copyright.

OpenAI spiega che è un bug infrequente che stanno cercando di eliminare; è un comportamento anomalo che viene descritto come regurgitation:

Continua a leggere   >>

Definitely, non definitivamente!

Un altro esempio di approssimazione e scarsa attenzione nelle traduzioni dei media, in questo caso una reazione di Elon Musk alle notizie sul suo presunto uso di sostanze stupefacenti:

1 tweet di Elon Musk: “If drugs actually helped improve my net productivity over time, I would definitely take them!”; 2 titolo di quotidiano italiano: “Il miliardario patron di Tesla lascia intendere che, se l’uso di stupefacenti aumentasse la produttività, dovrebbe definitivamente assumerne”

In italiano l’avverbio definitivamente significa “in modo definitivo” o “per sempre”.

In inglese definitely non ha un significato specifico ma ha invece la funzione di enfatizzare che non c’è alcun dubbio su quanto si afferma, ed è quindi simile a “di certo”, “sicuramente”, “certamente”.

Continua a leggere   >>

C’è omicidio e omicidio

Testo originale in inglese di notizia sull’ex atleta paraolimpico sudafricano Oscar Pistorius e traduzione italiana apparsa in alcune note testate:

Testi inglese 1 e italiano 2 a fronte: 1 “Pistorius was first convicted of culpable homicide — a charge comparable to manslaughter — and sentenced to five years in prison. After appeals by prosecutors, he was ultimately found guilty of murder and had his sentence increased”; 2 “Pistorius fu inizialmente giudicato colpevole di omicidio colposo – un’accusa paragonabile a omicidio colposo - e condannato a 5 anni di prigione. Dopo gli appelli dei pubblici ministeri, alla fine è stato dichiarato colpevole di omicidio e la sua pena è stata aumentata”
(grazie a @jhack per l’esempio)

È un esempio di traduzione automatica* a cui però non è seguita nessuna revisione umana, perché altrimenti sarebbe risultato palese, anche senza testo originale, che in italiano questa spiegazione non ha alcun senso:

Pistorius fu inizialmente giudicato colpevole di omicidio colposo – un’accusa paragonabile a omicidio colposo – e condannato a 5 anni di prigione

Nel testo inglese vengono usate due espressioni diverse: il termine giuridico sudafricano culpable homicide, che potrebbe risultare non familiare a tutti i lettori anglofoni perché usato solo in alcuni ordinamenti giuridici (ad es. in Scozia), e la “spiegazione” manslaughter, che è invece il termine usato per reati paragonabili in altri paesi, come ad es. in Inghilterra, Galles e Stati Uniti. È una precisazione rilevante in inglese ma che in italiano in questo tipo di notizia non è necessaria: in una traduzione umana va eliminata.

Continua a leggere   >>

Prompt: “parole significative del 2023”

word cloud di parole significative del 2023

In Cos’è una “parola dell’anno” e come viene scelta (novembre 2023) ho descritto vari esempi per l’inglese. Nel frattempo sono state annunciate anche alcune parole dell’anno per l’italiano, che aggiungo qui assieme ad altre per me significative, da prompt a granchio blu passando per sbadilare e cassa di espansione.

La parola del 2023 per cui ha optato l’Enciclopedia Treccani è femminicidio, una scelta dovuta alla rilevanza da un punto di vista socioculturale (criterio che si differenza da quelli privilegiati dai dizionari di lingua inglese che ricorrono invece a dati quantitativi).

In Svizzera il Dipartimento di linguistica applicata dell’Università di Zurigo ha scelto come parola dell’anno per l’italiano GPT (“Generative Pre-trained Transformer, ovvero trasformatore generativo preaddestrato, un acronimo che esprime l’era dell’intelligenza artificiale”), seguito da tunnel, per rilevanza locale, ed ecoansia (“ansia derivante dal timore delle possibili conseguenze di disastri ambientali legati all’emergenza climatica”), parola entrata in italiano nel 2015 nella forma eco-ansia. Queste scelte hanno confermato la prevalenza di due temi osservati anche per altre lingue: intelligenza artificiale e cambiamenti climatici.

Continua a leggere   >>

Intelligenza artificiale, sciatteria reale

In un lungo articolo intitolato Cosa sono gli otoliti: perché si “spostano” e qual è la cura le stesse informazioni vengono ripetute più volte, con minime variazioni. I sospetti che il testo sia stato prodotto automaticamente con un sistema di intelligenza artificiale generativa (come ad es. ChatGPT) e poi pubblicato senza alcun intervento umano aumentano quando si incontra la frase evidenziata: La manovra di Dix-Hallpike per riposizionare gli otoliti Un altro modo per scrivere questo testo è: Per verificare la presenza di otoliti nei canali semicircolari dell'orecchio, si può eseguire il test di Dix-Hallpike.

Questo invece è uno dei vari esempi di informazioni ripetute che si differenziano solo per minimi dettagli:

  • Gli organi otolitici reagiscono soprattutto ai cambiamenti di movimento orizzontale (utricolo) o di accelerazione verticale (sacculo), a seconda del loro orientamento.
  • A causa del loro orientamento nella testa, gli organi otolitici sono sensibili, in particolare, al cambiamento nel movimento orizzontale (utricolo) o all’accelerazione verticale (sacculo).

Continua a leggere   >>

Albero dei Giochi: inglese con burocratese

Immagine natalizia da Milano, capitale dell’itanglese:

L’Albero dei Giochi in Piazza Duomo è dedicato ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026. Alla base è circondato da scritte luminose con i nomi degli sport invernali, tutti esclusivamente in inglese come la maggior parte del testo sul piedistallo alto un paio di metri su cui poggia l’albero. Anche la maggior parte del testo sui pannelli del piedistallo è in inglese. In questo dettaglio si vede che anche il ringraziamento allo sponsor italiano, presumo sconosciuto a chi non vive in Italia, è in inglese:

Il dettaglio fa parte del lato di fronte al Duomo, Olympic and Paralympic Winter Games – ITALIAN MEDALS, che è descritto come hall of fame ed elenca i nomi degli atleti italiani che hanno vinto medaglie a ciascuna edizione dei giochi invernali. Il nome delle discipline è solo in inglese e alcune come luge, slittino, hanno nomi poco trasparenti per chi non conosce l’inglese, quindi c’è da chiedersi a che tipo di pubblico sia rivolto questo omaggio.

Continua a leggere   >>