Olimpiadi invernali 2026: prove di lettura

Provate a leggere a voce alta il testo in questa immagine del CONI sull’assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026 a Milano e Cortina:

immagine del CONI per Milano Cortina 2026: “è tutto vero”, “insieme per le Olimpiadi Invernali 2026”

Come avete letto l’anno 2026? Mi auguro non come alcuni giornalisti e commentatori che hanno optato per la pronunciaventi ventisei” anziché “duemilaventisei”.

È una palese interferenza dell’inglese, lingua in cui si legge il numero degli anni nelle date scomponendolo in altri due numeri. Esempi:

092109 21: nine twenty-one
1984 ➝ 19 84: nineteen eighty-four
2019 ➝ 20 19: twenty nineteen

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Non è una primula rossa!

Anagallis arvensis

La pianta nella foto è l’anagallide (Anagallis arvensis), un’erba infestante molto comune nei prati e nei luoghi incolti. In alcune zone è nota anche come mordigallina, probabilmente per l’effetto tossico della pianta se mangiata da galline e altri volatili.

I fiori, di colore vermiglio tendente all’arancione, sono molto piccoli, di diametro inferiore al centimetro e piuttosto insignificanti, eppure hanno lasciato il segno nella cultura popolare di più lingue – anche l’italiano, ma indirettamente.

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Solstizio d’estate e midsummer

immagine di sole stilizzato

Nella parola solstizio si riconosce facilmente l’elemento sol(e) ma non è altrettanto trasparente il significato di stizio, da sĭstere, forma derivata dal verbo stare nel significato di “fermare, fermarsi” perché indica l’istante nel quale il sole cessa di alzarsi sopra l’equatore celeste e pare si fermi per poi riabbassarsi (fonte: Vocabolario Treccani).

L’equivalente inglese è solstice. Se estivo si può chiamare anche midsummer, parola che può indicare giornate diverse:

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Regole per nomi spaziali globali

Concorso Name ExoWorlds: l’Italia è chiamata a dare un nome al sistema planetario di HD 102195, un caldissimo gigante gassoso e la sua stella madre.

Per festeggiare i 100 anni dell’International Astronomical Association, l’organizzazione che assegna i nomi ai corpi celesti, è stato indetto il concorso internazionale Name ExoWorld. Consentirà al pubblico di 80 paesi, tra cui l’Italia, di dare un nome descrittivo ad altrettanti pianeti extrasolari (esopianeti) e alle stelle attorno a cui orbitano. I nuovi nomi verranno aggiunti alle denominazioni scientifiche alfanumeriche già assegnate.

Le regole per scegliere i nomi

Mi piace molto l’idea e sono sicura che gli appassionati di astronomia apprezzino molto. Il sito dell’Istituto Nazionale di Astrofisica fornisce tutte le informazioni necessarie in italiano, tra cui il regolamento che chiarisce dettagliatamente quali nomi sono consentiti e quali invece non sono ammessi. 

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Blackout e fallimenti vari

Una notizia dal Sudamerica con due dettagli che fanno capire che è una traduzione frettolosa non dallo spagnolo bensì dall’inglese:

C’è un black out elettrico in tutta l’Argentina e l’Uruguay. Decine di milioni di persone sono senza luce dall'alba, a causa di “un massiccio fallimento nel sistema di interconnessione elettrica”

La disattenzione più evidente è massiccio fallimento, traduzione errata di massive failure. La parola inglese failure può indicare un fallimento, specialmente in senso figurato, ma in questo caso si tratta di falsi amici.

In contesti meccanici, tecnici e informatici failure significa guasto, malfunzionamento, errore, avaria (cfr. falla masiva nel riferimento originale in spagnolo), oppure interruzione che nel caso dell’elettricità è power failure.

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Storie di balene

Ha ricevuto molta attenzione un tweet di Donald Trump, poi eliminato, che conteneva riferimenti alla famiglia reale britannica e a figure istituzionali europee incontrate durante il recente viaggio in Europa:

tweet di @realDonaldTrump_ I meet and talk to “foreign governments” every day. I just met with the Queen of England (U.K.), the Prince of Whales, the P.M. of the United Kingdom, the P.M. of ireland, the President of France and the President of POland. We talked about “Everything!” Should I immediately….

Trump ha trasformato Carlo, principe di Galles (prince of Wales), in “principe delle balene”, Prince of Whales. Sui social, inevitabili le ironie!

Giochi di parole

emoji balena con zampilloSi trovano vari esempi di battute in Spouting off: Trump boasts of meeting ‘Prince of Whales’, titolo che gioca con le diverse accezioni della parola spout. ll sostantivo è anche lo sfiatatoio dei cetacei e lo zampillo che ne esce; il verbo descrive liquidi che sgorgano o spruzzano e in senso figurato, specialmente se seguito da off, vuol dire blaterare, dire sciocchezze.

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Qual è il contrario di preferito? 😉

Mi ha divertita il video di Sio sulla ricerca di un antonimo per l’aggettivo preferito:

Mi è piaciuta la leggerezza con cui sono sintetizzati alcuni aspetti rilevanti nella formazione delle parole e nella loro eventuale affermazione: potrebbe essere uno spunto didattico per la scuola primaria?

Efficacia dei neologismi

La neoformazione schiferito è una parola macedonia (schifo+preferito), insolita perché in italiano si tende a privilegiare l’unione della parte iniziale di una parola con una seconda parola che invece rimane intatta (ad es. cantante+autore=cantautore).

Sono però altre le caratteristiche che rendono schiferito una parola ben formata e distintiva. 

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Le calciatrici italiane non hanno rubato!

Il calcio non mi interessa minimamente e non sapevo che in questo periodo ci fosse il mondiale di calcio femminile, tantomeno che ieri l’Italia avesse giocato e vinto 2-1 all’ultimo minuto contro l’Australia. L’ho scoperto solo perché sono stata coinvolta in una discussione sul significato del verbo steal in un tweet della nazionale australiana:

tweet da @TheMatildas: 90+5' Goal Italy. The Europeans steal it at the death. 1-2 #AUSITA

A quanto pare parecchi connazionali si sono risentiti del commento, convinti che la squadra australiana avesse accusato quella italiana di avere rubato la partita.

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Rifiuti sull’Everest malamente quantificati

Negli articoli tradotti dall’inglese dalle redazioni di alcuni media italiani si trovano spesso errori molto visibili, come questo segnalato da @dandandin e apparso in più testate:

Everest, i volontari ripuliscono la grande montagna: tra i rifiuti spuntano 4 cadaveri. Una spedizione di pulizia sull'Everest ha rimosso 12,1 tonnellate (10,976 kg) di spazzatura e 4 cadaveri dalla montagna più alta del mondo.

Se ci si rivolge a un pubblico italiano, 12,1 tonnellate sono 12.000 kg e non poco meno di 11 kg, come invece ha scritto il maldestro giornalista che non ha tenuto conto di varie differenze tra inglese e italiano.

Tre diverse tonnellate

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Timori infondati

Mi è stata segnalata più volte questa vignetta:

Aereo in fiamme che precipita. Dialogo tra copilota e comandante: “Temo che non c’è più niente da fare” “…che non ci SIA”

Trovo l’idea divertente ma artificiosa: ritengo poco probabile che chi usa attivamente il verbo temere possa confondere indicativo e congiuntivo in maniera così palese.

Assocerei invece questo tipo di errore a chi si esprime con un vocabolario molto più ristretto, ad es. a chi usa solo avere paura per manifestare timore e pensare o credere per comunicare una convinzione.

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Turofilo e altre parole curiose

A turophile is a cheese lover, or someone who knows a lot about cheese

Un turofilo è un amante o un esperto di formaggio (dal greco τυρός). Ho imparato la parola nella sua versione inglese, turophile, in The Dictionary of Difficult Words, scritto dalla lessicografa americana Jane Solomon e illustrato da Louise Lockhart.

È un libro per bambini, con definizioni sintetiche e molto chiare, ma è divertente anche per adulti appassionati di parole e sicuramente un bel regalo per ragazzini italiani interessati all’inglese.

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Quando si apprezza un libro (e altro)

Citazione: “Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico” – Paul Sweeney

Quando ho letto questa citazione, ho pensato fosse un frase tradotta ancora prima di arrivare al nome dell’autore, che me l’ha confermato.

Ho recuperato il testo originale: “You know you’ve read a good book when you turn the last page and feel a little as if you have lost a friend.”

Per esprimere apprezzamento per una lettura che mi ha dato piacere, come penso intenda l’autore della citazione, in italiano direi un bel libro. Riserverei un buon libro a un testo che ritengo utile o che è ben scritto.

In inglese, invece, in entrambi i casi si può dire a good book.

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Salto quantico, determinologizzato

Questa vignetta di SMBC gioca con la differenza tra parole e termini (lessico specialistico vs lessico comune):

Primo pannello, contesto aziendale, donna dice ai colleghi “Quick! I need a term that actually means something very small, but which people think means something large and significant! Secondo pannello, davanti a un pubblico: “This policy represents a quantum leap in education reform!”

Il processo di determinologizzazione

Alcuni termini (lessico specialistico) subiscono un processo di determinologizzazione: entrano nel lessico comune dove vengono usati con un significato molto più generico. Esempi: algoritmo, ecosistema, anno luce, meme, interfaccia.

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Quirk, quork, quark e “stranezza” terminologica

Quark-Gell-Mann

È morto il fisico americano Murray Gell-Mann, premio Nobel per i contributi sulla classificazione delle particelle elementari e delle loro interazioni. Nei media generalisti è stato ricordato soprattutto per avere teorizzato i quark e per averne scelto il nome. Ma ha coniato anche altri termini dall’origine insolita e che fanno riflettere su alcuni meccanismi di denominazione della fisica.

Quark, riferimenti letterari

L’origine della parola d’autore quark è nota perché è stata raccontata dallo stesso Gell-Mann. Aveva l’abitudine di usare parole onomatopeiche come squeak e squork per chiamare oggetti non ben definiti. Usava anche la parola pronunciata /kwɔːʳk/, simile a quawk che rappresenta il verso di vari uccelli tra cui il gabbiano.

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Confusione di date ;-)

Se fossi un’insegnante di inglese userei questa vignetta per un ripasso veloce di concetti linguistici:

Donna guarda uomo con sguardo adorante: “So what’s your idea of a perfect date?”. Risposta dell’uomo: “DD/MM/YYYY. I find other formats a bit confusing”
via @stevevagabond

Polisemia – La vignetta gioca sulle diverse accezioni della parola inglese date, che in inglese vuol dire data ma anche appuntamento romantico (o potenzialmente tale!).

Metonimia – In inglese date non è solo l’appuntamento ma anche la persona con cui si esce, un esempio di trasferimento di significato da una parola a un’altra in base a una relazione di contiguità che in questo caso è logica, dall’astratto al concreto.

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