“No quid pro quo!”

No quid pro quo
vignetta: R.J. Matson via Twitter

Le ricadute della telefonata tra Donald Trump e il presidente ucraino Zelensky continuano ad offrire spunti lessicali.

Da quando il partito democratico ha annunciato un’indagine che potrebbe portare al suo impeachment, Trump ha pubblicato vari tweet in cui è ricorrente il latinismo quid pro quo, l’ultimo ieri. Esempio del 24 settembre 2019 che ha ricevuto grande attenzione anche al di fuori degli Stati Uniti:

tweet di Trump:  You will see it was a very friendly and totally appropriate call. No pressure and, unlike Joe Biden and his son, NO quid pro quo! This is nothing more than a continuation of the Greatest and most Destructive Witch Hunt of all time!

Vari media italiani hanno riconosciuto il falso amico e fornito una spiegazione; altri invece hanno prodotto una traduzione errata che travisa il significato del tweet. Esempio:

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Arillo e altre parole “granate”

piatto con melagrane intere e aperte con arilli

La parte rossa e succosa dei chicchi della melagrana (in botanica balaùsta) ha un nome che mi piace molto: arillo, termine che designa un particolare tipo di involucro che avvolge il seme di alcune piante e che può essere anche carnoso o peloso.

Etimologia

Arillo deriva dal latino medievale arillus, “vinacciolo”. È molto più trasparente l’etimo di melagrana, dal latino malum granatum, mela “granata” (formata da grani), su cui è stato modellato anche il nome della pianta, melograno, che molti usano impropriamente per indicare anche il frutto.

Il nome scientifico della pianta, Punica granatum, rivela invece che il frutto era arrivato in Europa dalla Fenicia (ma è originario dalla Persia).

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“a prova di Selfie”

Dettaglio di una pubblicità di un fondotinta italiano vista a una fermata dell’autobus:

testo: nuovo Instamoisture Foundation. Look impeccabile a prova di Selfie

La frase look impeccabile a prova di Selfie ha attirato la mia attenzione non solo per l’esempio di Maiuscolite ma anche perché pare implicare che farsi una foto possa in qualche modo rovinare il trucco.

A prova di x

La locuzione a prova di x significa infatti “capace di resistere agli effetti negativi di x, inattaccabile da x”, dove x è un fattore o un agente potenzialmente nocivo. Esempi: a prova di fiamma, a prova di fuoco, a prova d’urto, a prova di freddo.

Il modello originale è a prova di bomba, espressione in uso già dal XIX secolo in contesti difensivi che in seguito ha assunto anche il significato figurato di “del tutto sicuro, indistruttibile” (ad es. amicizia a prova di bomba).

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Alligatori, coccodrilli e metaforiche paludi

“Trump voleva sparare ai migranti alle gambe e coccodrilli al confine con il Messico”. Secondo il New York Times il presidente avrebbe voluto chiudere il confine con il Messico e costruire trincee anche con serpenti

Il New York Times ha rivelato che Trump avrebbe considerato soluzioni estreme contro i migranti che cercano di passare il confine con il Messico, tra cui gambizzarli e costruire un fossato difensivo (moat) da riempire di serpenti e alligatori – rettile comune nelle zone paludose della Florida e in altre aree sudorientali degli Stati Uniti ma non al confine con il Messico.

Non è però chiaro perché nei media italiani gli alligatori siano diventati coccodrilli: le due parole non sono sinonimi, anche se gli animali hanno un aspetto molto simile (si distinguono per habitat, colore, forma della testa, alcuni particolari della dentatura e altri dettagli).

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Artigiani delle parole (e specialisti culturali)

Artigiani delle parole 2019

Domenica 13 ottobre sarò ad Artigiani delle parole, due giornate di formazione organizzate da Langue&Parole a Milano per traduttori, giornalisti, copywriter, editor e chiunque usi la scrittura per lavoro o sia interessato all’uso della lingua.

Specialisti culturali

Nel mio intervento, Gli specialisti culturali: l’enciclopedia del “non detto” illustrerò alcuni tipi di informazioni linguistiche ed extralinguistiche che usiamo per interpretare gli aspetti non espliciti della comunicazione ma che sono anche potenziale causa di incomprensioni per chi appartiene a lingue o culture diverse.

Un esempio di riferimenti culturali di tipo generazionale che richiedono conoscenze specifiche è la data di oggi, primo ottobre. È una ricorrenza ancora significativa per chi ha superato i 45 anni ma non particolarmente rilevante per chi invece è più giovane.

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Daspare, un verbo per tifosi violenti

La Roma daspa il tifoso, il premier Conte: “Fuori a vita chi insulta”. Insulti razzisti a Jesus, il Premier appoggia la Roma che ha daspato a vita il personaggio

Fino a qualche giorno fa ignoravo l’esistenza del verbo daspare, “sanzionare con un daspo”, la misura di prevenzione che vieta l’accesso a stadi e altri luoghi di manifestazioni sportive a soggetti che hanno dimostrato comportamenti violenti.

Non si tratta però di un neologismo recente: il Vocabolario Devoto-Oli fa risalire la prima occorrenza del verbo al 2011. In contemporanea è apparso anche il sostantivo daspato (esempio: incontro tra i daspati e gli avvocati difensori).   

Neoformazioni deacronimiche

Daspare è una parola ben formata, del tutto compatibile con le strutture morfologiche dell’italiano. L’aspetto che la rende interessante è che deriva da un acronimo (daspoDivieto di Accedere a manifestazioni SPOrtive).

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Casa Bianca: il whistleblower NON è una talpa!

Vignetta intitolata The Whistleblower, con un uomo che soffia dal fischietto da cui esce il suono tweeeeeet tweet
Vignetta:
Robert Ariail

Questa vignetta americana di settembre 2019 raffigura un repubblicano e un democratico, simboleggiati dall’elefante e dall’asino, ed evidenzia due espressioni figurate associate ai fischietti che sono specifiche dell’inglese ma non hanno un equivalente italiano:

1 whistleblower, chi nel proprio lavoro si ritrova a dover richiamare l’attenzione su attività illecite che vanno contro l’interesse pubblico e per farlo soffia un metaforico fischietto, come se fosse un arbitro o un poliziotto ➝ cfr. Whistleblower, un concetto poco italiano;

2 dog whistle, in politica un messaggio “in codice” rivolto a chi ha orecchie per intendere, soprattutto i propri seguaci ➝ cfr. Fischi e fischietti: wolf whistle vs dog whistle.

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Filibustiere e altre #paroledasalvare

Una cartolina del progetto #paroledasalvare di Zanichelli:

[spagnolo filibustero, dal neerlandese vrijbuiter ‘libero cacciatore di bottino’, comp. di vrij ‘libero’ e buit ‘bottino’ - 1772] 1 corsaro  2 (fig.) avventuriero senza scrupoli, mascalzone

La parola filibustiere ha una storia movimentata. Si è diffusa in Europa grazie alla traduzione in francese e in spagnolo di un libro olandese del XVII secolo, De Americaensche Zee-Roover, storia di pirati, noti anche come bucanieri, che a quei tempi infestavano il mar dei Caraibi.  

Etimologia, con ortografia!

La parola originale olandese vrijbuiter è diventata fribustier e poi flibustier in francese, con una s aggiuntiva per analogia con l’ortografia di altre parole francesi con s muta. In seguito lo spagnolo ha inserito una i nella prima sillaba, filibustero, da cui sono derivati l’italiano filibustiere e l’inglese filibuster.

In inglese c’è anche l’allotropo freebooter, “pirata, avventuriero”, calco diretto della parola olandese – cfr. boot, “bottino” – che recentemente ha acquisito una nuova accezione: online un freebooter è chi si appropria di contenuti altrui e li pubblica come se fossero propri, una pratica nota come freebooting.

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Trump: impeachment non è condanna

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Settembre 2019: nelle notizie dagli Stati Uniti è ricorrente la parola impeachment. È quanto potrebbe subire il presidente Trump al termine di un’inchiesta formale annunciata dalla speaker della Camera Nancy Pelosi a causa di una vicenda che coinvolge anche il nuovo presidente dell’Ucraina.

Questo video, in inglese, illustra cosa comporta una procedura di impeachment:

Sono nozioni forse poco chiare all’autore dell’articolo pubblicato da un quotidiano italiano che dà informazioni fuorvianti:

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Destinazione raggiunta, simbolicamente

YOU HAVE REACHED YOUR DESTINATION…
Vignetta di Ben Jennings

Questa vignetta sul cambiamento climatico, intitolata You have reached your destination, è efficace anche tradotta in altre lingue perché usa un simbolo globale riconosciuto da chiunque abbia mai fatto una ricerca di posti o destinazioni con Google Maps o prodotti simili: sovraimposto alla carta o mappa, identifica il luogo dove si vuole arrivare.

Come si chiama il simbolo, o comunque come lo descrivereste?

In inglese: pin e teardrop

Nella guida di Google Maps in inglese il simbolo è identificato come red mini-pin, quindi una puntina. Negli Stati Uniti è stato brevettato con la descrizione teardrop-shaped marker icon, quindi a forma di lacrima (ma al contrario!), ideato per poter segnare con esattezza il luogo sulla mappa, senza coprirlo (cfr. il verbo pinpoint).

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Quando l’iniziale fa la differenza

In inglese esiste un nome per indicare le parole che hanno un significato diverso a seconda che vengano scritte con l’iniziale maiuscola (capital letter) o minuscola:

Capitonym: a word that changes meaning with a capital letter, like turkey vs Turkey
immagine: sketchplanations

La parola capitonym* (da capital con il suffisso –onym) indica una coppia di omonimi che sono omografi solo se appaiono a inizio frase o sono scritti interamente in MAIUSCOLE. Non mi pare che esista un nome corrispondente italiano.

Esempi in inglese

Alcuni esempi di capitonym che sono anche omofoni:

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Snitch tagging: gli spioni sui social

illustrazione: topo da fogna mascherato da uccellino di Twitter

Da piccoli sicuramente abbiamo avuto a che fare con altri bambini che avevano la pessima abitudine di fare la spia a genitori, insegnanti e altri compagni di gioco.

Crescendo potrebbero essere diventati gli adulti che hanno un atteggiamento simile su Twitter e altri social: si premurano di allertare chi è oggetto di una conversazione o di una discussione ma non è stato menzionato (non è stato coinvolto direttamente con il suo identificativo @nomeutente).

Può essere il caso del subtweeting (uno o più tweet che discutono negativamente di qualcuno, lo criticano o gli lanciano frecciate, volutamente senza coinvolgerlo), oppure di commenti il cui autore non ha ritenuto necessario, opportuno o utile fare nomi.

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Consegniamo?

Correzione estemporanea su un manifesto affisso nell’ascensore di un supermercato (evidenziazione rossa mia):

CONSEGNIAMO LA SPESA

La i di consegniamo è stata cancellata ed è stato aggiunto il commento “ignoranti”, ma ha sbagliato chi ha corretto.

Come tutti i verbi della prima coniugazione, anche i verbi con radice che termina in –gn /ɲ/, quali consegnare, bagnare, sognare, guadagnare, disegnare, vergognare, richiedono la i nella prima persona plurale dell’indicativo:

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L’aria di Airbnb

airbnb logoHo scoperto solo recentemente cosa significa air nel nome commerciale Airbnb, il sempre più diffuso servizio della gig economy che consente a privati di affittare stanze, appartamenti, case o altri alloggi per brevi periodi.

Credevo avesse qualche significato figurato e invece, come ha spiegato uno dei fondatori, Brian Chesky, sta per un prosaico airbed, il materasso gonfiabile che all’inizio dell’attività era l’unico servizio offerto a chi cercava una sistemazione per una o più notti.

Il riferimento era esplicito nel nome e nel logo originali, AirBed & Breakfast, che rimandava anche ai tradizionali B&B (la colazione però è raramente inclusa nei servizi di Airbnb e forse nell’aggiornamento del nome la & era stata sostituita dalla n anche per evitare di richiamarla):

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Alternative al water d’oro

Notizia di cronaca estera da un quotidiano italiano:

Inghilterra, rubato il water d’oro di Maurizio Cattelan

Nella notte tra venerdì e sabato, qualcuno ha rubato il gabinetto d’oro di Maurizio Cattelan da Blenheim Palace, maestosa residenza di campagna nei pressi di Oxford, riverita dagli inglesi in quanto luogo di nascita di Winston Churchill. La tazza della toilette, ricoperta d’oro a 18 carati, faceva parte di una mostra dedicata all’artista concettuale italiano. I visitatori potevano utilizzarla per l’uso che ne viene fatto comunemente: con il solo limite di 3 minuti a testa. Ma i ladri se la sono presa comoda, lavorando fino a poco prima dell’alba per estrarre il cesso dal pavimento. […]

Le parole evidenziate sono un esempio dell’avversione alle ripetizioni, molto diffusa nei media italiani, che spinge chi scrive a usare parole alternative non sempre adeguate.

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