Come analizzare il suffisso –izzare

Se anche voi vi sentite language geek vi piacerà questo fumetto di Sio, che ancora una volta dà spunti per riflettere sorridendo sui meccanismi linguistici:

Striscia di Sio: 1 figlio a mamma: “mamma, a scuola mi hanno bullizzato”, mamma “oh, no”; 2 mamma perplessa: “ma… il suffisso –izzare si usa quando si rende una cosa in un certo modo… quindi ti hanno reso un bullo?”  3 figlio aggressivo: “stai zitta, nerd! Dammi i soldi della merenda!”

Il suffisso –izzare

Il suffisso izzare è usato per formare verbi denominali e deaggettivali ed è tra i più produttivi dell’italiano.

Nella maggior parte dei casi ha un valore causativo o trasformativo: quando ha come base una parola x o un nome proprio X, il verbo x-izzare indica rendere x o come x, fare x, causare x, trasformare in x.

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Inglese farlocco: Sanity *product*

Immagine dei prodotti SANITY ZONE (torretta porta dispenser gel igienizzante: proteggi i tuoi dipendenti, prenditi cura dei tuoi clienti) e SANITY POINT – SANITY SISTEM (sistema di sanificazione per automobili)

Ho scoperto l’esistenza di questi marchi italiani grazie a un tweet di @dandandin, che ha scritto “Sanity suona simile a sanificazione, quindi sicuramente ha lo stesso significato, non c’è bisogno di controllare”. Quindi ecco le “sanity zone” (per il gel mani), i “sanity point” (autolavaggi che fanno sanificazioni ozono) o il “sanity system” (macchinario ozono).

Sono esempi tipici di inglese farlocco, nomi pensati da italiani per italiani e che non richiedono di conoscere l’inglese per capire che si tratta di prodotti che riguardano igiene o sanificazione.

In inglese però sanity ha un altro significato, un dettaglio apparentemente ignorato da chi ha usato la parola non solo per questi ma anche per altri prodotti italiani con nomi pseudoinglesi simili. Alcuni esempi:

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Il colore della Nemophila menziesii

Di che colore sono i fiori di Nemophila menziesii che ogni anno in primavera tappezzano le colline dell’Hitachi Seaside Park in Giappone?

foto con distesa di Nemophila menziesii

Se ci limitiamo ai colori di base, senza ricorrere a descrizioni specifiche, credo che qualsiasi donna italiana* risponderebbe immediatamente azzurro o celeste

Si deve quindi concludere che questo titolo di notizia sulla fioritura non può che essere il risultato di una traduzione frettolosa dall’inglese o fatta senza avere osservato la foto:

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Il “super duper missile” di Trump

Notizia dagli Stati Uniti: alla Casa Bianca è stata presentata la bandiera della neonata Space Force e Trump ne ha approfittato per annunciare lo sviluppo di un nuovo missile:

La descrizione di Trump, I call it the super duper missile, ha suscitato innumerevoli ironie e ci offre anche un esempio di frase molto elementare che però presenta qualche difficoltà di traduzione.

Super duper

Il significato di super duper (o superduper) si descrive facilmente: vuol dire ottimo, superlativo, eccezionale, eccelso, impareggiabile. Nessuna di queste opzioni però sarebbe adeguata in una traduzione italiana perché non tiene conto delle connotazioni dell’aggettivo.

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TIL: il colore dell’ovetto nell’ovetto

Visto su Twitter:

tweet di @A_mente_libera: A che età avete scoperto che la sorpresa dell'uovo kinder è gialla perché ricorda il tuorlo?

Le risposte al tweet confermano che non sono l’unica che finora non aveva mai fatto il collegamento tra il colore dell’ovetto di plastica e il tuorlo!

Il testo del tweet mi dà anche lo spunto per descrivere due espressioni inglesi informali che mi piacciono molto e che sono adatte a dare rilievo a informazioni che fino a poco prima non si conoscevano, TIL e today years old.

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Stay alert ≠ stare in allerta

Anche il Regno Unito passa alla fase 2 dell’emergenza COVID-19, con un allentamento delle restrizioni e il nuovo slogan stay alert che sostituisce stay home (resta a casa) e suscita reazioni negative. La notizia è apparsa anche in Italia, però con un errore di traduzione.

Titoli: 1 Johnson passa da “stare a casa” a “stare in allerta”; 2 Coronavirus UK, Johnson annuncia fase 2 “Stare in allerta”. Lockdown fino al primo giugno; 3 GB da “stare a casa” a “in allerta

 Alert in inglese

In inglese l’aggettivo alert significa attento o vigile – possibili sinonimi sono attentive, careful, vigilant. La locuzione stay alert vuol dire prestare attenzione costante, agire con cautela in modo da essere in grado di reagire se necessario.

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Garofani per la #FestaDellaMamma

La seconda domenica di maggio in molti paesi del mondo ricorre la festa della mamma. Su Twitter ad alcuni hashtag per la giornata 2020 è associata automaticamente un’emoji (“hashflag”) che rappresenta un garofano:   

MothersDay-hashflags

Non succede per l’italiano ma solo per lingue di paesi dove è tradizione regalare garofani per questa ricorrenza, in particolare Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud (festa dei genitori).

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Terminologia multilingue in tema COVID-19

Alcune indicazioni su risorse terminologiche multilingui di riferimento per chi traduce testi in tema COVID-19.

Unione europea

Il Centro di traduzione degli organismi dell’UE ha raccolto in un file scaricabile i link a 270 schede terminologiche multilingui del database terminologico IATE relative alla pandemia da COVID-19.

illustrazione con termini da IATE

Eurac

L’Istituto di linguistica applicata di Eurac Research di Bolzano ha pubblicato un glossario dettagliato in italiano, tedesco e ladino (Val Badia e Val Gardena) con riferimenti anche alla terminologia del diritto comunitario e degli ordinamenti di Austria, Germania, Svizzera.

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Storie di uccelli neri, in inglese

Immagine con 4 corvi stilizzati in file tra due persone e la scritta “What does physical distancing look like? Four ravens apart (or 2 metres/6 feet)”

Notizia dal Canada: sono diventate virali le indicazioni delle autorità sanitarie dello Yukon che scherzosamente hanno usato l’animale ufficiale della regione, il corvo imperiale, come unità di misura per evitare il contagio da COVID-19. L’illustrazione mostra che i 2 metri (6 piedi) previsti dalla distanza interpersonale equivalgono a 4 corvi (in alternativa a 1 caribù, a Toronto invece a 3 oche).

Raven, crow, rook

Per chi come me non ha mai avuto ben chiara la differenza che c’è in inglese tra raven, crow e rook, è utile questa tabella creata da Sophia Cooke, ricercatrice in scienze ambientali, per illustrare i corvidi che vivono nel Regno Unito: 

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Fase 2 FAQ per italiani (con caro defunto)

Tweet del 2 maggio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri:

tweet di Palazzo Chigi: Online sul sito del Governo le FAQ relative alle misure in vigore dal 4 maggio

Notizia dello stesso giorno sul sito del Ministero della Salute:

titolo notizia del Ministero della Salute: On line le nuove faq del Governo sulla fase 2

Anche i media hanno rilanciato la notizia usando l’anglicismo FAQ, nonostante il documento in questione abbia un altro titolo, “Fase 2” – Domande frequenti sulle misure adottate dal Governo. È un’incongruenza che penalizza la comunicazione e mostra scarsa attenzione agli interlocutori.

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Track e trace: alcune differenze

Riporto anche qui un aggiornamento a Contact tracing vs tracciamento dei contatti, dove ho sintetizzato le differenze principali tra due verbi inglesi che a volte vengono confusi, track /træk/ e trace /treɪs/.

Nell’uso generico entrambi hanno vari significati ma condividono l’accezione simile di seguire delle tracce e identificare un percorso, che in italiano viene spesso reso usando lo stesso verbo, tracciare. Nell’uso figurato però track e trace possono esprimere un approccio, un punto di vista e un orientamento diversi.

track-trace

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School Shooting, pessimo nome itanglese

Una notizia dal mondo dell’istruzione che fa riflettere sul livello di conoscenza della lingua inglese in Italia:

Testo descrittivo del logo School Shooting: progetto finanziato dal MIUR in collaborazione con il MIBACT, attraverso il bando “Cinema pr la scuola – i progtti delle e per le scuole”, Azione A2 Visioni Fuori Luogo.  Titolo articolo: Anna Ascani: vivacità sistema istruzione

Dalla notizia, vista grazie a un tweet di @sandra_mzz, si apprende che la vice ministra dell’Istruzione ha espresso apprezzamento per il progetto School Shooting, nato dalla collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e ideato per “permettere agli studenti di conoscere meglio il linguaggio cinematografico”. 

Mi domando come sia possibile che nessuna delle persone coinvolte nel processo di ideazione, valutazione e approvazione del progetto abbia avuto obiezioni sulla scelta del nome school shooting, che in inglese ha un significato tragico.

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“Un mare di calendule”

Questa foto, vista in un quotidiano, ha attirato la mia attenzione non solo perché è molto bella ma anche per un dettaglio che fa capire che il testo è tradotto dall’inglese:

Foto di fiori arancioni intitolata “Un mare di calendule” e descrizione “un abitante del villaggio di Abullian, vicino al confine tra India e Pakistan, raccoglie calendule arancioni con in testa un turbante dello stesso colore”

Descrizione: Un abitante del villaggio di Abullian […], vicino al confine tra India e Pakistan, raccoglie calendule arancioni con in testa un turbante dello stesso colore […]

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Non è Recovery Fund ma fondo per la ripresa

Registro anche qui un commento fatto su Twitter dopo avere visto le dichiarazioni di vari politici italiani sulla decisione del 23 aprile 2020 del Consiglio europeo di lavorare alla creazione di un fondo per la ripresa come risposta alle conseguenze economiche della pandemia da COVID-19.

tweet del 23 aprile 2020: Perché @GiuseppeConteIT @paologentiloni @gualtierieurope e i media usano l'anglicismo #RecoveryFund anziché il termine italiano più comprensibile #FondoPerLaRipresa usato nelle comunicazioni dell'UE?

Trovo piuttosto ridicolo che istituzioni, politici e media italiani preferiscano l’anglicismo Recovery Fund al termine italiano fondo per la ripresa usato invece nei testi delle istituzioni europee, come ad es. i comunicati stampa del Consiglio europeo.

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