Ho letto in Schott’s Vocab che la Starbucks, la catena di americana di caffè, sta testando un nuovo formato per tè e caffè freddi che corrisponde a 31 once liquide o un quarto di gallone (americano), ovvero circa 900 ml.
Il nuovo formato si chiama trenta, nella tradizione dei nomi italiani o pseudoitaliani amati da Starbucks, come il formato venti, descritto efficacemente qui da Riccardo come un’unità di misura per il caffè del tutto sconosciuta in Italia (direi che la traduzione migliore in italiano potrebbe essere “secchio”, o magari anche “barile”).
È buffo come parole della propria lingua possano perdere il loro significato se adottate in altre lingue, diventando pseudoprestiti, e si debba quindi imparare a reinterpretarle in contesto:
formato Starbucks* | dimensioni | in once | in ml |
tall | small | 12 oz | circa 350 ml |
grande | medium | 16 oz | circa 450 ml |
venti | large | 20 oz per bevande calde, 24 oz per bevande fredde | circa 600 ml circa 700 ml |
trenta | XL | 31 oz | circa 900 ml |
Considerazioni linguistiche a parte, non credo finirò mai di stupirmi delle dimensioni giganti che quasi tutte le cose sembrano avere negli Stati Uniti (ad es. il latte venduto in taniche). Come si fa a ingurgitare tali quantitativi di caffè o tè, considerato che vanno bevuti caldi o freddi e quindi, nonostante i bicchieroni vagamente isolanti, vanno consumati in breve tempo?
striscia Pearls Before Swine