Anglicismi: un piccolo esperimento

L’invasione degli anglicismi ha suscitato molto interesse e parecchi commenti, tra cui il suggerimento per un piccolo esperimento per capire se l’itanglese stia davvero sostituendo il lessico italiano o se invece si tratti di una percezione distorta. Consiste nel fare attenzione alle conversazioni in normali situazioni di vita quotidiana, ad es. in famiglia o tra amici, e prendere nota dei forestierismi superflui usati dai parlanti.

Ritengo che nell’osservazione vadano considerati alcuni aspetti diacronici e vada differenziato il lessico comune dal lessico specialistico (dettagli qui) e da forme di gergo (linguaggio comune a una determinata categoria di persone ma non usato al di fuori dal gruppo):

grafico: adozione degli anglicismi

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Languaging

In inglese trovo molto efficace il termine languaging. Nell’ambito dell’industria multimediale e audiovisiva può descrivere un insieme di attività e servizi linguistici. Alcuni di questi sono specifici della traduzione audiovisiva, quali doppiaggio, sottotitolazione, narrazione con voce fuori campo, annotazioni visive e verbali (ad es. audiodescrizione per non vedenti o interpretazione in una lingua dei segni per non udenti) ecc. Può essere sinonimo di language versioning, in particolare se riguarda la creazione di versioni di uno stesso programma in lingue diverse.

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Come si presentano americani e inglesi

striscia
Striscia: Pearls Before Swine con rimando alla canzoncina che si canta in inglese durante il girotondo che cita esplicitamente la Peste nera e i suoi morti

Mi piace leggere di comunicazione interculturale e ho trovato interessante introducing yourself (separated by a common language), sui diversi modi con cui inglesi e americani interagiscono con persone incontrate per la prima volta in contesti informali. Si tratta di competenze comunicative difficili da acquisire anche se si parla la stessa lingua.

Gli americani tendono a presentarsi subito dicendo come si chiamano e da dove vengono, gli inglesi invece rifuggono da questa strategia, che percepiscono come un’intrusione alla sfera privata. Gli irlandesi usano altre modalità, ad es. cercano di coinvolgere l’interlocutore con commenti positivi sul contesto in cui si trovano.

C’è anche un accenno ai finlandesi e alla loro estraneità a convenevoli e a commenti neutri (simile all’atteggiamento dei tedeschi descritto in Lingue, funzione fatica e cortesia).

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Genere grammaticale, naturale e sociale

In tedesco la rapa (die Rübe) è di genere femminile, la ragazza (das Mädchen) neutro, come faceva notare Mark Twain nel divertente saggio The Awful German Language:

In German, a young lady has no sex, while a turnip has.Think what overwrought reverence that shows for the turnip, and what callous disrespect for the girl. See how it looks in print — I translate this from a conversation in one of the best of the German Sunday-school books:

Gretchen – Wilhelm, where is the turnip?

Wilhelm – She has gone to the kitchen.

Gretchen – Where is the accomplished and beautiful English maiden?

Wilhelm – It has gone to the opera.

Ci ripensavo quando ho aggiunto un commento a Genere e linguaggio per ricordare la differenza tra genere grammaticale (una categoria morfologica) e genere naturale o reale (il sesso di una persona o di un animale).

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L’invasione degli anglicismi

Rispondo con un lungo post a diversi commenti di Remo, di cui apprezzo la passione per la lingua italiana. Non condivido invece il suo allarmismo per il presunto disfacimento dell’italiano a causa del proliferare degli anglicismi. 

Forestierismi insostituibili, utili e superflui

Tutte le lingue hanno sempre fatto uso di forestierismi, i cosiddetti prestiti. In italiano la distinzione classica è tra prestiti di necessità e di lusso ma Giovanni Adamo e Valeria Della Valle in Le parole del lessico italiano preferiscono invece una tripartizione:

  1. forestierismi insostituibili, ormai radicati nell’uso, soprattutto per la loro concisione, efficacia espressiva e adeguatezza nominativa, come computer;
  2. forestierismi utili, che ripropongono espressioni straniere alle quali i parlanti sembrano adeguarsi senza sforzo eccessivo, facilitando l’uso di formule denominative di circolazione internazionale, come email;
  3. forestierismi superflui, che si affiancano a espressioni italiane già in uso o facilmente ricavabili e sono mossi spesso dalla volontà di ostentare consuetudine con tendenze o conoscenze linguistiche straniere, come nel caso dell’inglese ticket, molto spesso abusato in luogo di ‘biglietto’ o ‘buono’.

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Pinocchio americano

vignetta Rhymes with Orange_20120201

Questa vignetta con protagonista Pinocchio che si avvicina alla tana di un castoro (beaver lodge) evidenzia alcune differenze culturali: per gli americani Pinocchio è quello del film Disney, con tanto di piuma sul cappello, salopette e vistoso fiocco al collo e naso relativamente corto e arrotondato; per noi italiani invece è il burattino con copricapo conico, vestito a fiori e naso lungo e appuntito, tipico delle illustrazioni del libro di Collodi.

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Genere e linguaggio

Titoli professionali e linguaggio sessista

Oggi si è tenuto un convegno su Genere e linguaggio ed è recente la notizia delle linee guida del Comune di Firenze per evitare il linguaggio sessista, in particolare per quel che riguarda i titoli professionali o le cariche istituzionali di donne (cfr. È l’ora della sindaca e dell’architetta e Siete pronti a dire sindaca?).

simboli maschile e femminileMi rendo conto di essere in controtendenza, in quanto donna, ma queste iniziative non mi convincono molto. Non è stabilendo delle regole artificiali (in alcuni casi abbastanza astruse) che verrà eliminata la discriminazione: purtroppo rimarranno mille altri modi per continuare a farla, anche parlando politicamente corretto.

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caramel ≠ caramella

In inglese caramel può essere il caramello oppure un dolciume dalla consistenza morbida, ottenuto facendo bollire zucchero, burro e latte e simile alle caramelle mou. Gli altri tipi di caramella*, ad es. alla frutta o altri gusti, in inglese non si chiamano caramel ma si possono descrivere genericamente come sweet (UK) o candy (USA).

Fatta questa premessa, come chiamereste in italiano le Lard Caramels, preparate con grasso di maiale, zucchero, panna e aromi (“melty, meaty sweetness that blows the mind”)?

Boccalone Lard Caramels

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Scelte terminologiche: segnalibri e preferiti

icona FavoritesNei commenti a History – Cronologia mi è stato chiesto perché i bookmark (gli indirizzi dei siti memorizzati nel browser per poterli icona Preferitirivisitare in seguito) si chiamino segnalibri nelle versioni italiane dei principali browser ma non in Internet Explorer, dove sono invece preferiti.

L’uso di Favorites anziché Bookmarks è un esempio di scelte terminologica con cui si cerca di differenziare un prodotto dalla concorrenza anche grazie a terminologia propria. La strategia opposta consiste nell’adeguarsi alla terminologia altrui e già nota (ad es. History, termine adottato da tutti i principali browser) perché la familiarità ha un impatto positivo sulla curva di apprendimento e può favorire il passaggio al proprio prodotto. Si può anche scegliere di differenziare la terminologia ma adottare icone o simboli che sono diventati lo standard del mercato, come la stella, che rappresenta lo stesso concetto indipendentemente dal nome.

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