Inglese farlocco: CASH BLACK e ZHEROGAP

Tweet di @EugenioTaf: “cashback e black days! What is this, a crossover episode?”. Immagine: pubblicità con scritta grande “ARRIVA IL CASH BLACK!”, immagine di spazzolini elettrici e scritta piccola “ACQUISTA UNO SPAZZOLINO ORAL-B NERO CON UNA CONFEZIONE DI TESTINE E TI RIMBORSIAMO LE TESTINE”

Sarei curiosa di conoscere il processo di ideazione di nomi pseudoinglesi come cash black, un gioco di parole agrammaticale ottenuto da cashback + black nel senso di “[periodo] con/di grandi sconti” – un’accezione inesistente in inglese, come descritto in Inglese farlocco: Black Days.

Capisco che in questo caso black è anche un rimando al nome del prodotto, ma davvero i creativi pensano che per i consumatori italiani l’espressione cash black risulti efficace e trasparente? Non mi stupirei se molti invece pensassero all’iniziativa governativa per incentivare l’uso di pagamenti elettronici e non a un rimborso parziale per l’acquisto di un prodotto.

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L’erba dei vicini d’Oltralpe non è sempre greener!

Non parlo francese ma non è necessario per capire lo stratagemma linguistico usato in una campagna di sensibilizzazione dell’amministrazione municipale del 10e arrondissement di Parigi che invita i cittadini a essere più rispettosi e non abbandonare rifiuti, non fare rumore e non urinare per strada.

quadro della Gioconda con testo “when tu jettes ta clope on the floor et qu’elle te juge – be respectful of la planète”quadro Le Désespéré di Courbet con testo “Gustave, agent de la propeté de Paris tomorrow morning when il verra ton bordel – be respectful of les éboueurs”

autoritratto di Van Gogh con testo “when les voisins cont se couper l’oreille tellement tu fais de brut under leurs fenêtres – be respectful of les riverains”ritratto di Marie-Antoniette con rosa con testo “when ça sent pas la rose because t’as eu la flemme d’aller à l’urinoir– be respectful of toi-memê”
Fonte: Une campagne de sensibilisation; nella fascia blu scuro in fondo a ogni immagine è riportata la “traduzione” en bon français!

Sicuramente è una scelta fatta per attirare l’attenzione e fare discutere, e infatti non sono mancate le reazioni orripilate al contrasto irriverente tra opere d’arte tradizionali e il mix particolare di francese e inglese (franglais).

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La redenzione passa anche dal supermercato

Da Notiziole di .mau.:

Sabato ho fatto la spesa all’Esselunga e quando sono andato al totem per pagare mi sono trovato la schermata “Redenzione buono benzina”. Ho cliccato su “un’altra volta”: non mi sento così potente da redimere qualcuno.

foto della schermata del totem di Esselunga con immagine di distributore e scritta REDENZIONE Q8, con pulsanti NON ORA e ACQUISTA
(immagine aggiunta da tweet di @latraduzionedim)

Nell’ambito delle promozioni della grande distribuzione da anni ormai è diffuso il calco redenzione, dall’inglese redemption, e a volte i risultati sono involontariamente ridicoli. Esempio:

Il coupon nasce per aiutare a compiere una missione, per far ciò dovrà essere inserito all’interno di un contesto e di un perché. Soprattutto, è importante che l’iniziativa intrapresa sia comunicata nel modo giusto per far sì che il cliente compia il passo della redenzione finale del suo sconto e il completamento della missione.

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Tranquilli, il cörsivœ parlato non fa danni!

Per chi non sa ancora cos’è il cörsivœ parlato, è la presa in giro della cadenza cantilenata tipica di certe ragazze milanesi, caratterizzata da vocali strascicate (allungamento) e trasformate se in posizione finale (dittongazione). È una tendenza ridicolizzata già da qualche anno ma ha fatto notizia nei media generalisti lo scorso maggio grazie ai video virali di una sedicente “professoressa”.   

Mi stupisce che questa notiziola estiva continui a suscitare interesse, ormai da settimane. Non sono invece per nulla sorpresa dalle reazioni sdegnate per l’uso improprio del sostantivo corsivo e per la pronuncia storpiata: succede spesso che l’uso ludico della lingua venga frainteso e causi reazioni negative, o che si confonda un fenomeno con chi lo rappresenta.

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Dagli USA, per non sprecare acqua del WC

In inglese esistono vari espedienti di mnemonica che consentono di tenere a mente nozioni varie, come ad es. nomi o azioni che vanno ricordati in una particolare sequenza.

Tra questi ce n’è uno americano per limitare il consumo di acqua quando si va in bagno e ridurre così la propria impronta idrica (water footprint):   

Immagine di water con la scritta “if it’s yellow let it mellow, if it’s brown flush it down”

In base al colore di quanto è stato prodotto: 
se giallo si lascia in ammollo,
se è marrone si usa lo sciacquone

La traduzione è un tentativo di riproporre la rima originale, che con l’allitterazione è una caratteristica ricorrente di molti espedienti di mnemonica: il ritmo che viene conferito dai versi consente di ricordarli meglio.

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“marmalade sandwich, ma’am?”

Orso Paddington mentre estrae delle fette di pane dal cappello: “Perhaps you would like a marmalade sandwich? I always keep one for emergencies!” Regina Elisabetta mentre estrae del pane dalla borsetta: “So do I. I keep mine in here… for later”

È piaciuto molto il video della Regina Elisabetta con l’orso Paddington che ha dato il via ai festeggiamenti del giubileo di platino del 4 giugno 2022. Chi l’ha visto saprà che l’orsetto le offre un marmalade sandwich che tiene nel cappello, per le emergenze, e lei gli fa vedere che ne ha già uno nella sua famosa borsetta.

Vari media italiani hanno tradotto letteralmente marmalade sandwich con sandwich alla marmellata, senza considerare alcune differenze d’uso tra inglese e italiano.

Paese che vai, sandwich che trovi…

Innanzitutto si nota una differenza di pronuncia:
in inglese la d è muta, si dice /ˈsænwɪtʃ/ o /ˈsænwɪdʒ/,
in italiano invece la d si pronuncia, si dice “senduic” /ˈsɛndwiʧ/.

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Deadcatting (e altri gatti morti, in inglese)

disegno stilizzato di gatto morto stecchito con occhi a crocetta

 

Nel Regno Unito si discute dell’intenzione di Boris Johnson di reintrodurre il sistema di misura imperiale (once, libbre, pinte, galloni…) in sostituzione al sistema metrico e di annunciarlo durante i festeggiamenti per il giubileo di platino della regina, in modo da riconquistare consensi tra i sostenitori della Brexit.

Strategia del gatto morto

Molti ritengono che si tratti dell’ennesimo stratagemma per distrarre da scandali e problemi ben più seri, e che sia quindi un tipico caso di dead cat strategy.

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M.easy? YEAH, è inglese farlocco istituzionale!

M.easy. Prova il chatbot di Pago in Rete! Chiama il Numero Verde 800.588.518

Dal 2020 le tasse e i contributi scolastici richiesti agli alunni delle scuole statali per le attività curriculari ed extracurriculari devono essere versati attraverso Pago In Rete, il servizio centralizzato per i pagamenti telematici del Ministero dell’Istruzione.

È un servizio essenziale che riguarda tutte le famiglie con figli in età scolare, ma pare che molti abbiano ancora difficoltà d’uso. Per informazioni è stato predisposto un numero verde con risposte automatizzate (chatbot) che è stato chiamato M.easy (o M.Easy), ennesimo esempio di anglicismi usati a sproposito.

Non ho idea di cosa possa voler dire l’iniziale M., che anteposta all’aggettivo easy mi aspetto abbia la funzione di altro aggettivo o di avverbio. Dubito voglia dire molto, ed escludo anche much che sarebbe grammaticalmente errato (corretto: very), però non riesco a farmi venire in mente nessun’altra parola del lessico di base inglese che inizi per m e sia rilevante in associazione a easy

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Miscomprensione (con percentuale)

A quanto pare la notizia che il 51% dei quindicenni italiani sarebbe incapace di capire un testo scritto ha origine da un’interpretazione errata dei dati. In un articolo che l’ha rilevato si nota questa frase:

Se poi si considera la fine della secondaria di secondo grado, la quota di popolazione al livello 1 risulta comunque inferiore al 20 per cento in italiano e al 30 per cento in matematica (è probabile che la confusione nasca dall’aver sommato le fasce di livello 1 e 2 di quest’ultima prova: una plateale miscomprensione del testo da parte di chi ha letto questi dati!).

L’ho riportata perché il contesto è italiano eppure si notano alcune interferenza dell’inglese.

Percentuali

Quando si presentano più percentuali che vengono confrontate tra loro, in italiano i numeri si fanno seguire dal simbolo %, senza spazio. Andrebbero evitate le parole per cento, come invece è prassi in inglese con per cent (anche percent in inglese americano). Nell’esempio qui sopra mi aspetterei quindi inferiore al 20% in italiano e al 30% in matematica, una convenzione di scrittura che rende il testo più leggibile.

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Anglicismi contagiosi: monkeypox

Alcuni titoli di notizie di maggio 2022:

Titoli: 1 Ecco cosa c’è da sapere su Monkeypox; 2 La febbre, i dolori, le bolle: un altro caso di “Monkeypox”; 3 Vaiolo delle scimmie, come è arrivato in Europa: “Aumentano i casi”. È allarme Monkeypox; 4 Verifica dei fatti: Bill Gates ha previsto l’epidemia di Monkeypox?

Si può notare un fenomeno sempre più diffuso nei nostri media: anche se una malattia o altra patologia ha già un nome italiano, in questo caso vaiolo delle scimmie, viene preferito o comunque usato in alternativa il nome inglese, monkeypox.

Presumo che il terrore delle ripetizioni prevalga sulla necessità di evitare ambiguità e non ci si renda conto che nomi diversi possono causare confusione, soprattutto tra chi non conosce l’inglese.

Altri esempi: Monkeypox è un’infezione virale associata ai viaggi in Africa occidentaleMonkeypox si sta diffondendo in tutto il mondoTutto su Monkeypox • Anche in Italia trovato Monkeypox

L’iniziale maiuscola e l’uso senza articolo determinativo mi fanno pensare che chi ricorre all’anglicismo non abbia molta dimestichezza con i nomi delle malattie o comunque subisca un po’ troppo l’interferenza dell’inglese.

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Il genio della lampada, altrove anche in bottiglia

Non occorre spiegare cosa si intende con genio della lampada – l’espressione fa parte delle nostre conoscenze enciclopediche e ci fa pensare immediatamente a uno spirito che con i suoi poteri magici può esaudire fino a tre desideri.

immagine della lampada che strofinata per lucidarla fa uscire un genio con aspetto arabeggiante

Grazie a film, cartoni animati e illustrazioni della storia di Aladino, nel nostro immaginario la lampada è un oggetto con una forma particolare, come nel disegno, e quando viene strofinata il genio si materializza uscendo dal beccuccio per la fiammella. 

Anche in inglese il genio è racchiuso all’interno di una lampada – genie of the lamp – però in alcuni contesti può essere anche in un altro contenitore, come si può vedere in questa striscia di Pearls Before Swine:

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“May the 4th…” linguistico 😉

vignetta con giochi di parole intraducibili

vignetta di @twisteddoodles

Gli appassionati di Guerre stellari e i frequentatori di social sanno che oggi 4 maggio è Star Wars Day, giorno scelto grazie a un gioco di parole. In inglese infatti la data è May the fourth, che rimanda a una delle frasi più note della saga, May the force be with you, “che la forza sia con te”, oggi trasformata nell’augurio May the 4th be with you.   

La frase e la vignetta funzionano grazie ad alcuni meccanismi linguistici familiari.

Omonimia e omofonia

Il nome del mese May e il verbo may sono un esempio di omonimia, parole di etimo e significato diverso che sono omografe e qui anche omofone: stessa grafia e stessa pronuncia, /meɪ/, ma origine completamente diversa: il latino Maius (mensis) per il mese, attraverso il francese mai, e l’inglese antico mæg per il verbo.

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Falsi amici per nemici: “armi più letali”

Il confronto tra alcuni titoli in inglese e in italiano evidenzia le ambiguità sintattiche e semantiche dell’espressione more lethal weapons:

Titoli in inglese: 1 America and NATO will give more lethal weapons to Ukraine; 2 Russia sharpens warnings as the US and Euroe send more lethal weapons to Ukraine. Titoli in italiano: 1 Ucraina, USA invierà armi più letali a Kiev; 2 Per Kiev armi più letali da 35 paesi fornitori; 3 Conte, no all’invio di armi sempre più letali in Ucraina.

La struttura del sintagma more lethal weapons può essere interpretata in due modi:

1 [[more lethal] weapons] armi più letali 
2 [more [lethal weapons]] più armi letali

Negli esempi l’interpretazione corretta è la 2, come confermano titoli simili con altre formulazioni:

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Twitter non cinguetta (e Musk non è il muschio)

[Aprile 2022] Ero sicura che nelle notizie sull’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk sarebbero comparse le parole cinguettare e cinguettio. Questi esempi ne sono la conferma:

Esempi: 1 Musk e la scalata a Twitter il potere si fa cinguettando; 2 Twitter dice sì a Elon Musk. Il consiglio di amministrazione della società che cingetta ha accettato l’offerta del patron di Tesla […]; 3 Il cda di Twitter ha detto sì: il social che cinguetta passa a Elon Musk in un’operazione da 44 miliardi di dollari. Dopo una nottata di febbrili trattative la società ha accettato l’offerta da 54,20 dollari per azione presentata dal ceo di Tesla; 4 Un cinguettio da 44 miliardi di dollari. Elon Musk ha comprato Twitter e il titolo del social è schizzato a Wall Street, guadagnando in pochi minuti oltre il 6%. Musk ha poi twittato: “Spero che anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter, perché questo è ciò che significa libertà di parola”. Il cinguettio ha superato il milione di “like”.

È l’ennesima dimostrazione del terrore delle ripetizioni che spinge i media italiani a cercare sinonimi a tutti i costi.

Escludendo le poche occorrenze ironiche, trovo ridicolo e fastidioso che i media italiani si ostinino a usare cinguettare e cinguettio in riferimento a Twitter e ai tweet: come già osservato, sono traduzioni letterali che non hanno più molto a che vedere con il significato “social” di queste parole

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Inferno e paradiso (e non solo), però di carta!

foto del giochino di carta per bambini descritto in questo post

Come si chiama il giochino di carta tridimensionale che si apre e chiude con le dita e sotto le alette numerate rivela dei messaggi?

Mi sono resa conto che non lo sapevo (o non me lo ricordavo più) quando ho visto un tweet in inglese che lo chiedeva. Per l’italiano ho fatto anch’io la stessa domanda e ho ottenuto varie risposte.

Inferno (e) paradiso è il nome prevalente, usato in varie parti d’Italia (Romagna, Lombardia, Sardegna, Novara, Roma), con l’alternativa paradiso-inferno nel nord della Lombardia.

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